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Ero troppo orgoglioso per entrare e dover guardare in faccia quello sporco traditore, vigliacco ed inseminatore di ragazze. Poi Jessica me ne aveva dette di tutti i colori e forse sotto sotto aveva anche un pò ragione. 

Me ne rimasi un pò fuori a guardare il cielo finchè non arrivò un'infermiera, su comando di qualcuno immaginai, a portarmi del ghiaccio e ad invitarmi ad entrare, anzi più che un'invito pareva un obbligo, oltretutto mi disse che fra qualche minuto avrebbero portato i risultati dei controlli di mia sorella. Fuori dal corridoio c'era Jessica, non mi degnò di uno sguardo, mi sedetti accanto a lei ma non fece nulla, rigirai la mano attorno al sacchetto di ghiaccio, neanche il rumore la scosse, impassibile fissava il muro. Era arrabbiata con me, lo avevo capito ma forse in quella situazione, per mia sorella, dovevamo sembrare sereni così provai a dirle qualcosa

"Jess..." mormorai, ma fece finta di nulla. Mi rassegnai e non insistei, poggiai la testa al muro chiudendo gli occhi.

improvvisamente sentì urlare il mio nome dal fondo del corridoio, una ragazza mi chiamava, correva verso di me, mi accorsi di chi era solo quando fu a qualche centimetro da me, col fiatone e i capelli in disordine Marla mi raggiunse

"Ryan, ho saputo di tua sorella... come sta? tutto bene?" mi alzai sorpreso da quella visita inaspettata, Marla sembrava realmente preoccupata, non provò neanche a baciarmi sfacciatamente, fui comunque imbarazzato dalla sua visita

"mia sorella... si sta bene, sto aspettando un risultato..." Jessica accanto a me ci lanciava delle piccole occhiate e poi tornava a guardare il muro.

"ma cosa ha avuto?" insistè la bionda, riprese fiato

"ha avuto..." non volevo dirle la verità per cui le dissi solo la metà di quello che era davvero "... un mancamento, è svenuta... " Marla si portò le mani davanti alla bocca in segno di sgomento, mi abbracciò forte lasciandomi ancora più sorpreso, la riabbracciai debolmente, mi sentì a disagio e il dolore che provavo alla mano sembrò essersi acutizzato

"e come sta? ha sbattuto la testa?" mi allontanai

"bhe, non lo so.. io non ero ..." poi improvvisamente mi venne in mente una cosa "ma tu come fai a saperlo?" s'irrigidì un pochino, rise imbarazzata

"me lo ha detto Cristian... io... ogni tanto ci parlo...e... cos'hai alla mano!" alzò di un'ottava la voce indicando la mano che tenevo avvolta dalla busta di ghiaccio, la trascinai lontano da Jessica in modo che non potesse udirci

"cosa c'entri tu con Cristian?e poi niente ho sbattuto, non è grave.... rispondi Marla" si liberò dalla presa, tornò a fissarmi la mano rossa

"niente.. ogni tanto gli chiedo come stai..." balbettò nervosa, provò a prendere il sacchetto per vedere cosa fosse realmente successo, mi allontanai non permettendoglielo

"avevamo chiuso, ricordi?"sottolineai fissandola dritta negli occhi, invece sembrò non ascoltare le mie parole, mi sistemò il colletto della polo e sorrise

"si lo so, mo voglio che tu sappia che io ci sono... se ne hai bisogno..." mi baciò all'improvviso lasciandomi senza fiato, poi se ne andò ondeggiando come era solito fare, passò davanti a Jessica e nemmeno la degnò di uno sguardo, uscì dal corridoio e se ne andò via. Jessica anche si alzò, diretta verso le macchinette del caffè, io la seguì.

"non è com" mi stoppò subito con la mano, cercai invano di spiegarle che Marla non era la mia ragazza

"ti credevo uno stronzo senza sentimenti, ma quella ragazza ha dimostrato il contrario, si vede che ci tiene a te..." nella sua voce c'era una strana nota malinconica, rigirai la sacchetta del ghiaccio mentre Jessica inserì delle monetine nella macchinetta

"no, no Jessica..." riprovai a spiegare che Marla non era altro che una sporca approfittatrice ma di nuovo parlò sopra di me

"infondo siete fortunati..." s'intristì a tal punto che iniziò a piangere silenziosamente, come potevo aver causato questa catastrofe? la girai verso di me afferrandola per le braccia, stava davvero piangendo

"ascoltami, Marla e io..." stavo per dirle che non eravamo neanche mai stati insieme, nel senso emotivo.... no, nel senso di coppia...

"Logan mi ha lasciata!" sbottò all'improvviso e continuò a piangere, la parte più tenera di me prese il sopravvento

"mi dispiace..." le dissi avvicinandola al mio petto, lei mi abbracciò e continuò a piangere probabilmente perchè arrivata al culmine di tutto, mi strinse sempre più forte e io facevo lo stesso,le lacrime le rigavano il viso ma era bella anche con gli occhi lucidi.

"Ei Jessica stai tranquilla"dissi in un sussurro per rassicurarla e non farla agitare
"Scusa per prima.... non volevo essere così sgarbata"disse ancora piangendo e singhiozzando, mi lasciai scappare un risolino.
"me lo sono meritato"
"sono così delusa, non volevo prendermela con te"disse dopo essersi calmata un pochino, si allontanò per asciugarsi il viso
"se vuoi puoi parlarmene, tanto non abbiamo di meglio da fare giusto? sono a tua completa disposizione"riuscì a strapparle un sorriso. Tornammo a sederci vicino alla stanza di Lola in attesa di qualche notizia.

"come fa una ragazza bella come te a stare male per uno come lui? insomma... potresti avere chiunque no?" si riavviò i lunghi capelli

"può darsi, ma Logan è sempre stato il mio sogno, penso di essere stata da sempre innamorata di lui..." di nuovo mi si strinse lo stomaco, qui si parlava di amore, cosa ci facevo io? Jess non era per me, lei era davvero una brava ragazza e credeva nel vero amore, lo capì da come mi raccontava di questo tipo e da come le brillavano gli occhi. La mano ancora mi faceva un male cane, la sacchetta del ghiaccio iniziò a sembrarmi meno fredda.

Mi sembrò di vivere in un sogno, iniziavo ad accusare i segni della stanchezza, avrei voluto avere subito i risultati di Lola, ma dov'era Luke? quello stupido sarebbe dovuto esserci e invece come sempre non c'era! Jessica aveva smesso di parlare, in realtà non aveva molto da dire, si era immaginata tutto, succede sempre alle ragazze... le misi un braccio intorno alle spalle, delicatamente si lasciò andare e poggiò la testa sul mio petto. Finalmente c'era stato qualcosa di positivo in questa giornata! cercai di non mostrarmi sofferente ma il dolore era molto forte, avevo l'impulso di toccarmi le nocche ma la mano abbracciava Jessica per cui decisi di non muovermi ed approfittare di quella situazione.

Rimanemmo qualche minuto in silenzio.

Luke uscì dalla stanza di Lola, mi guardò ma abbassò subito lo sguardo, io invece non glielo tolsi di dosso, si sedette a qualche sedia di distanza da noi, Jess si alzò con la schiena

"come sta?" chiese a Luke riferendosi a Lola

"è molto triste, dice di aver paura!" non riuscivo a capire

"paura di cosa?" chiesi 

"di perdere il bambino!" mi risposero entrambi in tono sgarbato.

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⏰ Last updated: May 24, 2017 ⏰

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Pazzo di teWhere stories live. Discover now