Act 2.5. Caffè

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Il profumo del caffè le solleticò il naso e la spinse ad aprire prima un occhio, poi l'altro. Proveniva da una tazzina di ceramica bianca del tutto inoffensiva, se non fosse stato per la mano che gliela porgeva.

Scoccò un'occhiata diffidente alla bevanda e a Sebastian.

Il ragazzo le sorrise. ‒ L'ho comprato, tranquilla. ‒ la rassicurò, con un occhiolino.

Clary rise. ‒ Dovresti imparare a farlo da solo. ‒ gli fece notare, ma accettò l'offerta. Il tepore la inondò.

‒ Potresti insegnarmi.

– Potrei. – ammise lei. – Ma cosa mi daresti in cambio?

Sebastian finse di pensarci. – Tu cosa vorresti?

– Lo sai, cosa.

Sebastian non rispose.


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Eeee... partiamo subito con l'angst!

Non so se l'avete notato, ma questi primi cinque giorni sono stati dedicati ai cinque sensi. Adoro fare queste cose "simmetriche". Ora, però, ciancio alle bande. Meno simmetrie e più angst, ecco. Non posso permettere troppo love e troppo in fretta, altrimenti non è divertente, ya 'now?

E perdonatemi il ritardo, ma io mi drogo forte (cogliete la citazione colllllta ùwù) e ricordarmi di aggiornare tutti i giorni non è facile. ç_ç

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