The Only Exception //IN REVISIONE//

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"Le cose belle accadono quando meno te le aspetti"

Quella era la frase che Louis si ripeteva ad oltranza nella mente da quella stessa mattina. Il liscio non ne conosceva il motivo, né ricordava con precisione dove avesse letto quella stessa frase prima d'allora. Eppure, nella sua mente, un vago ricordo c'era; Più che altro un immagine sbiadita, un ricordo lontano archiviato e mai più ritirato fuori. Louis ricordava d'essere alle medie e di star girovagando per la biblioteca della scuola alla ricerca di un libro che lo interessasse. I suoi compagni erano nei corridoi a combinare chissà quale assurda pazzia e lui era lì.

Da solo.

A sfiorare le costole dei libri con un dito, In attesa solo di fermarsi difronte ad una copertina che lo interessasse più delle altre.

Camminava, camminava e camminava.. eppure, ancora nessun libro aveva attirato veramente la sua attenzione. Così, stufo di gironzolare a vuoto, ed intimidito dal severo sguardo della bibliotecaria, aveva estratto dallo scaffale di mezzo un volume a caso- dalla copertina azzurra e ruvida ed il nome così sbiadito da essere illeggibile-, aprendolo a metà e facendo finta di leggerne le pagine ingiallite pur di non attirare ulteriormente l'attenzione del anziana donna seduta all'entrata della stanza.

Sfogliò svogliatamente un paio di pagine, leggendo una parola si e due no e poi accadde. I suoi occhi scorsero per caso quell'anonima, piccola frase ed il ragazzo si bloccò all'istante.

"Non sforzarti tanto. Le cose belle accadono quando meno te lo aspetti"
Questo recitava il romanzo anonimo, finito più per destino che per caso fra le piccole dita del ragazzo. Louis, inizialmente , non vi prestò molta attenzione. Infondo, non era niente di speciale, non era una qualche citazione importante o un impeccabile discorso aulico. Era solo una semplice frase. Delle parole scritte nero su bianco su una delle innumerevoli pagine di un libro come un altro.

Ecco, quella frase era una fra le tante. Una piccola goccia d'acqua in mezzo ad un'oceano di parole e concetti. Eppure Louis, il secondo dopo averla letta, si era bloccato. Aveva ripercorso il rigo a ritroso e riletto più e più volte quelle semplici parole, solo per assimilarle meglio e lasciare che penetrassero più a fondo sotto la sua pelle.

Sentì una bizzarra sensazione dentro di se. Uno sconosciuto moto di speranza che mai aveva percepito prima d'allora. Ed era strano per Lui,  che era sempre stato il ragazzino disperato e triste che si sentiva un mostro per ogni cosa che faceva, provare speranza.

Era un sentimento nuovo. Una cosa che, a dire il vero, si era sempre rifiutato di provare. Diamine, ai tempi si era preso una cotta assurda per il suo vecchio amico Stan che- oltre ad essere un maschio, cosa assolutamente anormale- era pure fidanzato con la ragazza più popolare della scuola! Quali speranze avrebbe mai avuto lui, che era un semplice bambino dai capelli castani e gli occhi azzurri più freddi che il mondo avesse mai visto, di conquistare il ragazzo che tanto bramava da ormai due anni?

Nessuna.

Non aveva alcuna speranza e lo sapeva benissimo.

Eppure, dopo aver letto quelle semplici parole smise di crucciarsi. Decise di credere nel loro significato e di fidarsi di un libro anonimo aperto per caso in biblioteca. Probabilmente penserete che sia una cosa da pazzi, fidarsi così di un manoscritto qualsiasi. Eppure a Louis parve così giusto, in quel momento, che Semplicemente smise di pensare e lascio che le cose accadessero da sole.

Ed adesso eccolo lì, a brontolare sommessamente al fianco di un bellissimo ragazzo con un raggiante e maestoso sorriso sulle labbra. Il tutto, mentre aspettavano insieme di entrare al cinema, per vedere un film dalla trama e dal titolo ancora ignoti. Le sorprese a Louis non erano mai piaciute, a dire il vero. Ma come avrebbe potuto resistere agli occhioni supplicanti di un Harry Styles con un finto broncio?