Capitolo 1 - Passato

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Non faceva tanto caldo. Di solito città come Freyerville cominciavano a surriscaldarsi come del cibo in un microonde sin dai primi giorni di Maggio, invece quel giorno non era così: l'aria era piacevolmente tiepida e il sole era parzialmente coperto da alcune nuvole, creando un perfetto equilibrio tra luce e ombra. Ma a Winter non importava un fico secco del clima. L'unico pensiero che aveva per la testa riservava la posizione del minimarket più vicino. Prima È avrebbe fatto la spesa per i suoi ottusi genitori, prima si sarebbe fiondata in camera sua a guardare un anime.
Sì, era questa la sua priorità: guardare gli anime. Specialmente gli shonen. Niente batterà mai gli shonen. Poco ma sicuro. Non che Winter disdegnasse gli shojo o altri prodotti di animazione, ma oggi aveva proprio voglia di veder qualcuno spezzare le ossa di qualche cattivone. Anche perché lei poteva farlo solo sotto sorveglianza.
Beh, cosa vorrebbe dire quella faccia sorpresa? Non avete mai sentito parlare di giovani ragazze che picchiano esseri malvagi? Si chiama "avere un lavoro" o, in questo caso, "avere un lavoro part-time". Nello specifico, un lavoro part-time magico.
Vedete, di questi tempi la magia è diventata un dato di fatto, un po' come quelle notizie che si vedono al telegiornale alle quali fingiamo di prestare attenzione come guerre, sparatorie e robe varie.
Circa una cinquantina di anni fa, sfidando varie leggi della fisica e di tutte le scienze in generale, fu registrata la comparsa di persone con straordinari talenti, oggi noti come "Dotati". Lo so, è un nome dannatamente banale, però non è un buon motivo per prendersela con me.
Col passare degli anni, i Dotati cominciarono ad aumentare progressivamente di numero, insieme ai "Fenomeni Paranormali" (lupi mannari, elfi, fate e altra roba del genere). Le nazioni più potenti del mondo cercarono di nascondere al mondo la cosa, ma i cospirazionisti più scaltri e i nerd più ficcanaso vennero a capo della verità. A quel punto venne creata la Fondazione Mystic, un incrocio d tra l' FBI, l' MI9 e la Compagnia dell' Anello. Il suo compito mi pare ovvio, però ve lo dirò comunque: far convivere insieme i Comuni e i Dotati senza l'uso della forza. Ovviamente gli ideali della Fondazione vennero mandati a farsi benedire, per non dire altro: infatti, con l'aumento dei Dotati e dei Fenomeni Paranormali, erano cresciuti anche il tasso di criminalità e il razzismo. Per non parlare del fatto che i Fenomeni Paranormali potessero degenerare in maniera totalmente casuale.
A quel punto la Fondazione si divise in distretti o, come vengono soprannominate solitamente, "Scuole di Magia". Ce ne sono di vario tipo, tutte con lo scopo di creare gli Eroi Dotati del futuro. Chi riesce a diplomarsi viene integrato nelle forze dell'ordine tempestivamente. Avere questo lavoro è oggetto di ammirazione e invidia da parte di chiunque. Ed è qui che arriviamo alla parte che introduce Winter.
Dovete sapere che le città nelle quali sono presenti più Dotati e Fenomeni Paranormali sono le megalopoli e quelle città vicino a un bosco/deserto/palude/spiaggia dove non succede mai un tubo di niente. E Freyerville apparteneva proprio a quest'ultima categoria.
Winter Fletcherman viveva a Freyerville da quando era in grado di ricordarlo. Non era mai uscita da quella città del Nevada, se non nella sua testa. Lei faceva parte di una classica famiglia americana: padre dermatologo, madre parrucchiera, fratello maggiore emo, sorella nerd secondogenita (lei) e sorellina piromane e combinaguai. Viveva in una villetta con giardino in Freedom Street, circondata da altre villette identiche. Nessun suo parente aveva mai mostrato la minima presenza di poteri magici. Eccetto lei.
Ora, vediamo di mettere le cose in chiaro. Non è che fosse in grado di sputare fuoco o cose del genere. Semplicemente, una volta era riuscita a far riapparire un giocattolo che aveva perso. Winter ricordava con rammarico quell' episodio. Avrà avuto sì e no sei anni, il periodo in cui anche la ragazza meno femminile dell'universo è incline a giocare con una bambola di plastica. Quel giorno, Winter non riusciva a trovare la sua (una Barbie vestita da ballerina con tre tutù di diversi colori inclusi nella confezione) ed era sull'orlo di una crisi di pianti. Andò a chiedere aiuto a sua madre, Agnes Fletcherman. Questa era assolutamente concentrata nel mettersi l' eyeliner, ragion per cui rispose alle lamentele della figlia con fare molto svogliato. Alla fine, stanca di sentire la bambina piagnucolare, le disse:- Winter, vedrai che la tua bambola tornerà da te prima o poi. Proprio come in Toy Story! -.
Winter sembrò tranquillizzati per qualche momento, risultato che Agnes considerò come uno dei suoi più grandi successi da genitore.
Non poteva immaginare che quella frase aveva avuto uno strano effetto su Winter. A quel punto si sentì uno strano rumore, come di piccoli passi. Tip, tap, tip, tap...
La Barbie si era messa a camminare, con le braccia protese e con andatura irregolare come uno zombie, per poi depositarsi al centro della stanza.
Com'era prevedibile, madre e figlia si misero ad urlare.
Quello che successe dopo fu persino più assurdo: i genitori di Winter chiamarono esperti in paranormale che fecero controlli per tutta l'abitazione in caso fosse infestata da un poltergeist o da un demone.
Dopo aver constatato con sicurezza che non vi erano spettri in giro per Casa Fletcherman, affermarono che l'inquietante avvenimento era accaduto perché la loro figlia era una Dotata.
Per Winter fu uno shock. Neanche i suoi la presero molto bene. Non gli andava giù il pensiero di abbandonare la loro beneamata "normalità". Li sentì discutere dalla sua camera. Li aveva delusi. Non voleva farlo di nuovo.
Forse per questo, Winter non manifestò mai nessun altro segno di talento magico nel resto dei suoi quattordici anni di vita. Fino all'ultimo giorno di scuola.
Era contenta, quel caldo martedì di giugno: finalmente poteva dire addio ai banchi, i professori e l'angoscia scolastica. Appena tornata a casa trovò sua madre in lacrime: il centro di bellezza per il quale lavorava era andato distrutto. Doveva essere stata una fuga di gas o roba del genere, ma ciò non aveva molta importanza. Il nocciolo della questione era che, nonostante lo stipendio di Padre Fletcherman fosse abbastanza cospicuo, non bastava per mandare avanti una famiglia di cinque persone. Potete immaginare come sia finita.
Winter fu costretta a andare ad un corso per "Ragazze Magiche" per portare un po' di soldi a casa. Sì, avete capito bene. Ragazze Magiche. Maghette rompiballe che invocano il potere della Luna e del Potere dell' Amicizia.


Angolo autrice:
Chiedo scusa se ho offeso gli amanti dei maho shojo presenti su questo sito ^^". Come vi ho già anticipato, questo libro non ha senso, ma...non potete tornare indietro.

Questo libro non ha sensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora