Doveva vivere il momento, Harry gliel'aveva sempre detto; Eppure, solo in quel momento capì realmente cosa realmente intendesse dirgli con quell'affermazione:

Vivi finché ancora il tuo cuore batte, perché l'indomani un meteorite potrebbe colpire la terra e distruggere la razza umana, oppure potrebbe succedere una qualsiasi altra cosa e tu non esisteresti più. Dovresti convivere per sempre con l'idea di non aver sperimentato niente. Di non aver goduto della tua vita finché ancora il sangue ti scorreva nelle vene. e allora, fanculo le conseguenze!

Louis Doveva vivere. Doveva vivere e basta.

Il silenzio regnava ancora fra i due ragazzi mentre il riccio ancora tempestava di piccoli baci il volto del più giovane. Fu Louis, stavolta, a prendere l'iniziativa, e con molta calma e timidezza, fece dapprima sfiorare le loro labbra per poi unirle insieme in un bacio che sapeva di promesse e di speranze.

I loro baci divennero ben presto più voraci e bisognosi ed ambedue si ritrovarono a pomiciare senza alcun controllo, distesi l'uno sopra l'altro mentre le lenzuola si stropicciavano sotto il loro peso.

Dopo un po' le loro labbra si separarono e quelle di Harry finirono a torturare la pelle morbida del collo del più giovane. Louis non aveva mai sperimentato niente di simile: le mani del riccio erano ovunque si di lui e le sue labbra si impadronivano ogni po' di un piccolo lembo della sua pelle, mordendolo ed assaporandolo come fosse stato il più dolce degli elisir, lasciando su di lui marchi indelebili che  sarebbero Rimasti per sempre impressi nella sua anima.

Involontariamente, si lasciò scappare un versetto gutturale, che l'altro interpretò come un gemito e, una volta staccatosi dalla sua scapola scoperta ed aver lasciato l'ennesimo marchio violaceo sulla sua pelle chiara, Harry fece unire le loro labbra ancora ed ancora ed ancora, finché i loro respiri divennero uno solo ed i loro sapori si mischiarono formando un mix tanto discordante quanto armonioso.

Harry infilò lentamente una mano al di sotto della felpa del più giovane, accarezzandone i fianchi morbidi ed avvicinando maggiormente il suo corpo esile a se. Louis sapeva cosa stava succedendo in quel momento e sapeva anche che, una volta commesso l'atto, tornare indietro sarebbe stato impossibile. Eppure lo voleva. Lo desiderava così ardentemente che le sole carezze da parte del riccio gli provocavano brividi non indifferenti.

Lentamente, il più grande gli sfilò la felpa di dosso- facendo attenzione a non fargli male ed a non farlo rimanere incastrato nella stoffa- ed una volta che Louis fu a petto nudo, un profondo e rauco sospirò fuoriuscì e dalle sue labbra.

"Sei bellissimo..." sussurrava Harry fra un bacio ed un altro. E Louis mai aveva pensato che un semplice sussurrò avrebbe potuto causargli la pelle d'oca.

Ben presto si ritrovarono entrambi completamente spogli mentre si rotolavano fra le candide coperte del letto del più grande, con Harry che voleva sempre di più ed un Louis che tremava per l'emozione e la paura. 

"H-Haz.." lo fermò ad un certo punto, poggiando una mano sul suo petto tonico e l'altra sul suo volto accaldato ed arrossato.

"Io non.." mormorò con voce tremante, bloccandosi a metà frase ed abbassando lo sguardo, imbarazzato. Un piccolo sorriso dolce si formò sulle labbra del più grande e, dopo avergli lasciando un bacio sulla fronte, Harry gli accarezzò leggermente la guancia.

"Farò pianissimo, te lo prometto" sussurrò, lasciano qualche piccolo ed innocuo bacio sulle guance arrossate del più piccolo. Louis non si era mai sentito così in imbarazzo prima di allora. Eppure, tutto passò in secondo piano nel momento in cui le labbra del più grande furono ancora premute sulle sue.

Harry entrò in lui poco dopo, con una lentezza ed una premura che Louis non avrebbe mai immaginato. Il liscio aveva sempre immaginato l'arte come un dipinto colorato, oppure una fotografia di un tramonto in riva al mare. Ed invece dovette ricredersi, perché l'immagine di un Harry, con le spalle tese, il volto ed il petto imperlati di sudore, gli occhi socchiusi e le labbra dischiuse, era assolutamente la cosa più bella che avesse mai visto.

Chi erano Van Gogh e Picasso a confronto con tanta perfezione? Qualsiasi artista esistente al mondo sarebbe dovuto impallidire al cospetto di un immagine tanto sublime; improvvisamente, tutte le opere d'arte avevano perso di bellezza.

Harry non si mosse per un tempo che a Louis parve un eternità e costellò il suo volto e le sue spalle di tanti languidi baci, un po' per distrarlo dal dolore che, sicuramente, gli stava provocando; un po' per segnare il sapore della sua pelle nell'anima, come un ricordo indelebile che mai e poi mai sarebbe svanito. Quando il più grande iniziò a muoversi Louis perse la cognizione dello spazio e del tempo: Non esistevano più gli altri, il mondo, l'universo. Esistevano solo loro due e le loro due anime che si fondevano insieme creando qualcosa di spettacolare. Il liscio venì senza neppure essere sfiorato e la sua espressione così beata ed appagata fu sufficiente per far arrivare al culmine anche il più grande che si riversò a fiotti caldi dentro di lui.

Quando i due si separarono, il silenzio tornò ad invadere la stanza. Nessun rumore era udibile intorno a loro se non i loro respiri accelerati e l'eco scomparso dei loro gemiti. Louis trovò subito spazio fra le calde braccia del più grande che, lasciandogli qualche bacio fra i capelli, fece intrecciare le loro gambe fra di loro.

"Come ti è sembrato?" Domandò cautamente, stringendo le braccia intorno al busto magro dell'altro e lasciando qualche leggero bacio sulla sua schiena nuda. 

"È stato... è.. indescrivibile a parole.. io... credo sia stato.." balbetto Louis con lo sguardo ancora lucido.

"Perfetto?" Suggerì Harry con un  mezzo sorriso.

"Si.." annuì Louis guardandolo negli occhi.

"È stato perfetto.."

Il sorriso sul viso di Harry era così bello che al liscio mancò un battito, e mai e poi mai si sarebbe immaginato ciò che il maggiore avrebbe detto in seguito.

"Ti amo, Louis Tomlinson.." aveva sussurrato il più grande prima di cadere fra le braccia di Morfeo. Louis avvertì il suo cuore perdere un battito. Forse due...
forse tre....
e girandosi verso la figura addormentata al suo fianco, un profondo sorriso gli increspò le labbra. Lascio un piccolo bacio fra i suoi riccioli, ancora leggermente sudati e poi si accoccolò sul suo petto.

"Ti amo anche io, Harry Styles.." mormorò a sua volta, un secondo prima di assopirsi fra le sue braccia con un sorriso.

The Only Exception //IN REVISIONE//Where stories live. Discover now