Capitolo 5 "La gravidanza segreta"

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Capitolo 5 "La gravidanza segreta"

Susan's pov

Sono sdraiata su questo letto d'ospedale con mio figlio tra le mie braccia, Matteo. Il bimbo mi sorrideva mentre il mio cuore di rompeva ogni secondo che passava: i suoi occhi erano uguali identici a quelli di Lorenzo. Quando sorrideva c'era quella adorabile fossetta sulla guancia sinistra, proprio come ce l'ha lui. I ricordi mi inondarono la mente e le lacrime non tardarono a rigarmi le guance. Se solo glielo avessi detto prima.

-Susan's Flashback-

Sono preoccupata: il ciclo questo mese non mi è ancora arrivato ed ultimamente ho una voglia insaziabile di dolce ed il senso di nausea non mi vuole abbandonare nemmeno un'attimo. A Lorenzo non gli ho detto nulla di questo anche perché prima di dirglielo preferirei scoprirlo da sola.

Ho preso appuntamento dalla ginecologa, la stessa dove ero andata la prima volta con Lorenzo. L'appuntamento è stasera alle 18, preferivo un'orario in cui nessuno c'era in studio e lui era a lavorare, fortuna che quel giorno faceva il turno serale.

[...]

"Prego signorina Ostuni, entri pure." Ero seduta sulla sedia della sala d'aspetto, attendendo che la dottoressa mi chiamasse, quando ella uscì fuori sorridente, mi alzai di scatto e la seguii dentro la stanza senza fiatare.

"Grazie per avermi ricevuta signora Rossi." Dissi.

"Allora Susan, c'è qualche problema?" Mi chiese lei. Annuii.

"Vede dottoressa-" Feci per parlare ma lei m'interruppe.

"Oh Susan, chiamami pure Valeria." Disse lei ed io sospirai.

"Ecco Valeria... Credo che ci sia qualcosa che non va." Dissi e lei mi guardò confusa.

"In che senso? Spiegati meglio." Disse lei.

"Nel senso che non sono in regola: il ciclo mi sta tardando ad arrivare, ho sempre la nausea e non so perché mangio sempre schifezze. Che mi sta succedendo?" Le domandai in tono disperato.

"Oh mia cara Susan, sei semplicemente incinta, ma non ne ho ancora la certezza, vieni che ti controllo." M'invitò la dottoressa a sdraiarmi sul lettino per farmi la radiografia sulla pancia. Finito di fare ciò mi disse che dovrò aspettare qualche giorno per i risultati ed io annuii poco convinta. Uscii dalla stanza ringraziandola infinitamente per il tempo che mi ha dedicato e mi incamminai verso l'uscita, ma quando arrivai fuori mi si raggelò il sangue: c'era Lorenzo appoggiato alla macchina con le braccia conserte.

"L-Lory!! Cosa ci fai qui?" Borbottai stranita.

"Tu cosa ci fai qui?" Mi rigirò la domanda.

"Ecco... Io..." Cominciai a dire e lui scoppiò a ridere ed io on lui, solo che io ridevo perché ero nervosa.

"Hey, stavo scherzando piccola. Dai, adesso torniamocene a casa." Disse ed io lo seguii con lo sguardo mentre apriva la portiera lato guidatore mentre io entrai nella portiera lato passeggero e tornammo a casa.

***

E' passata una settimana da quando ero andata dalla ginecologa e di quella sera che Lorenzo mi aveva beccata uscendo dall'edificio era un lontano ricordo.

Era una serata normale, erano le 20 passate, ero sdraiata sul divano con Lorenzo mentre ci stavamo guardando una puntata di Amici su Canale 5 (a lui piace moltissimo quella serie, a me non tanto, infatti avevo il computer sulle gambe), stavo scorrendo le e-mail e nel frattempo me ne arrivò una in arrivo in casella d'arrivo, incuriosita da ciò andai a vedere e da quello che vidi rimasi stupita: la dottoressa Rossi mi aveva spedito i risultati tramite mail ma la cosa che mi spaventava era che Lorenzo poteva vederlo, questo solo se alzava la testa dato che aveva la testa poggiata sul mio petto.

"Susy, va tutto bene?" Mi domandò lui improvvisamente.

"Uhm... Si, perché?" Risposi nervosamente.

"Niente, solo che di solito quando c'è una puntata di Amici te commenti sempre su qualsiasi cosa fanno, mentre stasera sei completamente l'opposto. Cosa c'è in quel computer che ti fa stare zitta? Dovrei usarlo ogni volta che c'è una puntata di una mia serie preferita, comunque posso sapere cosa c'è che ti sta facendo stare zitta?" Disse lui alzando lo sguardo ed io immediatamente chiusi il coperchio del portatile e risposi frettolosamente "Non c'è nulla, assolutamente, niente di niente, perché dovrebbe mai esserci qualcosa?" Lui a quella domanda assunse un'espressione sospettosa.

"Sei sicura?" Mi chiese ed io annuii.

"Uhm... Io vado un'attimo in bagno." Dissi alzandomi di scatto e poggiando il portatile sul tavolino di fronte al divano. Sono più che certa che andrà a vedere cosa ci sia scritto ma ho cancellato definitivamente la mail ma non prima di averla copiata sul pc in una cartella che non gli verrà mai in mente di andare a controllare, quest'ultima è chiamata 'Me&MrGumGum' (il quale era il nome del mio primo criceto) (n.a. non ho mai avuto un criceto, è un nome inventato che sia chiaro) ,ha sempre odiato quel nome, ecco perché non andrà mai a guardare lì dentro.

Tornai dal bagno e presi nuovamente posto accanto a Lorenzo, presi il telecomando di Sky e feci partire dalla pausa il programma, ma lui non diceva parola, e questo mi faceva un po' preoccupare.

"Susan, metti di nuovo in pausa, dobbiamo parlare." Disse finalmente lui senza guardarmi dritto negli occhi, così, inghiottendo la bile in gola, misi nuovamente in pausa e girai la testa nella sua direzione per avere così la mia completa attenzione su di lui.

"Lory, c'è qualcosa che non va?" Domandai e lui finalmente mi guardò: i suoi occhi erano completamente iniettati di rabbia, delusione ed altri sentimenti.

"A dire il vero si, Susan. Prendi il computer e fai tutto ciò che ti dico di fare." Disse mettendomi il portatile sulle gambe ed io deglutii. In poco tempo mi ritrovai in quella maledettissima cartella: cosa gli è saltato in mente di andare a controllare in quella cartella?

"Davvero Susan? Pensi davvero che una stupida banale cartella possa tenermi all'oscuro sulla verità attuale?" Disse lui, il tono acido.

"Ecco... Cosa hai scoperto?" Domandai con un po' di timore.

"Sei incinta Susan e non me l'hai detto. Di cosa avevi paura? Abbiamo già avuto questa situazione 2 anni fa con la nascita di nostra figlia." Cominciò a dire mentre io abbassai lo sguardo, sapendo di essere nel torto.

"Scusami." Riuscii solo a dire.

"Pensi che delle banali scuse possano aggiustare ciò che è successo? Ti sbagli di grosso." Disse lui alzando la voce.

"Ma... Io..." Non sapevo come gestire la situazione.

"Stai zitta. Ho bisogno di schiarirmi le idee." Detto quello si alzò di scatto e si diresse verso l'ingresso, si mise la giacca ed uscì di casa ed io rimasi lì senza dire una parola, cercando di realizzare ciò che è successo in questi ultimi 5 minuti.

-Susan's Flashback fine-

"Signorina Ostuni, ha delle visite." L'infermiera fece capolino dalla porta ed io annuii. La donna sparì dalla porta e poco dopo apparve Lorenzo. Quanto tempo è passato. 9 mesi.

"Lorenzo, cosa ci fai qui?" Domandai.

"Sono venuto a vedere come sta mio figlio, visto che mia... moglie ha partorito mio figlio. Non sarei mancato per nessuna cosa al mondo, però non pensare che le cose si siano risolte tra noi." Disse lui ed io sospirai.

"Come vanno le cose, Lory?" Gli domandai.

"Bene grazie. Sono stato promosso da segretario a vice presidente della società del signor Veschi." Disse lui ed io gli sorrisi.

"Sono felice per te Lory." Dissi.

"Grazie Susan." Disse lui e su di noi piombò un silenzio di tomba.

"Penso che sia arrivato il momento che adesso tu vada." Dissi senza accorgermi di ciò che dissi. Perchè parlo senza mai pensare prima?

"Si, hai ragione." Disse lui in accordo.

"Bene... Ci vediamo allora." Abbassai lo sguardo ed un gesto inaspettato da Lorenzo mi colse di sorpresa: le sue labbra morbide premettero sulla mia fronte.

Can you love a mess? [Last Sequel] [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora