Aurora-recensione

77 7 15
                                    


Titolo: Aurora

Autore: CamilleMemoir

Sinossi: Aurora ha perso la sua voce. Qualcuno, un volto che fa fatica sia a ricordare che dimenticare, le ha strappato per sempre la capacità di parlare. Mutismo selettivo: un blocco psicologico che le impedisce di esprimersi. La sua vita si accartoccia su un'esistenza di solitudine, scandita solamente da alcune incessanti ossessioni: un orologio, un diario e un amore malato. Sarà proprio questo inquietante sentimento a sconvolgerla. Un sopruso le aprirà gli occhi, qualcosa che dovrebbe conoscere molto bene, ma che si è sempre sforzata di nascondere. Tutto questo la trascinerà a fare i conti con la propria psiche, combattendo contro se stessa per recuperare un'esistenza che non aveva meritato di vivere. 

Biografia dell'autore: Studentessa romana destinata alla disoccupazione, in pratica: studentesa di lettere. Scanzonata pigrona che preferisce pensare ad agire, che bestemmia disconoscendo la scrittura a mano, a beneficio di quella sulla tastiera. Tre anni fa di fronte alla scelta dell'università si è trovata a un bivio e scelse di seguire i propri sogni: accantona l'ammissione a veterinaria e prende lettere moderne. La fa soffrire sentirsi dire "Ma tanto è una facoltà facile". Le sue aspirazioni: uccidere chiunque sottovaluti lettere, trovare il coraggio di far leggere a suo padre un suo racconto, mendicare un lavoro in una casa editrice, avere sette gatti e nel tempo libero finire la storia di quella sfigata di Aurora.


La storia di oggi è corretta da ogni punto di vista: nessun errore ortografico, le virgole dove vanno le virgole, verbi perfetti, sintassi impeccabile, giusto un paio di errori di battitura localizzati nei primi capitoli. Sono molto contenta di non dovermi dilungare in questioni meramente scolastiche, posso tranquillamente concentrarmi sul contenuto, tanto che al quarto capitolo mi dimentico del tutto di prestare attenzione alla grammatica: un aspetto molto più che positivo di questa storia.

Veniamo dunque alla trama. Questa è divisa in due parti, che preferirei approfondire separatamente.

La prima parte è sensazionalmente ricca di colpi di scena, quasi uno a capitolo. Alcuni un pelo più scontati (ALLARME SPOILER: il fatto che il ragazzo dei sogni della protagonista fosse cattivo era intuibile, ma nulla toglie che questo fosse proprio l'intento dell'autrice) altri meno. A partire da circa la metà di questa sezione iniziale si è trascinati in un vortice di azioni inaspettate, colpi di scena, personaggi sorprendenti; si continua a leggere tutto d'un fiato, l'unica cosa si desidera è capire come diavolo andrà a finire.

Sono sinceramente invidiosa del dono dell'autrice, io a inventare le storie faccio discretamente tristezza (tranne se i protagonisti sono unicorni, in quel caso, non ho idea del perché, vado come un treno). La protagonista è interessantissima, divisa in due, affetta da mutismo selettivo, timida, adorabile. L'idea della personificazione della sua voce è a dir poco geniale, come è geniale l'idea che questa si impossessi di Aurora e si comporti in maniera totalmente opposta.

Ho trovato meno efficace la seconda parte, ma l'autrice stessa dovrà ammettere di avere almeno un paio di spaventosamente illustri predecessori. La decisione di ambientare qualcosa nel modo dell'aldilà, ma soprattutto nell'Inferno, deve essere presa con una certa cautela, in particolare se si cerca di presentare una particolare visione metafisica. In questo caso l'idea è quella della dualità bene e male, in eterno conflitto tra loro, ma un conflitto irrisolvibile in quanto necessario. Senza dover presentare un mio personale giudizio, trovo che l'idea sia sicuramente rischiosa e che, forse, andrebbe maggiormente approfondita. Comunque la trama resta efficace e si desidera conoscerne l'epilogo.

Solo una domanda mi tormenta: perché nell'aldilà hanno tutti nomi anglosassoni? Non sarebbe forse stato meglio usare nomi d'impatto un pelino più biblico? Magari ebraici, greci o latini, anche non smaccatamente biblici, ma che posti in analisi riportino dei significati vagamente sacrali.

Occorre che ora mi soffermi sullo stile della scrittura. I primi capitoli contengono dei paragrafi che somigliano a allitterazioni, quest'effetto è dovuto alla presenza di troppi verbi allo stesso tempo, allo stesso modo e alla stessa persona. La conseguenza di questa scelta è che, in alcuni punti, sembra di leggere un elenco. Il pericolo è quello che il lettore poco motivato non riesca a superare i primi due capitoli, perdendosi quella che è sicuramente una bella storia.

La stessa sensazione di appesantimento è causata dalla continua fuoriuscita di altezza del testo, che spesso usa termini troppo alti, talvolta aulici, che si addicono poco alla materia e non aiutano a scorrere in avanti. Sicuramente è positivo che l'autrice sia in grado di usarli, ma cercherei di contenerli.

Concludo consigliando questa storia interessante e originale e invitando l'autrice a cesellare questi piccoli angoli, sono certa che ne uscirà qualcosa di veramente valido.

Voti: Ortografia 15/15; errori di battitura 4/5; grammatica 10/10 ; sintassi 10/10; punteggiatura 10/10; vocabolario 14/15; stile 10/15; narratore 8/10; personaggi 9/10; trama 10/10.

Totale: 100/110

P.S. Vi chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto un bel po' di problemi. Spero di recensire le tre storie mancanti entro metà novembre.

Bạn đã đọc hết các phần đã được đăng tải.

⏰ Cập nhật Lần cuối: Oct 17, 2016 ⏰

Thêm truyện này vào Thư viện của bạn để nhận thông báo chương mới!

Recensioni Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ