Capitolo quarto

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Quella sera, mentre Scorpius rimase fino a tardi in sala comune cercando di darsi una calmata come gli aveva consigliato il suo migliore amico Edward Nott, Lily sgusciò fuori dalla sala comune serpeverde cercando di non farsi notare, in particolar modo da un biondo seduto proprio davanti al fuoco.
Quando era quasi arrivata all'uscita senza farsi notare, un ragazzo di fianco a lei starnutì talmente forte che tutti si girarono fissano per primo il primino e subito dopo la ragazza che stava uscendo dalla sala.
Scorpius, non sapendo neppure lui il perché, diventò tutto un tratto ancora più incazzato di prima e cercò di distogliere lo sguardo dalla figura della ragazza che usciva a testa alta.
Agli amici avrebbe detto poi che la Potter aveva un culo che si faceva guardare, ma la verità non era assolutamente quella e il biondo lo sapeva però ignorava il perché.
Da parte sua, Lily Potter, giurò su tutti gli Dei di qualunque religione esistente al mondo che quello stupido primino non sarebbe sopravvissuto ancora a lungo.
Era lì, a mezzo metro dalla porta e lui che fa?
Tossisce più forte di un elefante con la broncopolmonite no?
Non che stesse facendo qualcosa di illegale, a parte il fatto che era in giro dopo il coprifuoco e stava andando in un dormitorio che non era il suo per di più maschile, ma non le andava che tutti la vedessero.
Una vocina le suggerì che non le andava che lui la vedesse, ma quella stupida voce immaginaria fu immediatamente messa a tacere. 
Dopo essersi nascosta nelle nicchie delle armature un numero indefinito di volte ed aver evitato il gatto di Gazza che sembrava terribilmente attratto dai suoi capelli rossi, Lily giunse finalmente davanti alla Signora Grassa che la squadrò dall'alto al basso per quanto le fosse possibile essendo un quadro.
《Lily Luna Potter.》
La ragazza sbuffò come se fosse terribilmente ovvio che alle dieci e mezza di sera lei, perfetta Serpeverde, fosse davanti alla torre Grifondoro.
《Ippogrifo Spennato.》
Lily pronunciò la parola d'ordine con una certa fretta ma la Signora Grassa non dava segni di volersi spostare per farla passare. 《Eddai! Lasciami passare!》
Ma nulla, la donna continuava a fissarla.
Lily iniziava a perdere la pazienza.
《Okay okay lo so di essere terribilmente affascinante, ma smettila di fissarmi per Godric! Se ti piaccio così tanto ti porto una mia foto pure autografata che tu possa guardare tutto il giorno. Felice? Ma ora ho davvero bisogno di passare.》
《E perché dovrei farti passare Lily Potter? Sei una Serpeverde.》
Ora la rossa aveva decisamente perso le staffe.
《E quindi? Non venire a dirmi che gli altri Serpeverde non gli fai passare perché non ci credo! E poi io sono una Potter. Ho il diritto di passare. E poi senti, mi sono smazzata non sai quanti piani di scale sicuramente non per discutere con un quadro che non mi vuole far passare anche se so la parola d'ordine!》
La Signora Grassa sbuffò.
《Ma sentiti! Se non fosse che assomigli terribilmente a tua nonna, solo come aspetto esteriore ovvio, direi che sei una  Malfoy con i capelli rossi!》
Lily iniziò ad aprire e chiudere la mano in direzioni del quadro, come a dirle che parlava troppo.
《Si si okay, facciamo che queste cose me le dici la prossima volta okay?》
《Parola d'ordine?》
La Signora Grassa alla fine cedette alla richiesta della rossa.
《Ippogrifo Spennato.》
Continuando a fissare male la ragazza il quadro lentamente si spostò per farla passare producendo un fastidiosissimo cigolio.
Sospirando vittoriosa Lily si lanciò dentro la Sala Comune Grifondoro invenendo contro il quadro.
Già di per sé che la piccola perfetta serpe di casa Potter mettese piede nel dormitorio rosso-oro avrebbe fatto girare i sette anni verso di lei.
Che poi entrasse con la camicia mezza sbottonata, i capelli in disordine e il viso, solitamente pallido, arrossato, attirò molta più attenzione del dovuto.
Vedendo che tutti, compresi i suoi innumerevoli parenti, la fissavano, chi curioso e chi con la bava alla bocca, ghignò passandosi la lingua sulle labbra, come un predatore davanti alla sua preda preferita.
《Jamie?》
Anche i più piccoli commenti di qualche ragazza invidiosa per il fisico della Potter cessarono alla richiesta di Lily.
Silenzio di tomba.
Lily sbuffò prima di parlare: 《Okay okay ho capito, e guardate che mica vi stupro se parlate.》
Mentre attraversa la sala qualche ragazzo sussurrò un timido magari che non passò inosservato alla rossa che esibì un dito medio laccato di nero a chi aveva osato parlare.
Poi, con passo sicuro si diresse verso i dormitori maschili e giunta davanti a quello del settimo anno prima provò ad aprire la porta con la maniglia, ma notando che era bloccata dall'interno, sicuramente con la magia, decise di passare alle maniere forti.
Tirò fuori la bacchetta dalla tasca della felpa e la puntò contro la porta.
《Bombarda Maxima.》
Un secondo prima la porta del dormitorio era chiusa, un attimo dopo non esisteva più, ridotta ad un cumulo di schegge di legno.
La rossa ghignò alla vista del fratello che si staccava di colpo da una bionda ossigenata.
La ragazza in questione gettò un'occhiata a Lily che le augurava i peggiori mali sulla faccia della terra.
La Potter, dal canto suo, sembrò ingrandire il suo ego già smisurato e fece ciao ciao con la manina in direzione di quella che aveva individuato essere una Tassorosso, prima di rivolgersi al fratello.
《Devo parlarti.》
James, a metà tra lo scocciato e il divertito alzò le spalle.
《Pensavo che fossi venuta a spiegarmi dov'è finita la mia porta Lils....》
《Ah ah ah, davvero divertente. Dovrei ridere Jamie?》
Poi, con un semplice reparo, riparò la porta che tornò in un nanosecondo sui cardini.
《Ecco bella troietta, ora hai pure una porta da cui uscire, contenta?》
La biondina aprì e chiuse la bocca varie volte cercando qualcosa da dire.
《Guarda che puoi anche evitare di sforzare i tuoi due neuroni sai, basta solo che ti esca da questa stanza prima che inizi a prendirti a calci in culo...》
Ancora senza parole la ragazza si avvicinò alla porta e dopo essere uscita la richiuse alle sue spalle, ancora troppo scioccata per dire qualunque cosa.
《Quindi Jamie?》
《Ma poveretta Lils! L'hai bullizzata! Ma scusa tratti così la tua migliore amica?》
La rossa si sedette sul letto, stranamente intatto, del fratello maggiore.
《Uno. Quella troia non potrebbe mai essere la mia migliore amica. Due. Glorya è intelligente. Tre. E bella a differenza di capelli tinti ogni mese per evitare la ricrescita nera.》
Rassegnato James si mise a sedere di fianco alla sorella.
《Quindi? A cosa devo la tua presenza?》
Per chi non conoscesse le dinamiche tra i fratelli Potter, questo poteva sembrare molto strano: una Serpeverde del quinto anno che chiede consiglio al fratello Grifondoro di due anni più grande, e viceversa, ovviamente.
Ma a discapito del rapporto conflittuale che spesso si forma tra due fratelli, quello tra James e Lily era completamente diverso.
《C'è questo ragazzo, Serpeverde, con cui ho limonato sabato quando tutti voi eravate ad Hogsmade. E ora lui mi chiede se voglio stare con lui, e io non so che dirgli....》
James si passò una mano nei capelli riflettendo.
《E chi sarebbe?》
《Paul Wittstock. Bello, figo, muscoloso, popolare, ricco, serpeverde....》
《Il tuo capitano.....》
《Esattamente quello...》
James fissò la sorella negli occhi prima di scuotere la testa sconsolato e successivamente scoppiare a ridere.
《Ma tutti bravi a quidditch te li scegli Lils? Prima Malfoy, poi Wittstock... Tra poco tocca pure a Nott per caso?》
La rossa tirò un pugno sul braccio del fratello.
《Modestamente deve essere alla mia divina altezza. E comunque con Scorpius mica stavo insieme. E poi tanto ora esce con Rose so perfetta come mamma che tanto passo i sabati sera a studiare Weasley aka nostra cugina.》
James smise di ridere, come se  capito al volo che la situazione era molto seria.
《Okay, mettiti con Wittstock.》

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