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Sono passati due giorni che non vedo Lucas in giro per il villaggio.

È quasi una settimana che sono qui a lavorare, sono contenta perché mi sento come se fossi a casa mia, qui sono tutti cordiali con me. Stefano mi apprezza tanto e mi fa molti complimenti, addirittura vuole che lo aiuto con le coreografie.
Salire sul quel palco per me è sempre un emozione.
Oggi è il mio giorno libero, quello di Sarah sarà domani, voglio rilassarmi al mare e magari abbronzarmi un po'.
Una volta sveglia, faccio una colazione veloce e con le cuffie alle orecchie mi avvio in spiaggia.
Ascolto una delle mie canzoni preferite, Rise di Katy Perry, mi ispira tanto e ho il desiderio di creare una coreografia su queste note.

Finalmente sono arrivata in spiaggia, c'è molta gente e fa un caldo tremendo.
Trovo un ombrellone libero e mentre mi appoggio sulla sedia a sdraio adocchio Lucas.

È da solo, forse anche lui ha il giorno libero.

Si volta verso di me e sorridendo cammina nella direziona in cui mi trovo.

«Buongiorno Annie, come stai?» mi domanda.

«Ciao Lucas, sto bene grazie, tu?»rispondo.

«Molto bene. Fa molto caldo,oggi fortunatamente ho il giorno libero, posso godermi questa giornata.»

«Anch'io fortunatamente.» dico sorridendo.

«Perfetto, allora potremmo passare la giornata insieme se ti va.» mi domanda.

Inizio ad arrossire.
«Certo che mi va.»

Tra di noi c'è un legame molto forte, ci capiamo a vicenda ed è bello averlo ritrovato qui.
Chiacchieriamo molto, lui mi racconta un po' della sua vita come io faccio con la mia.

«Lo so che un amico come me ti è mancato.» dice sorridendo.

«Certo che mi è mancato.» lo rispondo.

«Inizialmente, quando sono partito, vi pensavo molto. Mi dispiaceva aver perso quelle persone che mi facevano star bene ogni giorno. » mi racconta.

«Noi invece, facevamo di tutto per non pensarci, perché eravamo arrabbiati perché sei andato via all'improvviso.»

«Lo so.» dice.

«Lo sai, mi piacerebbe imparare il surf .»

«Potrei darti qualche lezione se vuoi»

«Ma dai, mi ci vedi sulla tavola da surf, sai quante figuracce.» dico ridendo.

Lui ride insieme a me e poi mi risponde.
«Come sempre insomma»

«Non ridere, potrei stupirti.» dico con aria di sfida.

«Ah, davvero ? »

«Hai dubbi? » dico convinta.

«Allora vediamoci domani alle due dopo pranzo, ti do una lezione.» dice con aria di superiorità.

«Verrò a prendere lezioni di surf da te, solo se tu prenderai lezioni di ballo da me.» esclamo.

«Sei pazza» ride.

PRIMA CHE ARRIVASSI TU!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora