Nessuno come lui- recensione

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Eccomi qui alle prese con la mia prima recensione pubblica! Comincerei seguendo quello che ho scritto nella premessa metodologica.

Titolo: Nessuno come lui

Autore: MargarethMazzeo

Genere: Storie d'amore

Trama: Vivian, una giovane donna affetta da una malattia incurabile, racconta al suo medico (o quasi) la storia del suo primo amore. 

Correttezza formale

Fare il grammar-nazi non piace a nessuno e nemmeno a me, mi piacerebbe potermi dimenticare totalmente di questa parte e passare a parlare di cose più interessanti. Invece non si può fare, wattpad è una piattaforma per amatori e dilettanti di ogni genere, età e professione, probabilmente non tutti abbiamo avuto la fortuna/sfortuna di avere professori severissimi, di quelli che, al primo errore di distrazione che poteva passare per uno di ortografia, ti davano un bel quattro.

Per quello che riguarda questa storia non ho visto errori ortografici. Brava Margareth, complimenti, ti becchi un bel 15/15: così, tanto per iniziare.

Purtroppo qualche errore di battitura c'è (Capitolo 1: "le grande vetrate"; Capitolo 2: "a lanciere"; Capitolo 4: "Laccanirsi"), ma mi sembra che con la pratica e l'andare avanti della storia diminuiscano. Quindi aggiungerei un 3/5 al punteggio.

Veniamo quindi al punto dolente della questione: grammatica, sintassi e punteggiatura.

Ho trovato molti problemi con i tempi verbali, citerò solo qualche esempio preso qua e là:

· "Chris toglie con cura la sedia da sotto facendo attenzione che le ruote non slittassero sull'erba bagnata" (non condizionale ma congiuntivo- slittino)- Capitolo 1.

· "io credo invece che ci sono delle volontà inespresse in ogni tuo gesto" (ci va il congiuntivo, che ci siano) – Capitolo 2.

· "Al rientro in hotel nella hall sentì il mio telefono suonare" (sentii è la forma giusta) – Capitolo 16.

Le virgole e la punteggiatura in genere sono il secondo scoglio da superare, le frasi sono troppo lunghe e senza l'adeguata punteggiatura sono difficili da leggere.

L'ultimo argomento a sfavore dell'autrice è sempre di carattere grammaticale, nello specifico riguarda i soggetti. Spesso il soggetto del periodo principale non corrisponde a quello della subordinata o della coordinata, ciò, a parte essere scorretto, rende anche di difficile fruizione il testo. Qualche esempio:

· l'incipit: "il tempo è galantuomo, il tempo guarisce le ferite e ripartirai alla grande", è un anacoluto e (perdonatemi la rima, giuro che è involontaria) se non è voluto, se non è una scelta di stile, è meglio sistemarlo. Tanto più che è l'inizio della storia.

· Capitolo 1: "Il fato è il protagonista della mia vita, che mi ha privato dell'amore puro[...]togliendomi la vita [...]" Quel CHE è sbagliato. In questo modo il soggetto della frase dopo la virgola è la vita, non il fato (che mi sembra aver dedotto debba essere il soggetto deputato dall'autrice, dato che prosegue usando aggettivi al maschile). O eliminiamo il che, o aggiungiamo un bel Colui.

Direi: grammatica 5/10; sintassi 6/10; punteggiatura 6/10.

Stile

Il primo capitolo ci introduce in un ospedale, o una clinica, dove una ragazza malata sta passando gli ultimi giorni della sua vita. Qui incontra un giovane non-ancora-medico che, vincendo le di lei iniziali resistenze, la convince a raccontargli la sua storia.

L'autrice sceglie di usare la prima persona: a raccontarci le vicende in questione è la protagonista stessa. La trama e i personaggi non vengono svelati subito, semmai è vero il contrario, dato che il nome della protagonista si scopre solo al quarto capitolo, così come il nome della sua malattia.

Mi permetto una digressione proprio sull'argomento malattia, che è ben resa, senza pateticità ma in modo toccante e profondo; spesso leggendo la storia la si dimentica per poi vederla riemergere al momento giusto, dolorosa e crudele.

Molto belle anche le descrizioni e i pensieri della protagonista:

· "tutto ciò che ci circonda lo vediamo in modo diverso e lo percepiamo più intensamente ... come l'odore dell'erba bagnata o la forma che assume una nuvola o, il semplice zampillio dell'acqua cristallina [...] una cascata di diamanti alla luce del sole"(capitolo 2).

· " Tolgo le scarpe per sentire la rugiada bagnarmi i piedi, quella delicata sensazione di freschezza che mi spinge a chiudere gli occhi e inspirare quanto più potevo la frizzante aria primaverile[...]" (capitolo 3).

· "volto candido di sincerità" (capitolo 5).

Il linguaggio è adeguato, mai banale, con termini anche alti, ben scelti e inseriti senza inutili pomposità.

I personaggi sono ben descritti e sono molto interessanti soprattutto i personaggi della cornice (Vivian e Mr. Smile), lei a tratti estremamente cinica ma in qualche modo anche romantica; lui molto profondo e attento.

L'ambientazione americana è efficace, sembra quasi che Margareth ci sia davvero stata in Texas. Il rapporto di Vivian con i due genitori, ma in particolare con la madre, è interessante e reso bene.

La vera e propria love story è abbastanza tipica ma comunque ben delineata, il protagonista maschile (Edward) non è il solito bonazzo da un milione di dollari, ha un carattere gentile e premuroso che rende quell' "involucro di carne" affascinante (capitolo 6).

Discreti i dialoghi.

Voti: vocabolario 15/15; stile 10/15; narratore 7/10; personaggi 7/10; trama 6/10.

Totale: 62/110.

Il mio consiglio a questa scrittrice è di applicarsi per migliorare nella grammatica e nella sintassi, perché è un vero peccato che qualche errore offuschi il suo potenziale, che c'è di certo e che emerge soprattutto nel flusso di coscienza della protagonista e nella bella e toccante descrizione della malattia.


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