Capitolo-10-Scherzi,vero?

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"Brian che ci fai qui?"dico sgranando gli occhi.

"Volevo darti questo,è l'invito alla festa del mio compleanno. Consegnalo anche a Teo e Colton. Si terrà in un locale qui vicino,c'è scritto tutto sul foglietto,non mancate"dice consegnandomi il foglio ed ansandosene.

Solo ora sono riuscita a guardarlo realmente negli occhi,nei suoi occhi color verde scuro,quasi da far paura.

Metto le scarpe,sistemo il trucco e prendo la borsa. Ho deciso di andare a fare shopping ma prima devo passare a prendere Cleo.

Nel corridoio incontro Bea,ci scambiamo solo occhiatacce ma poi io decido di proseguire non calcolandola proprio. Arrivata fuori la stanza di Cleo,busso e viene subito ad aprirmi.

"Hei come mai tutta questa fretta?"dico appoggiandomi alla porta "Stai aspettando qualcuno?"chiedo con faccia perversa.

"Ma no,cosa vai a pensare"dice gesticolando. "Andiamo?"dice prendendo la borsa ed uscendo fuori,chiude la porta e mette la chiave nella borsa.

"Prima ho incontrato Bea mentre stavo venendo a chiamarti,la solita antipatica."dico e vedo Cleo sorridere al telefono.

Ma è diventata pazza? Mi sporgo un po' e vedo che è un messaggio a farla sorridere. Se non era questo,era molto preoccupante.
Gli rubo il telefono da mano e incomincio a correre per leggere il messaggio mentre lei mi rincorre.

É di Carter
"Amore mio,ci vediamo stasera? Devo raccontar..." Ad un certo punto il telefono mi cade da mano,vado a finire addosso a qualcuno o è quel qualcuno che mi viene addosso,non l'ho ancora capito. Sento delle mani prendermi per i fianchi.

"Hei,calmati"dice,alzo lo sguardo e capisco che è un ragazzo che non ho mai visto fino ad ora.

Intanto Cleo ha preso il suo cellulare da terra ed ora sta "parlando a telefono" anche se so che sta fingendo.

"Tutto bene?"mi chiede

"Si,non preoccuparti" dico sorridendo "Comunque,io sono Tessa"

"Menomale. Ah giusto,io sono Isaac"dice prendendo il telefono dalla tasca,mi sorride e capisco subito. Gli do il numero e poi questa sera mi contatterá lui.
Cleo ovviamente mi fa l'occhiolino ed io non posso che ridere.

Arrivate al centro commerciale,incominciamo a svaligiare quasi tutti i negozi. Incominciando con victoria's secret finendo con Calvin Klein perchè la ragazza al mio fianco doveva comprare qualcosa a suo fratello,intimo sicuramente.

Poi passiamo da Chanel ed anche da Kiko.

"Ho una fame assurda"dico sedendomi su una panchina. Cleo fa la stessa cosa.

Ho una visione o è stesso la fame a parlare.
"La paninoteca" indico e Cleo sgrana gli occhi.
Ah ok,non sono l'unica a vederlo.
Dopo 10 minuti i panini sono nelle nostre mani,giuro che stavo per morire di fame.
Io l'ho preso pieno di roba mentre Cleo un po' meno.

Dopo aver finito di mangiare,incominciamo a cercare negozi di abbigliamento.
Entriamo nel primo che ci capita,credo si chiami "Jennifer". Per la festa di Brian dobbiamo comprare un vestito elegante ma non troppo.

"Guarda questo!"mi dice Cleo mostrandomi un vestitino blu elettrico,con il corpetto brillantinato ed è senza spalline. È perfetto.

"Indossalo"dico avvicinandomi per toccare la stoffa,non è nè troppo invernale nè troppo estivo,va benissimo per questi mezzi tempi.

"Ma no,io l'avevo preso per te. Io ho preso questo" dice mostrandomi un altro vestito color pesca,un po' più lungo dell'altro che ormai era finito nelle mie mani.

Il suo invece,oltre ad essere più lungo,finiva con un velo. C'erano molti glitter ed era decorato benissimo.

Già sapevo quali scarpe indossare sotto a quel vestito,era perfetto.

Entriamo nei camerini e quando usciamo sussurriamo un "Wow".
Entrambe stiamo d'incanto,sembriamo due principesse appena uscite da un libro delle fiabe.

Dopo aver pagato,usciamo da quel negozio.

"Andiamo,stasera mangerai da me e non si discute"dice prendendomi per il braccio e trasportandomi verso l'uscita,mi ero incantata a guardare tutte le yankee candle,erano centinaia!

Usciamo dal centro commerciale.

"Ma a pranzo e a cena chi cucina? Giusto per informarmi,non voglio morire avvelenata"dico e come risposta ricevo uno schiaffo scherzoso sul braccio

"Cucina sempre Brian,quando capita lo faccio io ma quasi mai. L'ultima volta ho mandato a fuoco l'intera cucina,era tutto carbonizzato e abbiamo dovuto cambiarla"dice guardando su come a dire Lo so,combino sempre guai.

"O mio dio,l'avevo dimenticato che Brian è tuo fratello. Senza offesa ma è veramente odioso"dico sbuffando "Vabbè non fa niente,è solo per una sera"dico sistemando bene le buste che ho tra le mani

"Lo dicono tutti e hanno ragione. Manco io lo sopporto"dice guardando le macchine che sfrecciano a tutta velocità. Quanto vorrei averne una tutta mia,magari una di quelle che corrono talmente tanto da mancarti il fiato,da sentire il vento forte,da chiudere i finestrini o tenerli aperti quando piove.
"Quanto ne vorrei una.."sussurra la ragazza al mio fianco
"Pensavo mi avessi letto nel pensiero"dico sorridendo.

All'improvviso si gira verso di me,sorride e poi mi prende per il braccio. Incominciamo a correre talmente tanto che quasi cadiamo per dei sassolini che non sapevamo neanche l'esistenza.
Ora ci troviamo al "Luna Park",i miei occhi si illuminano e si spengono per le lucine che ci sono intorno all'insegna di questo parco.
Sin da piccola ho amato i parchi divertimento,ci andavo sempre con mio fratello ma per un periodo smettemmo proprio perchè lui si ruppe un braccio cadendo da una giostra.
Camminando troviamo i le macchine tozzi-tozzi. Ecco perchè Clara mi ha portato qui.

"Wow"dico correndo verso quegli aggeggi,proprio qui mio fratello si fece male,a New York ovviamente.

Prendiamo i gettoni e avviamo la giostra.

Le immagini di noi due,bambini innocenti e felici che erano impazienti di infilare un altro gettone per ripartire sempre più veloci erano fisse nella mia mente. Ormai era come se le avessi stampate,non potevo cancellarle.

Manco me ne accorgo ed il tempo è già finito. Vedo Cleo che sbuffa e poi scende.

Mi avvicino a lei,lasciando agli altri bambini di salire sulle macchinine che prima avevamo occupato noi,ragazze di 17 anni che fanno le mongoloidi su delle giostrine. Ma bello!

"Sembravi proprio una bimba quando hai sbuffato"dico sorridendo

"Daii,quei bambini però mi facevano sentire osservata!"dice incrociando le braccia sotto al seno,ora sembra davvero una bimba capricciosa.

Così sbagliato da sembrare giusto. {SEQUEL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora