SIGNORA DELLA MEZZANOTTE - IDRIS 2009 (CLACE)

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«E quella costellazione è il Coniglio. Vedi che ha le orecchie?» Era la voce di Jace. Lui e Clary erano seduti sull’erba, spalla contro spalla. Lui indossava jeans e maglietta, lei la camicia da notte, ma aveva sulle spalle la giacca di lui, che era intento a indicare il cielo.
«Mmh, sono abbastanza sicura che la costellazione del Coniglio non esista» ribatté Clary. Negli ultimi anni lei non era cambiata tanto quanto Jace: era ancora esile, con i capelli rosso intenso come il Natale, il visino pensieroso e punteggiato di lentiggini. Teneva la testa appoggiata alla spalla di lui.
«Certo che sì!» protestò Jace. Mentre la luce delle stelle gli sfiorava i capelli chiari, Emma sentì riaccendersi il debole ricordo della sua vecchia cotta. «E quella là, quella è il Copricerchioni. E laggiù invece c’è il Grande Pancake.»
«Io torno dentro» disse Clary. «Mi avevi promesso una lezione di astronomia!»
«Cosa? Guarda che un tempo i marinai usavano il Grande Pancake per orientarsi» volle insistere lui, e Clary si rialzò scuotendo la testa. Jace la afferrò per la caviglia, lei rise e cadde sopra di lui. Adesso si stavano baciando. Emma rimase impietrita, perché quello che era stato un momento qualsiasi, che avrebbe potuto interrompere con un semplice “ciao”, all’improvviso si era trasformato in altro.
Jace rotolò sopra a Clary sull’erba. Lei gli teneva le braccia attorno al corpo, le mani tra i capelli. La giacca di lui le era caduta dalle spalle e le spalline della camicia da notte stavano scivolando giù dalle sue braccia candide.
Clary rise e pronunciò il nome di Jace, dicendo che forse era meglio se tornavano dentro. Lui le baciò il collo. Clary trattenne il fiato ed Emma sentì che lui diceva: «Ti ricordi la tenuta dei Wayland? Ti ricordi quella volta, là fuori?».
«Me la ricordo.» Il tono di voce di lei era lento e profondo.
«Non pensavo di poterti avere» disse Jace. Stava sopra a Clary appoggiandosi sui gomiti, percorrendole il bordo della guancia con il dito. «Era come stare all’inferno. Avrei fatto qualsiasi cosa per te. Ed è ancora così.»
Clary gli premette il palmo della mano sul petto, sopra al cuore, e gli disse: «Ti amo».
Lui fece un verso, un verso molto poco da Jace, ed Emma si allontanò di corsa dal cancello tornando verso la casa dei Blackthorn.

[...] Il modo in cui Jace aveva guardato Clary, il modo in cui lei aveva accarezzato il viso di lui. Si chiese se qualcuno l’avrebbe mai guardata allo stesso modo. Non le sembrava possibile. Non riusciva a immaginare di poter amare qualcuno così tanto.

Frasi ShadowhuntersWhere stories live. Discover now