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-Mi segui??- strepitai, alzandomi di scatto.
Lui resto seduto, con la sigaretta spenta in bocca. Le mani frugavano ansiosamente nelle tasche dei jeans e ne tirarono fuori un accendino tutto colorato. Accese la sigaretta in tutta calma, e poi decise di rispondermi, dato che ero in piedi e furente di rabbia.
-No.-
Il suo tono neutro mi fece imbestialire.
-E allora perché sei sempre qui? Perché ti vedo sempre??-
Logan alzò gli occhi al cielo, con un cenno di sorriso sulle labbra. Ecco. Stava ridendo di me.
-Non sei così importante, Steph. Solo perché ti ho visto mangiare con gli occhi quei ragazzi, sono venuto a vedere cosa combinavi. E per chiederti che problema hai.-
Digrignai i denti.
-Mi stai insultando??-
Logan sbuffò.
-No. Ma volevo informarti che i ragazzi sono già andati via. Tutti.-
Mi voltai, subito dopo che lui finisse di parlare. Mi passai una mano tra i miei capelli neri a caschetto.
-Merda!-
Mi morsi la lingua, non dovevo dire parolacce. Hazel non diceva parolacce, se non quando era davvero arrabbiata. O forse nemmeno quello. Oh mio Dio! Per colpa di Logan stavo dimenticando piccoli dettagli di Colpa delle Stelle che prima affollavano la mia mente.
-È tutta colpa tua!-
Colpevolizzai il ragazzo che mi fissava a occhio spento. Continuai indignata.
-Avrei potuto dare una svolta alla mia vita!-
Non proferì parola, o emozioni.
-Avrei potuto incontrare il mio Augustus!-
Logan alzò un sopracciglio, espirando una nuvola pazzesca di fumo bianco.
-Il tuo Augustus? Ma chi, quello di quell'insulso libro che leggevi stamattina?-
Gli scoccai un'occhiataccia infuriata.
-Ma la smetti? Se non piace a te, non vuol dire che non debba piacere a me!-
Non lo lasciai nemmeno parlare, che ricominciai a lamentarmi.
-E per colpa tua, il mio piano è andato in fumo! Sei contento adesso?-
Presi un respiro, appena dopo aver finito di parlare. Mi mancava il fiato. Non ero abituata a urlare contro un cretino. Non ne ero proprio abituata.
-Tanto non l'avresti trovato.-
Fu l'unica cosa che disse.
-Ma cosa ne sai te??-
Il suo tono da saputello vissuto mi faceva letteralmente saltare i nervi. Che indignazione!
-Devi guardare le cose da vicino.-
Lo guardai negli occhi.
-Cosa?-
Lui piantò i suoi nei miei. Il verde si mescolò al grigio incolore. Quel contatto sembrava stare instaurando una connessione tra i nostri due corpi. Tra le nostre due menti. Ma si sa, una parola può spezzare tutto ciò che si è creato. Oppure può fortificarlo.
-È come se stessi guardando un film, sai di essere vicina ad esso, ma non ci partecipi mai. Per trovare il tuo Augustus, o come diavolo si chiama, devi immergerti nella tua stupida ricerca. Non puoi pretendere di trovare la persona giusta se non ci provi davvero.-
Nonostante le sue parole offensive sulla mia ricerca o su Augustus, lui poteva avere ragione. Anzi, forse aveva davvero ragione.
-Magari è così.- dissi, facendola sembrare una cosa da nulla, una cosa a cui ci potrebbero arrivare tutti.
Lui scrollò le spalle.
-Non sono solo bello. Sono anche molto intelligente.-
Cercai di controllare il fastidio.
-E, ovviamente, anche molto modesto. O mi sbaglio?-
I suoi occhi penetranti si immersero nuovamente nei miei.
-Pensi di riuscirlo a trovare da sola? Pensi che non avrai bisogno di nessuno?-
La sua voce bassa mi arrivò apatica. Tutto di lui era apatico. A parte gli occhi, che guizzavano dalle mie pupille al mozzicone che aveva in mano, tutto il resto era contenuto in una maniera quasi maniacale. Si doveva essere allenato molto per diventare così.
-Sì, ne sono sicura.- ammisi, convinta di ciò che stavo dicendo.
I suoi occhi, stretti a due fessure, erano vagamente interessati. Il resto del corpo era sempre in una posa naturale, le mani che ticchettavano tranquillamente sul legno della panchina.
-Scommettiamo?-
Il suo tono aveva una nota di un non so che di sfottente. Come se non ne avessi le palle. Cioè, il coraggio. E ciò mi infastidì da morire.
-Non ho paura. Non ho paura di fare una stupida scommessa.-
I suoi occhi mi invitarono a continuare. Lo accontentai senza cercare di scaldarmi troppo.
-Accetto volentieri.-

Spazio autrice
Hei!
Volevo solo appuntare una cosa.
Ho sempre odiato le storie in cui lui è il solito puttaniere che se ne va con ogni ragazza e poi cambia per una che poco tempo prima era la cosidetta sfigata.
Solo perché Logan non è così, non vuol dire che Stephanie non possa trovarlo un cattivo ragazzo antipatico, sfottente e chi ne ha più ne metta.
Forse questa nota per qualcuno non ha senso, ma volevo solo dire che la definizione di "bad boy" non comprende solo Hardin Scott o i suoi simili, ma anche persone più controllate sul fronte alcol/droga, mi capite?
Dio, questo spazio autrice dura quasi più di tutto il capitolo (e mi sono anche espressa di merda), mi devo contenere la prossima volta!
Lux🌹

È Colpa Tua, Non Delle Stelle -SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora