Capitolo primo

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《Dove sei stata questa mattina? Quando mi sono alzata non c'eri.》
《Oh ehm, ero andata a fare una passeggiata per schiarirmi le idee.》
《E anche questa notte alle tre quando mi sono alzata per andare in bagno?》
《Oh...ehm....》
《Lily non ne posso più dei tuoi segreti e tu lo sai.》
Glorya Zabini continuava a girare il cucchiaino nella sua tazza di caffè caldo con cui ogni mattina accompagnava tre fette di pane con la marmellata.
《Davvero Lily. Basta. Tanto lo so che si tratta di un ragazzo. Potresti dirmelo, sono la tua migliore amica. Ho mai detto in giro un tuo segreto?》
Con sguardo vacuo la rossa scosse la testa.
《Ma non è nulla di serio.》
Sbuffando la mora trangugiò tutto d'un colpo il suo caffè mattutino.
《Oh Lily, tutte le relazioni sono serie in fondo.》
《Anche quella con Mitchell Horton era seria?》
Lily era andata a ripescare tra le storie dell'amica quella più corta e turbolenta.
《A suo modo sì.》
《Davvero? Eppure affermavi sempre che non lo era.》
《Va bene diciamo che non ti ho detto proprio tutto di quella relazione. Ma stiamo parlando di te e non so chi. E vi vedete da maggio dell'anno scorso. Dimmi se non è seria?》
《Come fai a sapere che era maggio?》
《Ho il sonno leggero e tu non riesci a uscire dal dormitorio senza beccare uno spigolo e imprecare.》
Ora le due ragazze avevano lasciato la sala Grande e si dirigevano verso la prima lezione del giorno, trasfigurazione.
Lily si fermò di colpo in prossimità di una nicchia ben nascosta da una colonna e vi si nascose tirandosi dietro Glorya.
《Devi credermi Glo. Non è seria.》
《Come fa a non essere seria Lils? Vi vedete da così tanto.》
《Reputi seria una relazione senza sentimenti Glo?》
La mora sussultò alla risposta dell'amica.
Aspettava da così tanto una sua confessione, ma senza dubbio non si sarebbe aspettata una risposta così diretta.
Lily non era senza dubbio finita in Serpeverde per la sua franchezza.
《Vuoi dire sesso e basta?》
Facendole il verso all'amica la rossa cercò di sdrammatizzare il momento.
《Sì, voglio dire sesso e basta.》
《Sono fermamente convinta che sia a suo modo seria. In fondo chiunque sia lui vi conoscete molto a fondo, ecco.》
《Oh Glorya, per te anche una relazione tra due criceti è seria. È la tua filosofia.》
《Io penso che sia seria. Davvero.》
《Ma io non lo amo Glo. E manco mi piace. E la cosa è reciproca.》
《Penso che dobbiate solo accorgervi di tenere l'uno all'altro. Ecco tutto. Date tutto troppo per scontato.》
Ignorando di sana pianta il commento dell'amica, Lily cercò di attaccare la mora su un altro fronte per avere comunque l'ultima parola nel discorso.
《Da quanto sei così romantica Glorya? Non sembri neppure una Slytherin ma una misera Tassorosso.》
Glorya non rispose persa nell'ammirazione della figura che passava in quel momento davanti alla nicchia.
《Chi era?》
Evitando di rispondere la mora gettò uno sguardo all'orologio.
《Oh Salazar, Lily! Dovevamo già essere in classe da dieci minuti. La McGranitt ti uccide questa volta Lils. Hai saltato troppe lezioni e arrivi sempre in ritardo a trasfigurazione.》
In un millesimo di secondo le ragazze sfrecciavano già nel corridoio verso l'aula.
Quando finalmente spalancarono la porta dell'aula, la preside interruppe la sua spiegazione per farle entrare.
《Lily Potter, hai deciso di degnarci della sua presenza questa mattina. Anche se naturalmente in ritardo. Glorya Zabini si sieda al suo posto e faccia in modo che non arrivi più in ritardo. Per lei invece Potter ci saranno dei provvedimenti.》
Delle risatine di approvazione si levarono dai banchi occupati dai Grifondoro.
Anche se di cognome faceva Potter, Lily prima di tutto era una Serpeverde e questo per gli studenti rosso oro era abbastanza per disprezzarla se non odiarla.
Incurante come al solito delle risatine, la rossa si sedette.
Quella volta era particolarmente preoccupata per la punizione che avrebbe dovuto scontare.
Probabilmente questa volta non se la sarebbe cavata con delle semplici ore di detenzione.
Come non aveva mancato di sottolineare anche lei stessa, stava saltando troppe lezioni.
Cercando di isolare i pensieri che le affollavano la mente Lily iniziò a prendere appunti.
Finalmente passarono anche le due ore di trasfigurazione e mentre tutta la classe si accingeva a lasciare l'aula a favore degli studenti del sesto anno, Lily si fermò alla cattedra in attesa del suo verdetto.
Eppure Minerva McGranitt continuò a riordinare le sue carte e a tirare fuori gli appunti per la lezione successiva.
Lily cercava di non spazientirsi per non aggravare la sua punizione, ma ormai tutti gli studenti del sesto anno Corvonero e Serpeverde avevano preso posto.
《Prof? Io dovrei andare a lezione.》
Come accortasi in quel momento della presenza della ragazza, la preside smise di sistemare la scrivania e fissò il suo sguardo sulla rossa.
《Lily Luna Potter.》
《Sì prof mi chiamo Lily Luna Potter, e ora se non le dispiace dovrei proprio andare a pozioni. È dall'altra parte del castello.》
Delle risatine si levarono dalla classe del sesto seduta in attesa dell'inizio delle lezioni.
《Vedi Potter, volevo proprio farti provare cosa si prova ad aspettare qualcuno che quando viene è costantemente in ritardo.》
Lily faceva ruotare l'anello che portava all'anulare sinistro sempre più velocemente, segno che si stava per perdere la pazienza.
《Sì beh, mi sembra una bellissima sensazione.》
A questo punto anche la McGranitt stava iniziando a perdere la pazienza, cosa che di fronte alla faccia di ferro di Lily Potter era assai semplice.
La sua facilità nello sfidare tutti non smetteva mai di sorprenderti.
《Okay Potter, sarò veloce e concisa. La prossima settimana c'è l'uscita ad Hogsmade se non sbaglio.》
La classe totalmente persa nella conversazione annuì.
《Ah si? Non l'avevo letto.》
Va detto che come bugiarda, Lily era una delle migliori.
Con delle semplici parole poteva convincerti che aveva ragione lei.
Infatti anche la preside rimase interdetta mentre Lily sfoggiava uno dei suoi sorrisi migliori.
E mentre dietro quella maschera Lily sperava che i suoi presentimenti non fossero fondati, la preside sembrò vacillare sotto il peso della bugia incontestabile della Potter.
Alla fine decise di giocarsi comunque il tutto per tutto.
《Beh, visto che non lo sapevi neppure, il non andare a Hogsmade la prossima settimana non dovrebbe causarti nessun problema.》
Con uno sforzo magistrale, Lily impedì alla sua maschera d'acciaio di cadere e tradirla proprio alla fine dell'incontro.
《Nessun problema. Tanto come le ho già detto non lo sapevo e quindi i miei programmi per la giornata di sabato rimangono invariati.》
Sfoggiando un altro dei sorrisi made in Lily Luna Potter, la ragazza accompagnò la sua uscita di scena facendo finta di non notare il messaggiò che Scorpius Malfoy le sillabò.
Hai sempre un bel culo, Potter.

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