gemiti fastidiosi.

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Harry x: RISPONDI ALLA MIA VIDEOCHIAMATA

Harry x: dai

Harry x: fallo per il tuo papino ;)

Me: tu, bastardo eccitato

Me: perché sei ancora sveglio?

Me: qui sono le due del pomeriggio

Harry x: LA SCUOLA È FINITA

Me: SI STRONZETTE

Harry x: Ed ho delle fantastiche novità, quindi rispondimi

Me: bene

Mi ero distesa sul letto attendendo Harry, che si stava prendendo troppo tempo per qualcuno che aveva delle "sorprendenti notizie". Il mio portatile suonò ed io risposi immediatamente; Harry era di nuovo a torso nudo ed indossava dei pantaloni della tuta. I suoi capelli sembravano esser cresciuti nelle ultime due settimane.

"Ciao scopamica." Rise.

Alzai gli occhi al cielo. "Ciao mogliettina."

Sbuffò, ma poco dopo si mise a ridere.

"Sembri diverso, e la cosa mi piace. E diamine, perché è giorno?" Chiesi.

"Sono in America, stronzetta." Sorrise compiaciuto.

Strillai ed inizia a battere le mani. Ero fermamente sicura di apparire pazza, ma non ero in grado di contenere la mia eccitazione. Harry era qui. Oh, signore.

"Cristo santo, sì." Urlai, infischiandomene del fatto che mia madre avesse potuto sentirmi.

"Sembri un pinguino che cerca di volare." Rise.

"Fottiti."

"No Alice, è fottimi." Sorrise compiaciuto.

Harry si alzò in piedi per poi camminare da una parte all'altra della stanza. I suoi pantaloni si erano pericolosamente abbassati ed io potevo ammarare la sua 'v'. I suoi tatuaggi lo rendevano ancor più hot, ed i suoi addominali erano davvero definiti. Mi ritrovai ad osservare lo schermo del mio computer, prima di cadere a terra.

"Alice! Cosa diamine stai facendo sul pavimento?" Rise.

Gemetti, alquanto infastidita. "È colpa tua." Dissi ciò mentre mi alzavo.

"Mi stavi scopando con gli occhi, eh?"

Gli lanciai un'occhiataccia mentre mi alzavo.

"Carini i tuoi shorts." Incastrò la lingua fra i denti.

Per quale cazzo di motivo era così hot?

"Puoi smetterla di farlo? Mi distrae." Dissi.

Mi regalò un sorrisetto.

"Comunque, sono in America." Disse.

"L'avevamo già stabilito."

"Son in Florida. Non so precisamente dove vivi, perciò dimmi se sono vicino." Disse.

Scossi la testa. "Nope." Dissi, marcando la p.

Grugnì. "Dove abiti?"

"San Bernardino, California." Dissi.

"Se prendessi l'aereo sarebbero qualcosa come tre ore. Dunque, potrei venire fra tre settimane, okay?" Disse.

Lo guardai negli occhi cercando di capire se stava scherzando, ma non lo stava facendo.

"Sei serio? Verrai qui per vedermi? Sì!" Urlai.

Ridacchiò, con un fantastico sorriso stampato in faccia, ed io gli sorrisi.

Okay, dovevo ammetterlo, provavo qualcosa per lui. Dopo averne parlato con una mia amica lei mi aveva semplicemente detto che avevo una cotta per lui, ed ora stavo credendo alle sue parole.

"Così, piccola, vivi con tua madre, giusto?" Chiese.

"Esatto." Dissi, ignorando il battito del mio cuore a causa del nomignolo.

"Eh, perché?"

"Sto aspettando per il college, dunque quando inizierò di nuovo scuola." Gli dissi.

"Bene, perché quando verrò da te non dovremo svegliare tua mamma." Sogghignò.

Ci misi un po' per realizzare ciò che aveva detto.

"Faremo una lunga escursione s'una scogliera, o dovrò fare qualcosa sul tuo piccolo pene." Gli sorrisi. 

"Hai una bocca sporca, Allison."

Alzai gli occhi al cielo.

"Posso venire, giusto? A tua mamma non dispiacerà?" Chiese.

"Certo che puoi venire." Dissi.

"Sul tuo petto o ingoi?" Sogghignò.

Arrossii. Perché cazzo stavo arrossendo? Decisi, comunque, di metterlo un po' alla prova.

"Io ingoio solamente, se papino mi vuole così tanto." Sogghignai.

Harry era evidentemente sorpreso.
Era divertente.

"Oh cazzo, non iniziare. Ricordi cos'è successo l'ultima volta?"

Annuii.

"E non dimentichiamoci che ti sei masturbato pensando a me." Aggiunsi.

Harry arrossì. "Fanculo."

Risi di lui. "Aww piccolo. È okay." Sorrisi.

"Le cattive ragazze vanno punite." Affermò.

Sogghignai. "Bene, sono la dominatrice qui."

Scosse la testa. "No, non lo sei."

"Sì, lo sono."

"Alice, lo sappiamo entrambi che sono io il dominatore."

Alzai gli occhi al cielo.

"Nah."

"Ci scommetto il culo che lo sono." Disse.

"Qualsiasi cosa tu dica, papino." Dissi, innocentemente.

Gemette, ed io risi.

"Sei costantemente eccitato?" Gli chiesi.

"Ultimamente succede solamente quando parlo con te." Disse.

"Harry, indossi le mutande?" Chiesi.

"No, dormo nudo." Ammise.

Gemetti.

"Indossale, per favore. Posso vedere il tuo cazzo." Dissi, coprendomi gli occhi.

Scosse la testa.

"Nope."

"Bene. Vuoi esser messo alla prova? Allora ti accontento." Gli dissi, per poi togliermi la canotta.

Ne rimase sorpreso.

"Cazzo, Alice, cosa diavolo stai facendo?"

Alzai le spalle. "Voglio solo testare la tua pazienza, papino." Sogghignai.

Gemette di nuovo, ed io decisi di fare lo stesso.

Harry si passò le mani fra i capelli.

"Basta. Non posso farlo." Disse.

Risi, gemendo nuovamente, cosa che fece anche Harry. Continuammo a farlo finché mia madre non ci interruppe.

"Ciao mamma." Le risposi goffamente.

Lei rimase semplicemente ad osservarmi.

"Pensavo stessi facendo sesso. E, per favore, rimettiti la maglietta, cara." Disse.

La mia faccia era rossa mentre lei se ne andava. Sentii Harry ridere.

"Wow." Dissi, per poi scoppiare a ridere. "Mia mamma pensa che io sia pazza ora."

"Non potrei essere più d'accordo. Bene, io devo andare, parleremo dopo." Rispose, del tutto sorridente.

Pochi secondi dopo ricevetti un messaggio.

Harry x: buonanotte gemiti fastidiosi ;)

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