Forse, era anche per questo che lui non aveva mai amato correre.
Perché se corri non ti rendi conto delle cose che accadono intorno a te,
Se corri non sei cosciente di quello che fai.
Se corri hai meno margine di reazione nel caso dovesse succedere qualcosa che ti costringa a fermarti.
ma sopratutto, se corri rischi di farti inesorabilmente ed irrimediabilmente male, e di infliggerti cicatrici che rimarranno sulla tua pelle per sempre.
Il liscio scosse velocemente la testa per scrollarsi quegli strani pensieri di dosso e riprese a camminare, alzando il volume della sua musica per sovrastare quello già alto dei suoi pensieri.
Arrivò a casa Styles dopo qualche minuto ed, esitando per un secondo, bussò tre volte sul legno rigido e scarlatto della porta d'ingresso. Poco dopo, un Harry gocciolante e coperto solo da un asciugamano striminzito legato in vita, venne ad aprirgli, e il povero Louis dovette distogliere lo sguardo per evitarsi di arrossire o di rimanere a fissare il suo corpo come un ebete per ore.
"Ciao Lou!" Lo salutò amorevolmente il più grande, avvicinandosi e lasciandogli un rumoroso bacio sulla guancia. A Louis vennero i brividi per quel contatto, di solito Harry era sempre così controllato nei suoi confronti.
"Andiamo, entra. Ti stai infradiciando" lo invitò il maggiore, allontanandosi dalla porta d'ingresso ed incamminandosi, a piedi scalsi, verso la cucina della grande dimora. Louis prese un enorme respiro (cercando di reprimere nella sua mente i pensieri poco casti che subito l'assalirono) e, con passo tremolate, varcò la soglia della grande casa, chiudendosi la pesante porta alle spalle. Si tolse le scarpe ed appoggiò il cappotto bagnato sul appendiabiti, poi si incamminò ad occhi bassi verso la cucina e lì trovò il suo Harry ai fornelli, intento a preparare due grandi tazze di cioccolata calda.
Le sue spalle larghe e muscolose si muovevano abilmente, facendo contrare i poderosi muscoli della schiena e facendo, di conseguenza, scivolare delle piccole gocce d'acqua dai suoi capelli alle sue spalle, per poi scendere lentamente lungo tutto il profilo della sua schiena ed infrangersi silenziosamente a terra. Louis giurò che, in quel momento, avrebbe preferito essere morto, non solo per la spettacolare visone che Harry gli stava offrendo ma anche per quel minimo accenno di erezione che già aveva iniziato a farsi presente fra le sue gambe.
Doveva calmarsi e doveva farlo subito.
"Allora Loulou, che mi racconti di bello?" domandò Harry accentuando volutamente la sua voce leggermente arrochita dalla doccia, mentre si girava verso l'altro con due tazze fumanti fa le mani. Le guance di Louis erano bollenti ed il suo cuore stava battendo all'impazzata. Harry lo stava facendo a posta, ne era più che sicuro. Se solo avesse potuto l'avrebbe rimproverato e probabilmente anche preso a schiaffi per quello che gli stava facendo, ma sfortunatamente Louis era ancora troppo timido, anche solo per dirgli di andarsi a vestire.
Maledetta, Maledettissima timidezza!
"N-niente di importante ehm... P-Payne mi ha dato u-una B+ per L-la mia r-relazione su c-cime t-t-tempestose... " balbettò vergognosamente in risposta, maledicendosi mentalmente per la figura pessima che stava facendo e maledicendo anche Harry che lo stava facendo patire come mai prima d'allora.
"Questo lo sapevo già, Louis. Quel corso l'abbiamo in comune, ricordi?" Lo beffeggiò Harry mentre si sedeva difronte a lui, accavallando le lunghe gambe toniche. A Louis mancò l'aria per un secondo e per distrarsi dall'osservare ogni singolo particolare dell'altro, arraffò la sua tazza di cioccolata calda e ne bevette un grande sorso, scottandosi la lingua ed imprecando rumorosamente per il forte bruciore.
"Merda, brucia!" strillò il liscio correndo verso il frigorifero ed estraendone una bottiglia d'acqua, per poi stapparla e berla con una foga tale da farne cadere la metà a terra. Quando finalmente l'incendio all'interno della sua bocca fu estinto, Louis ripose la bottiglia d'acqua al suo posto e- senza girarsi- si spostò verso il lavello per sciacquarsi il viso accaldato.
"Lou.. Tutto bene?" Domandò preoccupato Harry alle sue spalle, mentre lui se ne stava appoggiato con le braccia al marmo ghiacciato del piano di lavoro.
"Si Harry, non preoccuparti.." disse ad occhi chiusi mentre con una mano si tirava i capelli indietro e prendeva l'ennesimo respiro profondo della giornata. Sentì una presenza alle sue spalle e subito gli vennero i brividi quando avvertì il respiro caldo di Harry infrangersi contro la sua nuca.
"Lou, i-io.." Provò a scusarsi il più grande, circondando il busto dell'altro con le braccia, ma Louis si voltò e posò le braccia sul suo petto, caldo ed ancora umido, spingendolo leggermente indietro. I loro visi erano ancora una volta ad un soffio di distanza l'uno dall'altro, ed i loro cuori battevano entrambi così forte da essere percepiti anche a chilometri di distanza. Harry provò a far incontrare le loro labbra in un piccolo bacio a stampo ma Louis girò il viso verso destra e socchiuse gli occhi, respirando lentamente.
"H-Harry, n-no.." Mormorò premendo leggermente le mani sul petto dell'altro. Il riccio non lo stette a sentire e provo ancora una volta a far incontrare le loro labbra ma Louis, stavolta, abbassò lo sguardo.
"T-ti prego, f-fermo.." Mormorò ancora e la voce gli si ruppe un poco sull'ultima parte della farse. Harry, avvertendo quella leggera incrinazione, abbassò a sua volta lo sguardo- dispiaciuto- ed allentò la presa sul busto dell'altro.
"D-Dov'è che sto sbagliando..? Ti prego dimmelo perché non ce la faccio più.." Domandò con gli occhi leggermente lucidi e le gote arrossate. Louis si sentì un mostro per averlo ridotto in quello stato, Harry non meritava di soffrire a quel modo, Soprattutto per causa sua. Così, si avvicinò al suo petto (ancora nudo) e vi si rannicchiò contro, stringendo il busto tonico dell'altro fra le proprie esili braccia. Ci volle un secondo ma anche le massicce braccia di Harry circondarono le sue spalle, accarezzando dolcemente il tessuto del suo maglione grigio con i pollici. Stettero in quella posizione per qualche minuto, nel più completo silenzio. Non ci fu alcun imbarazzo fra i due, né alcuna frustrazione.
Quell'abbraccio fu semplicemente colmo d'amore, Un amore troppo grande per essere espresso a parole. Louis lo sentiva, sentiva di essere perduto; Sentiva che ormai era arrivato troppo avanti e che se non avesse fatto quel maledetto ultimo passo, sarebbe sicuramente caduto, ed avrebbe trascinato con se anche il più grande. E nessun altro doveva soffrire a causa della sua debolezza, non avrebbe mai permesso una cosa simile, sopratutto se quel "altro" fosse stato Harry.
Così semplicemente spense per qualche secondo il cervello e si lasciò guidare solamente dal suo cuore. Puntò gli occhi sul viso sconsolato di Harry e con la punta delle dita gli accarezzò una guancia, facendogli aprire gli occhi dapprima socchiusi.
"Non stai sbagliando niente, Harry... Anzi, sei dannatamente perfetto in qualsiasi cosa tu faccia. La verità è che... È che sono terrorizzato... Ho visto come stanno le persone innamorate quando vengono abbandonate dalla persona che amano. Ho visto quanto si può stare male per colpa di un idiota che ti ha incasinato il cervello e poi se n'è andato come se per lui non fosse importante.. E non riesco a lasciarmi andare con te, solo perché ho paura che mi abbandonerai e mi lascerai solo a crogiolarmi nel mio dolore. Non voglio compiere gli stessi errori che ha compiuto mia madre, Harry; Non voglio sperimentare il suo stesso dolore. Ho sempre diffidato dell'amore perché ho visto come un sentimento come quello possa distruggere ed uccidere lentamente una persona. E so che tu sei diverso e non mi faresti mai del male, Ormai ti conosco abbastanza bene da poterlo dire con assoluta sicurezza, però devi darmi un altro po di tempo.. Okay? Nessuno si era mai spinto così oltre con me. Un po' perché non gliel'ho mai lasciato fare ed un po' perché diciamo che non venivo molto considerato. Tutto questo, è un territorio completamente nuovo per me e se solo fossi stato un'altra persona ti avrei subito allontanato, perché troppo spaventato all'idea di amare ed essere amato per permetterti di avvicinarti. Però per te posso fare un eccezione, Harry.. Tu sarai la mia unica eccezione. Ti prego solo di non farmene pentire.."
Ed il sorriso che comparve sul volto di Harry fu sufficiente per fargli capire che lo avrebbe aspettato. Anche per sempre, se necessario. Ed allora non ci fu bisogno di altre parole.
I due ragazzi passarono la giornata in tranquillità, come sempre, mentre, nella mente di Louis, una convinzione si faceva lentamente spazio, andando ad invadere ogni angolo del suo cervello:
Harry era uno dei ragazzi più dolci, sensibili e premurosi che avesse mai conosciuto. ed anche se ancora si sforzava di credere il contrario, per lui, ormai, era troppo tardi...
Louis Tomlinson si era veramente, pazzamente è profondamente innamorato di un ragazzo dai ricci ribelli e dalle profonde fossette.
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The Only Exception //IN REVISIONE//
FanfictionDove Louis è un ragazzo insicuro che ama leggere libri per bambini e Harry un ragazzo più grande, che si domanda il perché di questa sua strana passione. Larry stylinson AU ATTENZIONE: -presenza di Narry Storan -accenni di Ziam Mayne
