Capitolo 13 "Ricordi"

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Capitolo 13 "Ricordi"

Lorenzo's pov

Aprii gli occhi e la prima cosa che vidi era il viso angelico della mia adorata moglie Susan. Come può essere così bella anche mentre dorme? Cosa ho fatto per meritarmi una ragazza perfetta come lei al mio fianco così da poterla ammirare ogni giorno della mia vita?

I miei occhi viaggiarono su ogni centimetro del suo viso. Ammirai come la sua espressione era rilassata mentre dormiva, le palpebre erano chiuse e le sue labbra leggermente separate, il respiro appena udibile, i capelli sparsi per il cuscino disordinatamente, coperta quasi fino in cima, era adorabile vederla in quello stato alla mattina presto.

Senza che me ne accorgessi mi avvicinai al suo viso per lasciarle un bacio sulla fronte e appena le mie labbra sfiorarono la sua pelle, gli occhi verdi di Susan si spalancarono di colpo e potei vedere le sue guance arrossarsi leggermente. Anche se siamo sposati sono sorpreso che faccia ancora questa cosa, e spero che non smetta mai perché è dannatamente tenera.

Restammo in quella posizione per un po', lei con gli occhi spalancati e labbra separate in sorpresa, io con le labbra pressate sulla sua fronte ed occhi anch'io spalancati. Una risatina uscì dalla sua bocca.

"Mi dovrò abituare prima o poi a questi tuoi modi gentili per svegliarmi." Disse lei ed io staccai le labbra dalla sua fronte.

"Dici bene, moglie mia adorata,  principessa del mio cuore. Lo sai che potrei trovarti tutti i soprannomi del mondo,  vero?" Dissi io carezzandole i capelli con fare delicato.

"Che ne dici se andassimo un po' in vacanza solo io e te?" Domandò improvvisamente Susan.

"Cosa? Per me va bene,  ma... I bambini?" Chiesi io.

"Oh non ti preoccupare. A loro ci puó pensare mia mamma." Disse lei.

"Pensavo che tua madre odiasse i nostri figli." Dissi io.

"Ma cosa dici, lei li adora! Quello è mio padre, probabilmente non saprà nemmeno che sono diventata mamma." Disse lei rattristandosi improvvisamente.

"Non darci peso. Non sa cosa si sta perdendo quell'uomo. Una donna fantastica come te non merita essere trattata cosí e merita una persona che stia al suo fianco sempre nel momento del bisogno. E quella persona sono io, anche se subito ti ho lasciata sola ma questo adesso è acqua passata." Dissi mettendo le mani a coppa sul suo viso.

"Lo sai che ti amo Lory, vero?" Aggiunse Susan avvicinandosi al mio volto e facendo toccare le nostre fronti ed i nostri nasi.

"Me lo ripeti sempre. Come farei a non saperlo?" Risposi io.

"Io non so te ma io mi alzo. Il thé non si prepara da solo." Disse lei alzandosi a sedere sul bordo del letto.

"Susa, perché non possiamo assumere una badante che faccia tutto per noi? Che si occupi della casa, dei bambini, così abbiamo più tempo per noi due." Dissi io facendo camminare il dito indice  e medio verso di lei per poi salire lungo la sua schiena e la sentii rabbrividire sotto il mio tocco.

"Lory, lo sai che non possiamo permetrercelo. Lo sai quanto ci verrebbe a costare? Come minimo dovremmo tagliare un sacco di spese per questa tua fantastica idea." Aggiunse lei girandosi verso di me ed io sbuffai alzando gli occhi al cielo.

"Ma per la vacanza non hai detto di no mi pare." Dissi io.

"Lorenzo, non metterla in questo modo o altrimenti..." Disse lei ma la frase rimase a metà.

"O altrimenti cosa, Susan?" La solleticai avvicinando il mio volto al suo. I suoi occhi si restinsero con aria di sfida.

"Comincia a correre, Lorenzo." Mi minacciò ma io rimasi immobile, non capendo le sue intenzioni, fino a quando le sue dita non entrano in contatto con la mia pelle facendomi il solletico.

"Susy, ti prego, basta! Ahahahah!" Dissi tra le risate.

"È questo che ti meriti, Ostuni!" Disse lei facendo una smorfia.

Susan's pov

In questo momento ero sopra Lorenzo, con le mani ai lati della sua testa per tenermi su.

"Hai dei bellissimi occhi." Disse lui portando la sua mano sulla mia guancia. Questa frase. Questa situazione. Adesso ricordo!

"Me lo avevi detto anche quella sera a casa tua ed era successo la stessa identica cosa di adesso." Dissi e un sussulto uscì dalle sue labbra.

"Tu... Te lo sei ricordato... E cosa avevi risposto?" Disse lui.

"Non importa cosa avevo detto, quello che conta di più è da dove eravamo stati interrotti." Dissi io per poi avvicinarmi alle sue labbra e premerle contro le mie. Questo momento mi fa ritornare a quella sera, a quando le noste labbra si stavano per sfiorare.

"Questo doveva succedere quella sera Susan, ma con il tempismo di mia madre, quel momento è stato rovinato." Disse lui ricordando quel frustrante momento di qualche anno fa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 25, 2016 ⏰

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