Questo lo aveva guardato ed aveva sorriso. Due profondissime fossette gli incurvarono le guance pallide mentre i suoi occhi brillanti lo osservavano con calma. Il povero Louis, a confronto con quel essere mastodontico, si sentiva davvero minuscolo... e lo sguardo profondo e curioso che gli rivolse Harry sicuramente contribuì a farlo rimpicciolire ulteriormente.
"C-ciao.." Rispose timidamente il liscio, ancora tra le braccia dell'altro. Harry accarezzò lievemente la guancia arrossata del più piccolo e questo tremò leggermente, mentre un forte calore prorompeva dentro di lui e si propagava nel suo cuore congelato, iniziando lentamente a corrodete il ghiaccio.
"Sei arrossito.." Mormorò Harry, con il viso perso in una sorta di strana trance.
"Ehm... Si.. M-mi stai un po' troppo vicino in questo momento.."
Louis non era mai stato così in imbarazzo in vita sua. Quando Harry si accorse di starlo ancora fissando e di stargli sfiorando la guancia arrossata, fece scivolare lentamente via la mano ed allentò la presa sul fianco del più piccolo, permettendogli così di liberarsi definitivamente. Ci fu qualche secondo di assordante silenzio, dove entrambi i ragazzi si persero nei propri pensieri.
Poi Harry parlò.
"Sbaglio o avevamo un appuntamento?" Chiese leggermente ammiccante, con la sua solita faccia da schiaffi che però Louis trovava inspiegabilmente bellissima.
"No, non sbagli." Confermò il liscio, ed un piccolo ma sincero sorriso gli increspò le labbra.
"Bene" esalò il più grande "allora permettimi da subito di fare il gentiluomo"
Louis corrugò le sopracciglia in un espressione confusa quando il maggiore si allontanò leggermente da lui, arrivando difronte alla propria macchina; ma poi capì le sue intenzioni, nell'istante in cui il più grande aprì la portiera del passeggero e vi si mise affianco con indosso un sorriso bellissimo e tendendo delicatamente la propria mano verso di lui.
"Prego" lo invitò con voce fintamente solenne, facendo ridacchiare ed arrossire il giovane Louis. Questo, fece un timido passo in avanti ed appoggiò delicatamente la sua mano infreddolita in quella tiepida del altro. Harry gli sorrise, raggiante come poco prima e lo aiutò a salire nella propia macchina, per poi chiudere la portiera e raggiungere il lato del guidatore.
"Si parte" disse con disinvoltura una volta che fu seduto al suo posto. Mise in moto la macchina che subito iniziò a fare le fusa, come fosse stata un innocuo gattino; Probabilmente Notando la faccia assorta di Louis- e altrettanto probabilmente per fare lo spaccone- Harry premette un po sul pedale del acceleratore e subito, dal cofano del automobile fuoriuscì un ruggito degno del più feroce dei leoni. Louis sussultò per un attimo e si portò una mano al cuore per lo spavento.
"Ma sei impazzito?!" Domandò sconcertato all'altro che rise di gusto della sua faccia innervosita.
Louis avrebbe voluto odiare quella risata.. Davvero, Avrebbe voluto detestarla. Eppure gli piacque. Quella risata così dolce e cristallina gli piacque come mai niente gli era piaciuto nella sua vita.
Louis, senza accorgersene, già non era più arrabbiato.. Anzi, stava sorridendo a sua volta con le guance leggermente imporporate, mentre la macchina macinava l'asfalto sotto le proprie ruote, ruggendo di tanto in tanto come un leone nella savana.
Dopo qualche minuto di viaggio, trascorso tra chiacchiere inutili e sorrisi imbarazzanti, Harry percheggiò la macchina a pochi metri da una piccola tavola calda. L'insegna rossa con su scritto a grandi lettere 'dinner' lampeggiava a tratti, attirando l'attenzione ed un cartello luminoso, con la scritta "open" sostava sulla porta d'entrata del piccolo ristorante. Louis guardò Harry con espressione stupita.
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The Only Exception //IN REVISIONE//
FanfictionDove Louis è un ragazzo insicuro che ama leggere libri per bambini e Harry un ragazzo più grande, che si domanda il perché di questa sua strana passione. Larry stylinson AU ATTENZIONE: -presenza di Narry Storan -accenni di Ziam Mayne
