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Questo è l'ultimo capitolo sarà molto lungo.
La citazione che vi voglio ricordare mentre leggerete è :
"He loves her as much as he can. He loves her in his way." — Paul Dini

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Delle pinze in ferro si infilarono nella ferita, l'uomo strinse i denti urlando dal dolore mentre il proiettile fu lentamente estratto. Harley lo posò sul tavolino in legno mentre con un po' di disinfettante pulì la ferita per poi fasciare delicatamente il braccio, l'uomo sorrise teneramente spostandole i capelli dietro all'orecchio. Chiusa la fasciatura Harley si allontanò prima di osservare l'uomo mentre la guardava con sguardo stranamente innocuo, non voleva picchiarla, non voleva litigare. Le labbra rosse si socchiusero «vieni qui» ordinò teneramente con voce bassa mentre la ragazza si sedette tra le sue braccia mentre lui la strinse a sé prima di posare le sue labbra su quelle dolci e soffici di Harley.
Le mani grosse iniziarono a scorrere lungo il costume aderente cercando la cerniera dietro le spalle, le dita afferrarono la piccola linguetta metallica facendola scorrere verso il basso, aprendo il costume d'arlecchino che le cadde sulle braccia scoprendo i seni, Joker sorrise prima che la ragazza arrossì leggermente, l'uomo le baciò il petto dolcemente stringendo le sue cosce facendola squittire mentre una risata gutturale uscì dalle labbra del Joker. Si alzò mentre Harley costretta a mettersi in punta di piedi lo baciò appassionatamente mentre le mani segnate da vene di un blu scuro fecero scendere la tuta aderente fino ai piedi piccoli della ragazza, la fece sedere sul letto prima di spingerla verso i cuscini, sdraiandosi su di lei le accarezzò i capelli mentre la mano sinistra stuzzicava la sua intimità da sopra le mutandine rosse, le gote della ragazza presero un colorito acceso, forse perché il Joker non era mai stato così gentile con il suo piccolo corpo. La chioma verde la osservò negli occhi sogghignando, le nocche della mano destra le accarezzarono il rossore alle guance mentre le lunghe dita della sinistra si infilarono sotto al tessuto fine venendo a contatto con la pelle soffice iniziando a giocherellare con la sua intimità mentre Harley si morse le labbra, strinse i capelli verdi acceso posando il viso dell'uomo nell'incavo del suo collo dove lui le lasciò un succhiotto facendola impazzire dal piacere. I lineamenti scolpiti scesero lungo le gambe della ragazza mentre le dita si intrufolarono nella bocca della ragazza che le succhiò con piacere «hai un buon sapore» sussurrò in mezzo alle sue cosce mentre le piccole mani strinsero le coperte del letto, scosse la testa mentre strizzando gli occhi cercò di trattenere i suoi mugugni. Joker bagnò la ragazza a sufficienza con movimenti delicati e terribilmente irresistibili, gli occhi ghiaccio la guardavano dolcemente mentre essa si contorceva sotto il suo tocco, le manine afferrarono la chioma verde tirandola verso la sua bocca mentre il suo petto si moveva a velocità costante, gli occhi si scontrarono in un lungo silenzio poi Harley delicatamente afferrò l'intimità dell'uomo che strinse i denti sorridendo, la piccola lo stava mettendo in difficoltà. Un suono strozzato venne dalle labbra rosse mente il suo membro sfiorava l'ombelico della ragazza, J sorrise ancora con le mani ai lati della capigliatura bionda prima di interrompere le azioni lente della biondina mettendosi in ginocchio per poi alzarle la schiena entrando in lei verticalmente, le unghie rosse e blu strinsero la carne delle spalle dell'uomo che si arrossò notevolmente mentre un lamento uscì dalle sue labbra, le esili braccia afferrarono il collo tatuato mentre le labbra soffici si avvicinarono agli zigomi scolpiti dell'uomo baciandoli ripetutamente, specialmente la "J" tatuata poco sotto all'occhio sinistro. Nel frattempo le grosse mani erano ancorate ai piccoli fianchi aiutandoli in lenti movimenti verticali e rotatori che facevano impazzire l'uomo che non riusciva a smettere di gemere tra le clavicole della ragazza.
I nasi si sfiorarono dolcemente mentre i due amanti si guardarono negli occhi come mai prima, due individui pericolosi e completamente instabili immersi nella lussuria stavano per creare qualcosa più potente di un legame temporaneo. La ragazza spinse il bacino più vicino all'uomo, i piccoli pollici accarezzarono le labbra sottili del Joker mentre successivamente quelle della ragazza si fiondarono su di esse mordendole violentemente sentendo l'uomo ringhiare sotto di lei, i fianchi furono stretti più saldamente aumentando il ritmo delle spinte, la ragazza urlò dal piacere, ma ignorandola l'uomo continuò a comandarla a suo piacere fino a quando pietrificandosi Harley non sentì una sensazione strana dentro di sé, qualcosa di più caldo le aveva scaldato il ventre. Sfinito l'uomo cedette cadendo su di lei per poi sollevarsi lentamente togliendosi da lei, i loro petti respiravano violentemente in sincronia, il sorriso ferrato dell'uomo fece spolverare il viso di Harley che lo baciò dolcemente tenendogli il viso, le fronti imperlate si scontrarono ed i due si guardarono a lungo. Joker si alzò da lei per poi darle la schiena, si tirò su i pantaloni per poi afferrare dal pavimento il costume d'arlecchino della ragazza stringendolo a sé riponendolo nell'armadio, si voltò ridendo osservando il bellissimo corpo pallido sul grosso letto. Le piccole mani aiutarono il fisico ad alzarsi che afferrò da dietro le spalle muscolose che furono baciate nei graffi più marcati mentre l'uomo propose «facciamoci un bagno» per poi accompagnare con lunghi baci la ragazza in bagno dove essa si sedette sul bordo della vasca mentre le dita affusolate aprirono l'acqua della vasca. La ragazza portò il bacino dell'uomo davanti a sé sfilandogli i pantaloni per poi guardarlo attentamente negli occhi scorgendo ogni singola pagliuzza del profondo azzurro, leccò le vene sopra la sua intimità mentre l'uomo sogghignò spostando all'indietro i capelli biondi, le soffici labbra posarono dolci baci sul bacino dell'uomo mentre tirava su i capelli in una coda «ti amo» sussurrò la ragazza tra la sua pelle scheletrica mentre osservava gli occhi dell'uomo che leggermente sorrise restando in silenzio. Alzò il piccolo mento sfiorando le labbra per poi farla entrare nell'acqua tiepida dove la tenne accanto a sé lavandola dolcemente, la spugna gialla insaponata stretta tra le dita affusolate passava dolcemente sui seni della ragazza mentre i suoi occhi erano posati sui lineamenti scolpiti dell'uomo che con attenzione lavava ogni centimetro del corpo della ragazza, socchiuse dolcemente gli occhi facendosi cullare da lui, che poteva essere definito la persona più vicina all'essere il diavolo.

— • —

Harley si svegliò di colpo, non era più in un'acqua calda e tiepida ma in un ambiente asciutto, i suoi occhi lentamente si abituarono al buio della stanza scorgendo, grazie alle finestre da cui entrava la flebile luce della luna, il viso addormentato dell'uomo che aveva il petto scoperto, la biondina accarezzò le guance scavate del Joker prima di sentire qualcosa nel suo ventre farle male, una strana nausea la invase e fu costretta ad alzarsi e correre verso il bagno.
Quella notte Harley scoprì qualcosa di speciale che doveva assolutamente essere portato al sicuro.
Quella notte fu l'ultima volta che vide Joker, non sarebbe più tornata a casa, non avrebbe più sfamato i suoi "bambini", non avrebbe più sfiorato quella pelle tatuata per un intero anno.
Harley doveva proteggere un angelo.

Volevo ringraziare ogni singola persona che ha votato, ogni singola persona che ha commentato, che mi ha scritto, che mi ha incoraggiato, siete stati i perfetti compagni di viaggio in questa storia. Dei lettori magnifici e mi ritengo infinitamente fortunata! Ricordatevi di non smettere mai di creare arte!

DESIRE / Joker x HarleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora