CAPITOLO 26- CRISTINA E LORENZO

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Sto entrando in sala parto. È il 15 dicembre e sono le due del mattino. Ho deciso di fare il parto naturale. Verrà con me Erika, non vede l'ora di vedere i suoi nipotini.
Ho fortissimi dolori alla pancia, non vedo l'ora di avere i piccoli nelle mie braccia, dopo nove mesi, da sola, sono riuscita a fare tutto questo, ancora non ci credo.
Ed eccoci in sala parto, mi stanno mettendo sul lettino, sto urlando dal dolore.

<Allora, Eleonora, fai respiri profondi e al tre spingi più forte che puoi ok?> Mi disse la dottoressa

<O-ok> Dissi balbettando a causa del dolore

<Allora, respiri profondi, uno... Due... Tre! Spingi!> Disse e spinsi più forte che potevo <bravissima ancora un po' e ci siamo, vedo la testa di uno. Uno... Due... Tre! Spingi!!> Disse e spinsi ancora più forte, mi tranquillizzai udendo il pianto di uno dei due.

<È il maschietto o la femminuccia?>

<La femminuccia> Disse passando la bambina alla sua collega che la guardò e le mise una tutina <Adesso deve nascere il maschietto ancora>

<Si... Mi sta toornando i maale> Dissi balbettando, sempre a causa del dolore

<Sempre come prima ok? Ce la puoi fare, io lo so, sei forte>

<Ok-k> Dissi cercando di fare respiri profondi

Dopo tre spinte nacque anche Lorenzo. Cristina alle 4:11, Lorenzo alle 4:36. Erano due sani e bei bambini. Li controllarono e poi me li fecero vedere, erano bellissimi.
Si addormentarono sul mio petto e dopo aver salutato e mostrato i piccoli ai miei parenti mi addormentai.
Mi svegliai e vidi che erano le 11:38. Fuori nevicava, avrei passato il Natale con i miei bambini, ma sarebbe anche stato il primo Natale senza Leo.
Mi svegliai da questi tristi pensieri quando entrò la dottoressa

<Ciao, stai meglio? Avrei bisogno di sapere nome cognome dei bambini>

<Sì certo, Cristina e Lorenzo Gaggero.>

<Okay, grazie mille. Stiamo finendo di fare i normali controlli ai bambini, tra due giorni potrai tornare a casa>

<Ok, grazie>

<Di niente>

Mi riportarono i bambini, li coccolai tantissimo. Dopo tutti i controlli erano sanissimi, mancava ancora un giorno e iniziai a preparare il borsone con tutti gli indumenti.
Quella sera mangiai e diedi da mangiare ai bambini, si addormentarono nella loro culla e dopo averli visti dormire tranquilli vicino a me, caddi in un sonno profondo.
Mi svegliai a causa dei raggi del sole che si intravedevano dalle tende delle finestre.
Guardai l'ora, erano le 10:45, poi passai lo sguardo ai gemelli, erano così carini.
Non so perché ma mi venne in mente Bea, il matrimonio! Mi aveva già detto la data del parto, il 10 maggio 2018.
Le avrei fatto la sorpresa, lei non avrebbe ancora saputo che io e Leo ci fossimo lasciati, che fossi mamma di due gemellini e che andassi al suo matrimonio soprattutto.
Sto frugando nel mio borsone e trovo il diario, ora avevo loro, non mi sarebbe più servito, Leo l'avevo dimenticato ormai. Decisi comunque di tenerlo, lo misi in borsa e presi i vestiti dal borsone insieme al ricambio per i piccoli.
Mi lavai e mi vestii, e feci lo stesso con i bambini.
Quando finii presi il passeggino a due posti dove misi i bambini, il borsone e la borsa. Andai verso l'uscita dove firmai l'autorizzazione per l'uscita.
Uscii e andai al parcheggio, misi i bambini i macchina e partii, loro dormivano. Arrivai a casa e sistemai tutto, poi si svegliarono, mangiarono e si riaddormentarono. Nel frattempo cercai una casetta, non necessariamente enorme ma neanche un alloggio per due persone.
Trovai una casa a poco prezzo, a venti minuti di macchina da qua, la guardai bene, era grande e spaziosa, e non esageratamente costosa. Presi l'indirizzo e il numero di telefono, andai a vedere la casa, lasciai i piccoli a dormire perché mia mamma voleva stare un po' con loro e non svegliarli.
Arrivai, era ancora più bella, parlai con la proprietaria, era veramente simpatica! Non era per niente costosa, anzi! Mi disse che non costava molto perché era in vendita da molto tempo e quindi a forza di abbassare il prezzo, non è per nulla cara!
Le dissi che ci avrei pensato, l'avrei presa: spaziosa, a poco prezzo, non ci sarebbero molte occasioni.
Aveva due bagni, il salotto, la cucina, una stanza libera dove lascerò giocare i bambini, la camera da letto, le due camerette che saranno per i bambini e quella degli ospiti. C'è anche la terrazza e il giardino, è perfetta! Ne ho parlato con mia mamma e anche lei ha detto che è una grande opportunità!
Tornai a casa, preparai le valigie e anche tutto quello per i bambini. Caricai tutti i bagagli in macchina e partimmo.
Appena arrivati sistemai tutti i vestiti negli armadi, la vai tutte le stanze da cima a fondo e andai a fare la spesa.
Sono stanca morta, ma sono orgogliosa di ne stessa e spero che i miei figli un giorno capiranno con quanto amore e gioia li sto crescendo nonostante essere sempre da sola, a fare tutto.

SPAZIO AUTRICE
AMATEMI. È L'1:50 E STO SCRIVENDO IL CAPITOLO.
Comunque, tra due, massimo tre capitoli tornerà Leo con un colpo di scena.
Se volete il continuo commentate.
A 15 commenti continuo.
Notte,
Sofia:)

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