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"E come vi siete conosciuti?" mi domanda l'intervistatrice. "Uh beh all'incirca tre anni fa ci siamo scontrati, letteralmente, e solo due giorni dopo ci siamo rivolti la parola, costretti dalle circostanze" rispondo ricordando i bei vecchi tempi. "E cosa vi siete detti appena vi siete visti? E' stato amore a prima vista?" mi pone nuovamente una domanda. "Io non direi, no proprio no. Basta pensare che al suo 'ancora tu??', dopo avermi rivista, io ho risposto con un chiaro 'ma vaffanculo'". Ricordo ogni singolo momento ed ogni singolo secondo da quella giornata.

FLASHBACK

'Alle quattro. In KengsintonStreet. Sii puntuale' mi avvisa tramite messaggio il mio amico Nash. "Arial per favore metti via quel telefono" mi riprende mia nonna, Irma, che non sopporta che si usino i telefoni durante i pasti. "Com'è andata oggi a scuola?" Mi domanda teneramente mio nonno, Benjamin anche detto Benny. "Uh il solito" rispondo tra una cucchiaiata di minestra e l'altra per la terza sera di fila. La verità è che mia nonna è fissata con ogni tipo di minestra e tutte le sere io e mio nonno siamo costretti a mangiarle. E come tutte le sere alla domanda 'com'è andata a scuola'  io rispondo con le solite tre parole anche se effettivamente oggi ho rischiato di investire un pedone rincoglionito. Insomma questa mattina, prima di scuola, sono passata a prendere il mio amico Nash, ma quando ho svoltato verso il vialetto di casa sua un tipo deficiente mi ha tagliato la strada e poi si è pure permesso di urlarmi contro. Al che io mi sono messa ad urlare contro di lui visto che ho dovuto tirare un'inchiodata per non prenderlo sotto e per non rischiare di graffiare la mia nuova Audi r8, regalo, molto apprezzato, da parte dei miei nonni. E da questo episodio la mia giornata non ha fatto altro che peggiorare fino al messaggio di poco fa di Nash. Speedflyers, la mia via per la salvezza. Finalmente sarei riuscita a ritrovare la mia felicità. Sono mesi ormai che il mondo non mi appartiene più, tranne in rari momenti in cui mi sento veramente viva. Dopo aver finito il mio piatto troppo abbondante di minestra mi dirigo al piano superiore per preparare tutto l'occorrente. Molto probabilmente visto che il ritrovo è per le quattro di mattina ritornerò a casa molto tardi, o molto presto, dipende da come la si interpreta. In ogni caso è già tanto se questa notte riuscirò a dormire un paio d'ore contando che poi mi dovrò alzare presto per andare a lezione. Preparo lo zaino per scuola e uno zaino per questa sera contenente tutto il necessario: guanti di pelle, cacciaviti, documenti falsi,un po' di lattine di Redbull per rimanere sveglia e carica e una torcia. Sistemo fuori dal poggiolo della mia camera lo zaino per non far insospettire i miei nonni quando, come da rituale, passeranno ad augurarmi la buonanotte. Mentre aspetto che arrivi questo momento mi vesto con dei jeans e una maglietta semplice e mi rifugio sotto alle coperte per nascondere il tutto. Alle nove,puntuali come un orologio svizzero, i miei nonni bussano alla porta della mia camera. "Sei già a letto? Hai fretta di dormire oggi.." nota mia nonna. "Si sono proprio stanca" affermo simulando uno sbadiglio. "Oh va bene cara, dormi bene" mi augurano i miei nonni prima di uscire dalla mia stanza. Tiro un grosso respiro di sollievo, non mi piace dover mentire a loro due, infondo sono come i miei secondi genitori ma so anche che, se venissero a conoscenza di quello che faccio mi rinchiuderebbero nei sotterranei della casa. Aspetto un paio d'ore per essere sicura che i miei nonni si siano effettivamente addormentati e poi in totale silenzio esco fuori sul poggiolo, non prima di aver lasciato un leggero bacio sulla foto incorniciata sul comodino. Recupero lo zaino e, aiutandomi con i rami del grande albero, scendo fino a terra. La fortuna è stata molto dalla mia parte donandomi questa via d'uscita alternativa. Mi giro verso la casa, anzi villetta, e mi assicuro che tutte le luci siano spente. Poi inizio a correre verso il capanno a fine giardino dove tengo l'occorrente per questa sera. Sempre per mia fortuna i miei nonni mi credono sulla parola e quindi ancora oggi pensano che io stia cercando di sistemare una vecchia macchina. I miei nonni lo considerano il mio passatempo anche se credo che siano convinti che non mi riesca molto bene visto che vedono la macchina sempre in cattive condizioni. Ma la realtà è un'altra, ed è meglio che loro non la scoprano. Apro la porta e aspetto che le luci al neon si accendano prima di mettermi subito al lavoro sulla ormai mia Aston Martin db 10, ovviamente tutta modificata. Mi ci sono voluti mesi per sistemarla. Ho aggiunto l'alettone posteriore, ho aperto lo scarico e sostanzialmente reso più potente il motore. Mi rimbocco le maniche e mi metto subito all'opera: usando alcuni cacciaviti tolgo la targa, faccio il pieno di benzina, sistemo la frizione visto che l'ultima volta mi si è rotta, e controllo che le gomme abbiano la giusta pressione. Sto ancora sistemando le ultime cose quando Nash mi manda il solito messaggio di controllo per assicurarsi che io arrivi in tempo. Quel ragazzo è sempre troppo agitato. Sbuffando metto via gli attrezzi e mi preparo a partire prima di far incazzare in mio migliore amico. Si, sono riuscita a far arrabbiare Nash, che è fin troppo buono e comprensivo, ma quando scoppia, credetemi, è meglio non essere nei paraggi. Spingo la macchina fuori dal vecchio fienile senza accendere il motore altrimenti rischierei di svegliare i miei nonni, che dormono beati all'insaputa di tutto quello che sta per succedere. Fino a sei mesi fa ero una ragazza qualunque: andavo a letto presto, studiavo, mi divertivo con le mie amiche il sabato sera e volevo bene a mia madre. Poi tutto è cambiato, dopo quel fatidico giorno la mia vita non ha più senso, le persone a cui tenevo di più mi hanno abbandonata ed ora sono costretta ad affrontare da sola il vortice della vita. Accendo velocemente la macchina cercando di fare meno rumore possibile, anche se con gli scarichi aperti non è semplice, e mi allontano dalla villa. Sfreccio a tutta velocità tra le strade secondarie dove nessuno mi può fermare, neanche la polizia. Non posso rischiare di finire dentro un'altra volta. Arrivo al punto di ritrovo sgommando tra la folla che mi acclama. Con una derapata parcheggio la macchina in mezzo ad altre due e poi scendo per raggiungere i miei amici. Mi dirigo verso la casa abbandonata che adesso è piena di gente e vicino al mio migliore amico, Nash, trovo la mia migliore amica, Evelyn. Questi due non potrebbero essere più diversi. Evelyn è aggressiva, soprattutto quando le chiedi di ripetere qualcosa, mentre Nash è sempre gentile anche dopo dieci domande sullo stesso argomento. Nash è sempre solare e con la battuta pronta invece Evelyn ha delle giornate no in cui rischi di morire se solo le rivolgi la parola. Evelyn preferisce le certezze mentre Nash le incertezze. Sono molto differenti ma sono gli unici due che conoscono tutti i lati della mia vita e che mi sostengono a modo loro: Nash organizza questi eventi mentre Evelyn, che non li sopporta, è sempre presente per incitarmi. "Uh sei arrivata in anticipo?!" esclama stupita la mia amica appena mi vede. "Spiritosa! Diglielo a questo qui –affermo indicando Nash- che continua a stressarmi con i messaggi." "Scusa –si difende Nash- ma oggi la posta è molto alta e non potevamo rischiare! Un sacco di persone hanno scommesso su di te, per questo non potevi arrivare in ritardo."Mi informa Nash. "E vittoria sia!" urlo portando in alto le braccia anche se adesso, proprio come tutte le volte, inizio a rendermi conto di quello che sta per succedere e la paura prende il posto della sicurezza. "Vieni andiamo a farci un giro.." dichiara Evelyn prima di afferrarmi e trascinarmi via proprio quando un ragazzo si avvicina a Nash. "Chi era quello?" domando ad Evelyn. "Quello chi?" mi domanda a sua volta. "Quello che si è avvicinato a Nash nello stesso istante in cui tu mi hai trascinato via" rispondo. "Scusa ma ho visto la preoccupazione nei tuoi occhi e ho pensato di distrarti portandoti a fare un giro. Comunque dovrebbe essere un suo nuovo amico che si è trasferito qui da poco" mi informa la mia amica. "Uh non sarò più la novellina" esclamo entusiasta."Ma se sei qui da sei mesi! E poi con questi eventi sei riuscita a farti conoscere in fretta.." mi fa notare Evelyn. Devo ammettere che fortunatamente sono riuscita ad inserirmi subito in questo posto, anche a scuola, grazie ai miei due migliori amici. Purtroppo però a scuola girano molte storie contrastanti su di me e questo comporta essere presa per il culo dalle troiette, che non mi conoscono affatto. La gente crede a quello che le fa più comodo. "Arial questa volta molti hanno puntato su di te.. E' un evento gigantesco quello di oggi, vedi solo di non rovinarlo come tuo solito all'ultimo giro" mi consiglia Evelyn che mi conosce così bene da sapere che verso la fine mi faccio sempre prendere troppo dall'emozione e finisco con il rovinare tutto. "Tranquilla questa volta ce la farò" affermo cercando di imprimermi nella mia testa queste parole. Ce la devo fare. "Ovvio che ce la farai! Sono qui per vederti stracciare gli altri concorrenti!" esclama la mia amica pochi secondi prima che un ragazzo ci interrompa informandoci che mancano dieci minuti all'inizio. "In bocca al lupo!" esclama Evelyn prima che io corra via. "Crepi" le rispondo io urlando ormai lontana da lei. Questi sono i minuti in cui mi faccio prendere dal panico prima di sentirmi veramente viva.


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Ed eccomi nuovamente qui a pubblicare una nuova storia. Lo ammetto, non sono riuscita a stare lontana da Wattpad quindi sono tornata con una nuova storia piena di misteri, suspence, problemi ma sicuramente non mancheranno neanche i momenti divertenti e dolci. Come avrete capito in questa storia ci saranno molti riferimenti ai motori, la mia passione, ma non scenderò molto nel dettaglio così tutti potranno comprendere, anche chi non se ne intende. come sempre fatemi sapere cosa ne pensate e cosa starà per succedere, secondo voi, alla protagonista? :)

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