〖Capitolo 1〗

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Le migliori serate sono iniziate con 'io stasera non bevo', le migliori amicizie con 'quella mi sta proprio sul cazzo, e i migliori amori con 'io, con quello? Mai.'

Probabilmente non posso definirmi una persona calma e tranquilla. Penso che nelle occasioni in cui si devono tirare fuori gli artigli, non mi tiro indietro. Ma la domanda giusta è, perché lo faccio sempre nel momento sbagliato e con le persone sbagliate?

L'estate è di gran lunga il periodo dell'anno che preferisco.

Così io, Amber e Mavis ci trovavamo in giro. Era arrivata una loro amica dall'Europa e me la presentavano, si chiamava Candace. Era abbastanza simpatica, avevamo tante cose in comune.

Stavamo parlando delle uscite, fino a quando tirano fuori un argomento che non capisco.

"Dovremo riuscire ancora con Kyle Brown e Jake Evans." dice Candace. "No?"

Amber annuisce.

Conosco Kyle, va a scuola con noi, ma non credo di aver mai sentito un Jake Evans. È così faccio la domanda che non avrei decisamente dovuto fare, e mi sarei risparmiata tutto quello che viene dopo.

"Chi è Jake?" chiedo.

"Aspetta, dovrei avere una foto." mi spiega Amber.

Annuisco, mentre lei tira fuori il telefono e dopo aver ticchettato un po' le dita sullo schermo, me lo mette davanti zoomando sulla faccia di quello che dovrebbe essere Jake.

"È lui?"

"Sì, carino no?" dice Amber.

Io tiro fuori la lingua facendo una smorfia.

"È bruttissimo."

"Ma in foto viene male." commenta Mavis.

"Beh, fa schifo." dico infine, alzandomi dal muretto su cui eravamo sedute tutte e quattro.

Il giorno seguente, chiamo Tamsen, in modo da uscire dato che non ci vedevamo da un pezzo. Camminiamo fino al pontile sulla spiaggia e ci facciamo il bagno. Vedo che lei sta guardando insistentemente un ragazzo con un costume fluo orribile, potrebbe lavorare in autostrada.

"Mica è Jake quello lì?" le chiedo.

Lei annuisce.

"Oddio, ma sembra piccolo. Ha quattordici anni? È bruttissimo."

"Per me è carino."

Credo che le piaccia. Io non so come faccia, ha sedici anni. Non potrei mai stare con qualcuno più piccolo di me, non so perché, ma non ci riesco. Quando è vicino a noi vedo quanto sia alto, e forse non è poi così piccolo. Ma in realtà non gli presto molta attenzione. Dopo, Mavis riceve una strana chiamata.

Inizia quasi ad urlare ed a piangere, e capisco che sta parlando con i suoi genitori. Mi mordo il labbro, questa decisamente non è una buona situazione.

Non appena riattacca scoppia di nuovo in lacrime e mette la testa sulle ginocchia. Mi sento la peggiore amica del mondo perché sono sempre stata pessima a consolare le persone. La abbraccio e le dico qualche parola carina, ma non funziona. Così si avvicina Jake.

"Smettila di piangere per cazzate." dice.

E l'unica cosa che penso è ma che cazzo vuoi, bimbo cresciuto male?

"Ma che cazzo ne sai tu?" urlo quasi.

Dovrei stare zitta più spesso.

"Mi hanno detto che piange perché è brutta, quindi è una stronzata, visto che non lo è."

Avrei potuto pensare che è stato davvero dolce a dire una cosa così, ma quel pensiero non mi passa per la mente.

"Chi te l'ha detto?"

"Logan." dice girandosi e cercandolo con lo sguardo.

"Bene, ciao." gli dico.

Lui sembra non darmi importanza, sta guardando Mavis.

"Dai, alzati e facciamoci il bagno." le dice.

Lei era già vestita, ma non perde tempo e si inizia a spogliare velocemente.

"Anche tu eh, spogliati." mi dice.

"Tralasciando la scelta di parole ambigue, sinceramente sono già vestita e non mi va di spogliarmi, figuriamoci per te."

Lui alza le mani in segno di resa.

"Scusa mia regina." dice roteando gli occhi e sbuffando.

Faccio la stessa cosa, mentre lui si allontana con la rincorsa e si tuffa. Mavis era in costume, e rimane un po' accigliata. Io le dico di rivestirsi e camminiamo fuori dal pontile.

"Ecco cosa succede ad ascoltare gli stronzi." dico soddisfatta.

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⏰ Last updated: Dec 30, 2017 ⏰

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