5. Don't you want to have fun with your Nick?

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-Ally stai benissimo con questo vestito, non farti troppi complessi, poi siamo quasi arrivate, non puoi cambiarti.- esclamo io.
Siamo in macchina dirette alla festa di Rox.
-Comunque sono ancora arrabbiata con te per avermi dato buca ieri, e poi per uscire con quella!- dice dopo aver sbuffato.
-Ti ricordo che stai andando alla festa di "quella".- dico io alzando gli occhi al cielo.
-Si, ma solo perché è una festa e perché ci sei tu, sia chiaro.- mi dice lei.
-Lo vedi allora che mi aaamiii!- esclamo tirandole un leggero pugno sul braccio e ridendo.
Lei segue la mia risata.
-Comunque siamo arrivate.- dico indicando la villa di Rox. Si, ha una villa con piscina..
-Wow! Quella è la casa di Rox?- dice lei.
In effetti è una casa bella grande per una famiglia di sole tre persone.
-Si.- dico io parcheggiando.
Usciamo dalla macchina e ci avviamo.
Già si sente la musica e l'odore di alcool a 5 metri di distanza..
Bussiamo e ci accoglie Rox, con un bicchiere di non so cosa in mano.
-Salve ragazzee! Ben arrivate!- dice abbracciandoci.
-Wow, quanta gente che c'è!- urlo, per superare la musica.
-Tutta la scuola cara Mad!- urla Rox.
-Tutta tutta? Cioè, anche gli sfigati?- urlo.
-Beh non proprio tutta, e si, c'è anche qualche sfigato, tipo Benson e Rossi.- esclama sempre urlando lei.
-Rossi? Che cazzo ci fa quello qui?- dico ridendo.
-Un po dovrà svagarsi su!- dice lei per poi allontanarsi.
-Al io vado a be..- non finisco la frase perché mi accorgo che è già sparita. La solita..
Alzo gli occhi al cielo e mi incammino per cercare qualcosa da bere.
Vado in cucina, dove trovo un ragazzo che prepara i cocktail.
-Cosa ti preparo, dolcezza?- dice sorridendomi.
Gli rido in faccia.
-Chiamami di nuovo in quel modo e ti ritroverai un palo su per il culo, comunque una vodka alla ciliegia.- esclamo io.
-Uuh, nervosetta oggi?- dice porgendomi il bicchiere.
-Sempre.- dico prendendolo ed allontanandomi.
Cerco un divanetto libero per bere in pace e lontano dalla musica, e fortunatamente ne trovo subito uno.
E di fianco a me c'è.. Rossi.. Dio, ma mi perseguita?
Come al solito cardigan e mocassini..
-Ei moscerino, come mai qui? Non dovresti essere a casa a ripetere storia?- dico ridendo.
Lui mi guarda, arrossisce e poi abbassa la testa.
-Cosa c'è? Non parli oggi? Oh scusa, tu non parli mai.- esclamo ridacchiando.
Lui continua a tenere la testa bassa.
-Andiamo, almeno una parola potresti concedermela, no?- dico bevendo.
-S-si.- dice lui sussurrando.
Per poco non mi strozzavo, cioè ha parlato.
-Wow, un bel passo avanti, beh ora vado, ciao sfigato.- dico dandogli una pacca dietro la schiena.
Mi alzo e mi avvio, sento il suo sguardo su di me, ma quando mi volto abbassa subito lo sguardo, arrossendo.
Ridacchio e me ne vado.
Giuro di aver sentito un "ciao", ma probabilmente me lo sono immaginato.
Nel tragitto trovo Ben con Cam ed Evan.
-Ei ben!- dico abbracciandolo.
-Vieni a ballare?- continuo.
-Si.- dice lui fissandomi.
Lo prendo per mano e lo conduco nella pseudo pista da ballo.
Lui mi fa girare e mi bacia.
Quando ci stacchiamo faccio un sorrisino.
-Dio se sei bella con questo vestito Mad.- dice lui leccandosi il labbro.
-Grazie, anche tu sai bene.- dico sorridendogli.
Iniziamo a ballare, più che altro a strusciarci.
Dopo circa mezz'ora mi fermo e dico a Ben che sarei uscita fuori per prendere un po' d'aria.
Prendo la giacca che ho portato, me la metto sulle spalle ed esco, decisa a fumare un po.
Mi siedo su un muretto lì fuori e prendo una sigaretta.
Non c'è nessuno qui fuori, se non due ragazzi che ora stanno entrando.
Inizio a fumare, quando qualcuno decide di rompermi le palle.
-Ciao bellezza, tutta sola?- dice un ragazzo sedendosi vicino a me.
-Si, tutta sola, e vorrei restare sola ancora per un po.- dico dopo aver sbuffato.
-Oh andiamo, non vuoi divertiti un po insieme al tuo Rick?- dice mettendo una mano sulla mia coscia.
-Toglimi le tue luride mani di dosso.- dico a denti stretti togliendo la sua mano dalla mia gamba.
-Non ti va bambola? Mi dispiace, ma tu e il tuo vestitino mi avete fatto eccitare come non mai, e quindi devo placare la mia fame.- dice sorridendomi.
-Dentro c'è qualcosa da magiare per placare "la tua fame", entra e non rompere le ovaie a me.- dico facendogli un sorriso che più falso non poteva essere.
-Ho fame di te, piccola.- dice prendendomi e mettendomi in spalla e portandomi chissà dove.
Inizio a gridare aiuto ma mi mette una mano sulla bocca.
Gli do tantissimi pugni e calci, ma niente, non mi molla.
Mi mette a terra, siamo sul retro della casa di Rox, dove per mia sfortuna non c'è nessuno.
Mi sbatte al muro, io grido ma lui mi tappa la bocca con la sua, credo che vomiterò.
Mi bacia sulla bocca e sul collo.
Piango e gli chiedo di lasciarmi stare, ma non mi sta a sentire.
Cerco di gridare ancora, ma non ho più voce e nemmeno forze per togliermelo di dosso.
Inizia a togliermi il vestito, ed è lì che vedo il peggio.
Ma non ci riesce perché qualcuno lo spinge via da me e inizia a picchiarlo.
Ho gli occhi annebbiati dal pianto, non riesco a capire chi mi ha salvato.
Mi accascio a terra, per poi scoppiare a piangere.
Sento un rumore, sono caduti un paio di occhiali, probabilmente del ragazzo che mi ha salvata.
Li raccolgo, e li metto nella tasca della giacca.
Non si stanno più picchiando.
Qualcuno mi prende in braccio, e per un momento ho il terrore che sia di nuovo lui.
-Tranquilla, è tutto finito.- dice accarezzandomi i capelli ed avviandosi dentro casa.
Non ho ancora capito chi sia, ma lo stringo forte, piangendo ancora e ringraziandolo mentalmente per avermi salvata.
Entra in casa e mi porta in una camera, per poi adagiarmi lentamente su un letto.
-Non muoverti di qui, chiamo qualcuno che conosci meglio di me.- dice per poi uscire.
Avrei voluto fermarlo, ho paura di restare sola.
Dopo un po entrano Ally e Ben.
-Dio Mad, stai bene?- dice Ally.
-Si..- sussurro.
-Ti ha fatto qualcosa? Giuro che se lo prendo lo ammazzo, quel figlio di puttana.- dice Ben abbracciandomi.
-No, non mi ha fatto nulla per fortuna. Qualcuno mi ha salvato, non sono riuscita a vedere chi era, voi lo sapete?- gli chiedo.
-No, qualcuno mi ha buttato un foglietto addosso con scritto cosa ti avevano fatto e dove ti trovavi, evidentemente l'eroe vuole rimanere in incognito.- dice Ally.
Annuisco.
-Per caso sai come si chiama  quel lurido porco?- chiede Benji.
-Si, mi ha detto che si chiama Nick.- rispondo io, tremando al pensiero di quel maiale.
Ben mi abbraccia.
-Nick? Lo conosco, quello ci prova sempre con tutte, se lo vedo gli spacco il culo.- dice arrabbiatissimo.
-Credo ci abbia già pensato "l'eroe in incognito", perché dopo che l'ha picchiato non l'ho più sentito ne visto.- dico io, ricambiando il suo abbraccio.
-Ora ti riportiamo a casa, ok?- chiede Ally, accarezzandomi il braccio.
-Va bene, non voglio più stare qui.- dico deglutendo ed alzandomi.
Usciamo dalla casa senza dare spiegazioni a nessuno, nemmeno a Rox. Poi mi accompagnano a casa e li ringrazio per avermi aiutato.
Entro in casa e vengo accolta da Tom.
Gli racconto tutto, piangendo.
Lui mi rassicura che non mi succederà mai niente finché c'è lui, ma lui lí non c'era. Se non fosse stato per quel ragazzo...
A proposito dell'eroe in incognito, ho ancora i suoi occhiali.
Decido di conservarli, magari mi serviranno per scoprire chi è e per ringraziarlo come si deve.
Così li metto in un cassetto della scrivania.
Quella notte ho fatto incubi tremendi, rivivere di nuovo quell'esperienza mi ha fatto più che male, in quel momento ho rivisto tutta la mia infanzia davanti agli occhi, solo che invece di una ragazza di 17 anni e di un ragazzo di 18 (credo) c'era una bambina di 5 anni con una delle persone a cui voleva bene.

>Miriana:
Hi! (Oops!)
Sono tornataaa.
Amatemi perché questo capitolo ha 1375 parole.
La storia vi sta piacendo? Fatemelo sapere nei commenti.
Grazie, xx.

Confusion  | Federico Rossi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora