La voce del gigante

93 9 4
                                    

Non abbiamo più il foglio bianco,
è ormai coperto da macchie di fango,
create da montagne di bugie
fuoriuscite da bocche pestilenziali.

Non abbiamo più la penna,
la nostra arma e la nostra difesa,
la sua lama è smussata come la nostra volontà,
il suo inchiostro è sbiadito come i nostri ideali.

Non abbiamo più il nostro rifugio,
non abbiamo più niente da scrivere,
non abbiamo più niente da dire.
Non abbiamo più niente, punto.

La voce del gigante si è spenta,
non la si sente più riempire le strade,
le piazze sono gremite di vociare
senza idee espresse o progetti da realizzare.

Il gigante non combatte più,
ha dimenticato come si fà,
la sua carcassa è ormai uno studio televisivo
che trasmettono talvolta su canali sconosciuti.

La sua rabbia è il fuoco sotto la cenere
che brucia ancora nella profondità delle nostre gole,
ma noi beviamo come assetati disperati
tracannando senza voglia dal fiasco che il popolo dona.

La razza in estinzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora