"Perché ti voglio bene,sei mia amica"

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Un pomeriggio di settembre mi sorse un dubbio in mente e gli mandai un messaggio senza pensarci due volte

"Tu sai quello che mia mamma pensa di te, sai che non ti sopporta, eppure continui ad essere mio amico...ma perché fai tutto questo per me?"

Pochi minuti dopo arrivó la risposta "Perché ti voglio bene, sei mia amica! :-)".

A quella risposta rimasi scandalizzata: davvero pensava tutto ciò?
Come ogni ragazza cominciai a farmi dei film mentali, a credere che quelle parole significassero altro. Ma non era così.

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Cominció la scuola: io la seconda media e lui la terza. Come sempre era premuroso e si preoccupava sempre di come andasse la vita scolastica: la mia.

Mi sentivo in paradiso.

Un pomeriggio mi scrisse volendo sapere come stavo e dato che non avevo credito non potetti rispondergli.
Lui tutto preoccupato mi mandó un'altro messaggio il giorno dopo e dopo due giorni mi chiamó spaventato.

-" Come mai non rispondevi?" mi gridó contro appena aprii la chiamata -"Tranquillo sto bene. Non avevo credito e non potevo riaponderti tutto qui.".
Con voce rasserenata sentii dire dall'altra parte -"Mi hai fatto preoccupare! Pensavo ce l'avessi con me! Ce l'hai con me...?"

Risi, e con voce dolce risposi -"No"
e lui ridendo mi auguro buona serata. Non mi sarei mai immaginata di trovarmi di fronte a una situazione simile.

Storia di una pazza amiciziaWhere stories live. Discover now