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PROLOGO

Iniziò tutto con un urlo isterico.
Squarciai il silenzio.

Ero stanca,stremata,arresa e abbandonata a me stessa.
Stavo china da 3 ore sulla mia scrivania,testa bassa e schiena gobba.
Una luce fioca filtrava dalla finestra e irrompeva nella stanza attraverso gli strappi della grande tenda. Non resistevo più,ero esasperata,stanca.
Alzai finalmente lo sguardo,era buio,era sempre buio. Scostai all'indietro all'indietro la sedia emettendo quel rumore fastidioso che mi faceva rabbrividire.
Alzai gli occhi al cielo quasi come se fosse un gesto di disperazione o di richiesta d'aiuto.
Sono davvero molto depressa,si credo proprio di esserlo.
Non credo sia normale vedere tutto così triste,anche le cose che possono sembrare più belle per me sono senza colore e senza vivacità.
Non sono più come un tempo,non sono più quella ragazza ingenua e sorridente. Non sono più quella ragazza spensierata,sono una donna. Una donna che per sembrare più forte a deciso di voler diventare avvocato,pur sapendo che non sarà mai felice così.
Eppure...
E-Epp-Eppure... Qualcosa mi manca.
Da quando l'ho incontrato...
Per me...
Il tempo è tornato a scorrere.
Però....
La mia felicità ha cessato.
Le persecuzioni sono ricominciate....
Così sono arrivata ad un punto morto.
Ho tentato di farla finita con il dolore. Ma lui era lí,vigile e pronto a rimediare ad ogni mio errore. Stavo per buttarmi,lui ha allungato il braccio,mi ha ripresa e mi ha tirata a se,mai sentita una stretta più forte di quella. Un abbraccio che avrei voluto far durare più a lungo. Le lacrime mi avevano inondato gli occhi,avevo allagato la sua felpa rossa,stavo singhiozzando sulla sua spalla,la stavo mordendo dalla rabbia,dalla disperazione.
Gli stavo dando dei pugni sulla schiena,probabilmente gli avevo anche fatto male,ma lui era lì immobile che mi stringeva sempre più forte,mi accarezzava i lunghi capelli ramati,e mi diceva che ce l'avremmo fatta.
BUGIA.
La più grande bugia che ebbi mai sentito.
Caddi.
Caddi a terra stremata dal dolore,e da lì per i prossimi due mesi non mi svegliai.
Ero in un coma....un coma che probabilmente mi avrebbe accompagnato per tutta la vita.