Il mio quindicesimo compleanno ||Lorenzo Ostuni aka Favij||

Capitolo 7

Foligno, 6 gennaio 2017

Caro Diario,
È appena passata la mezzanotte; quindi.... "Tanti auguri a me!!!!". Chiara e mia sorella mi hanno già fatto gli auguri. Sono meravigliose. Le adoro. Sono davvero fortunata ad averle, non so cosa farei senza di loro...
Uh guarda chi mi ha inviato gli auguri proprio ora; Simone, quanto è dolce! È meraviglioso! Ma... Non so... Non c'è quel qualcosa in più... Siamo stati molto insieme questi giorni ma non c'è stato mai un memento più intenso degli altri, stiamo bene come amici e ora come ora non voglio rovinare questo rapporto...
Ora mi riaddormento... Ho talmente sonno che tra un po' gli occhi mi si chiuderanno da soli...
Ah quasi dimenticavo... in questi mesi ho fatto dei trattamenti particolari ai miei capelli e ora sono come li ho sempre voluti: lisci e setosi! Sono il mio regalo di compleanno. Li adoro!

Foligno, 6 gennaio 2017

Caro Diario,
Sono le otto del mattino e mia sorella vuole a tutti costi portarmi a fare shopping... Che odio. Lo detesto e lo sa. Perché mi deve fare questo. Se c'è una cosa che odio a questo mondo è fare compere.
Uggggh che urto!
-"Voglio comprarti qualcosa di carino per il tuo compleanno..."
Ma per favore!? La cosa più carina per il mio compleanno sarebbe rimanere a casa a vedere un horror con vagonate di patatine!
Quest'anno non ho neanche voluto la festa.
È un giorno come un altro. 
Va beh, infondo vuole solo comprarmi qualcosa, è un pensiero dolce, dovrei apprezzarlo...
Ad ogni modo ora devo andare a prepararmi... lei è già pronta, mi sta aspettando di sotto.
Ci sentiamo dopo. Ti racconterò della tortura...

Lancio il diario sul letto e apro l'armadio. I primi vestiti che vedo sono quelli che mi ero preparata per andare a vedere Lorenzo. È il mio completo preferito: gli skinny chiari e un felpone enorme nero, come sempre ci abbino le superstar. I capelli li lascio sciolti, metto giusto un po' di mascara e via.
Scendo svogliatamente le scale e mi dirigo verso il salone dove ho lasciato il giacchino, intanto mia sorella mi sta aspettando in macchina, apro la porta e... e davanti a me mi trovo una figura alta, scura girata di schiena, che in mano ha la mia giacca, questa figura si gira lentamente e nel farlo dice: "cercavi questo?" Indicando evidentemente il mio parka rosso. Una volta voltatasi completamente non ci ho messo neanche un minuto per riconoscerlo, è lui, proprio lui: Lorenzo!
Ma com'è possibile?!
Non non è reale!
Sono paralizzata.