Capitolo-12-Possibile o impossibile?

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Mentre cammino per arrivare nella mia stanza,incontro Teo con gruppetto di amici.

"Hei Tessa"dice dandomi un bacio sulla guancia "Hei"dico un po' imbarazzata.

"Loro sono Cameron,Louis,Alan,Isaac e Luke"dice indicando uno per uno.

"Conosco già Alan e Isaac"dico salutandoli con bacio sulla guancia

"Oh beh,solo questo sai fare piccola sgualdrinella"sento la stessa voce fastidiosa che poco fa era con noi.

Mi giro subito,e la trovo appoggiata alla parete e mi fissa.

"Bea,cosa vuoi?"chiede Isaac mentre si avvicina a me

Lei se ne va sogghignando. Cerco di non farci tanto caso e continuo a parlare con i ragazzi.

"Dove stavate andando?"chiedo curiosa,incrociando le braccia al petto

"Ognuno nelle proprie camere,sono le 9:30 e dobbiamo mettere qualcosa sotto i denti"afferma Teo avvolgendo un braccio intorno alla mia vita.

Tra Teoe Isaac non scorre buon sangue secondo me,ma non so il motivo. Li vedo sempre in competizione tra di loro,come se volessero dimostrare chi è il migliore.
Continuano a buttarsi occhiatacce infernali.

"Ragazzi io vado,ci vediamo dopo"dice Cameron che viene seguito da Louis "Già,vado anche io. Stasera non credo che uscirò,la partita di oggi mi ha reso a pezzi"dice toccandosi un braccio.

Gli sorrido mentre i due ragazzi accanto a me li salutano con una pacca sulla spalla.

"Ma Alan?"chiedo guardandomi intorno

"Se ne sarà andato,aveva una cosa urgente da sbrigare"dice Isaac sorridendomi

"Ti va di venire da me?"mi sussurra Teo all'orecchio

"Ok,ci sto".

Vedo Isaac sbuffare ed andarsene.
Guardo Teo che ride,ma non capisco neanche ora il motivo.

"Isaac"lo rincorro

"Dimmi"dice voltandosi

"Come mai te ne sei andato all'improvviso?"chiedo

"Ehm niente,ho mal di testa. Vado a casa"dice continuando a camminare

Lo fermo per un braccio e lo costringo a guardarmi negli occhi
"Se hai bisogno,chiamami"dico e mi saluta con un bacio sulla guancia.

"Ok,non preoccuparti"dice andandosene.

Raggiungo Teo che era rimasto a guardarci.

"Andiamo?"chiede dandomi la mano.

"Certo"dico sorridendo.

Entriamo nella sua camera e devo dire che non è niente male. Molto accogliente e spaziosa. Vicino alla porta d'entrata c'è un piccolo tavolino bianco con dei fiori,dove poco dopo appoggia le chiavi di casa e delle cosine inutili. Il letto è nero con delle lucine sotto che rendono l'atmosfera molto calda,la cucina richiama molto i colori della camera da letto e poi c'è addirittura un piccolo balconcino dove c'è una vaschetta per tartarughe. Le tende sono bianche,fermate con due nastrini grigi.

"E poi dicevi che la mia camera era bella"dico mettendomi su un divano nero di pelle

"Dicevo la verità"dice sedendosi al mio fianco

"Ruffiano"dico "Posso togliermi le scarpe?"chiedo incominciando a slacciarle prima che mi desse il consenso.

"Fa come se stessi a casa tua"dice prendendo il telecomando ed accendendo la tv.

Mi metto comoda mettendo le gambe sulle sue,lui mi guarda e sorride.
"Comoda?"chiede e annuisco.

Lui si gira verso di me e mi fa avvicinare facendomi appoggiare la testa sul suo petto.
Così si stende occupando una buona parte del divano.
Mi accarezza piano piano i capelli fino a non farmi capire più niente facendomi chiudere gli occhi ed addormentandomi.

Sento che mi bacia la guancia e mi stringe di più a se come se fossi una bimba da proteggere.
Metto il viso nell'incavo del suo collo e inalo tutto il suo buon profumo di menta e vaniglia,credo.

Dopo poco sento che mi scuote per un braccio,molto delicatamente.

"Mhh ora mi sveglio"dico con una voce ancora impastata dal sonno.

"Dobbiamo mangiare,non puoi rimanere digiuna. Sono appena le 10,hai dormito per mezz'ora"dice accarezzandomi il braccio e facendomi i grattini sulla schiena.

"Però! Potrei abituar..."dico ma vengo fermata

"No,non devi abituarti"dice scoppiando in una sonora risata facendo ridere anche me.

"Scusa per l'altro giorno"sbotta all'improvviso

"Cosa?"chiedo non sapendo di cosa stia parlando

"Per il bacio,io..n-non volevo"dice balbettando l'ultima parola.

"Fa nulla,non preoccuparti. Non mi ha dato fastidio"dico sorridendogli

"In che senso? Quindi vuol dire che..."dice riflettendo

"Si,vuol dire che non mi dispiaceva affatto se mi baciavi"dico ovvia

Mi sorride e si avvicina piano. Lo blocco di nuovo,mettendogli una mano sul petto come la scorsa volta

"Ho fame,andiamo"dico ridendo sotto i baffi.

"Stronza"dice scuotendo la testa e ridendo

"Non mi avevi svegliato giusto per questo? E io ti ho ripagato con la stessa moneta"dico prendendolo per mano mentre ci avviamo in cucina.

Sento che ride e poi posiziona le mani sui miei fianchi.

Così sbagliato da sembrare giusto. {SEQUEL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora