Incontro dei potenti semidei

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Oramai sono diventata un'abile Cacciatrice, servo al fianco di Artemide da 7 anni e non l'ho mai delusa, né ho intenzione di farlo. La nostra signora è da un paio di mesi che è inquieta, ci siamo messe sulla traccia di un mostro di cui non vuole rivelarci l'identità. A dire il vero non lo capisce nemmeno lei. Camminiamo a passi rapidi e leggeri nella neve. Silenziose come una brezza primaverile e agili come gazzelle, stiamo setacciando l'intera zona alla ricerca di questa maledetta bestia. 《Mia signora, abbiamo setacciato ogni centimetro quadrato di questa zona》 La informo, con il respiro che si condensa a causa della bassa temperatura. Artemide scuote la testa. 《Sento che è qui vicino. Deve essere qui vicino》 Annuisco e continuo la mia ricerca. Ad un certo punto sento la voce di un vecchio sovrastata dal rumore di un elicottero. Zoe capisce subito la situazione e tutte insieme ci arrampichiamo sugli alberi, mentre la nostra signora suona un corno da caccia. Poi Zoe tira una freccia che si conficca nella spalla del mostro. Questo arretra con un gemito agonizzante 《Maledette!》 Esclama. Poi ci scaglia contro decine di aculei impregnati di veleno, noi riusciamo ad intercettarli a mezz'aria e li spezziamo in due con le frecce. Dopo di che il mostro si strappa la freccia dalla spalla con un ululato di dolore. Respira a fatica, un ragazzo cerca di colpirlo con la spada ma evidentemente la creatura stava meglio di come sembrava, poiché schiva l'attacco del ragazzo e sbatte la coda sul suo scudo, scansandolo con violenza. Poi spuntiamo dal bosco con le nostre divise invernali: jeans e parka argentati. Avanziamo verso la manticora con un'espressione determinata in viso.《Le Cacciatrici!》 Esclama una ragazza, ha i capelli biondi e occhi grigi. 《Oh, fantastico》 Borbotta un'altra ragazza, ma questa sembra essere più potente della prima, vestita con un giacchetto di pelle nero, jeans neri e capelli del medesimo colore. Solo gli occhi sono diversi, color azzurro cielo. Appena la guardo negli occhi ecco che una scossa elettrica mi percuote il corpo. Poi Zoe fa un passo avanti, con l'arco teso. 《Ho il permesso di uccidere, mia signora?》 Chiede ad Artemide. La dea annuisce. Il mostro geme. 《Non è giusto! È un'inteferenza diretta! È contro le antiche leggi》
《Non direi》Replica la dea. 《La caccia di tutte le bestie selvatiche rientra nella mia sfera. E tu, orrenda creatura, sei una bestia selvatica》 Poi guarda la nostra luogotenente. 《Zoe, permesso accordato》La manticora ringhia. 《Se non posso averli vivi, li avrò morti!》 E si getta sul ragazzo e la ragazza vestita da punk, perché sapeva che erano quelli più deboli.
《No!》 Grida la ragazza dai capelli biondi e attacca il mostro. 《Indietro, mezzosangue!》Grida Zoe. 《Via dalla linea di tiro!》 Invece la ragazza balza sulla groppa del mostro e gli conficca il coltello nella criniera. La manticora ulula, rotea la coda e si dimena mentre la ragazza si regge con tutte le sue forze. 《Fuoco!》 Ci ordina Zoe. Noi tendiamo gli archi al massimo. Il ragazzo fa in tempo a gridare: 《No!》 Ma noi abbiamo già scoccato le frecce. La manticora barcolla all'indietro, gemendo. 《Questa non è la fine, Cacciatrice! La pagherai!》 E prima che chiunque di noi potesse fare qualcosa la manticora salta oltre la scogliera con la ragazza ancora in groppa piombando nell'oscurità. 《Annabeth!》 Urla il ragazzo, mentre fa per correre verso di lei. Ma l'elicottero non aveva finito con noi e lancia una serie di proiettili da arma da fuoco. Tutte noi ci sparpagliamo, ma Artemide si limita a posare uno sguardo impassibile sull'elicottero. 《Ai mortali non è concesso assistere alla mia caccia》Decreta la dea. Poi allunga la mano in avanti e l'elicottero si trasforma un uno stormo di uccelli: dei corvi che si librano in volo nella notte. Noi Cacciatrici avanziamo verso il gruppetto. Zoe si ferma appena vede la ragazza vestita da punk. 《Tu》 Disse con disprezzo. Cavolo, sembra che non si sopportano proprio queste due. 《Zoe Nightshade》 La voce della ragazza trema di rabbia. 《Tempismo perfetto, come al solito》 Poi Zoe scruta il resto del gruppo. 《Quattro mezzosangue e un satiro, mia signora》 《Si》 Disse la dea. 《Ragazzi del campo di Chirone, vedo》 Campo? Chirone? Ma... e se fosse quel campo estivo di cui parlava mia mamma? Questi ragazzi vanno lì... allora quel posto non sembra poi così male... 《Annabeth!》 Grida il ragazzo. 《Dovete permetterci di salvarla!》 Aveva uno sguardo disperato negli occhi, come se quella ragazza contasse molto nella sua vita... La dea si volta verso di lui. 《Mi dispiace, Percy Jackson, ma la tua amica non si può più aiutare》 Cerca di alzarsi ma io e un'altra delle ragazze lo costringiamo a restare a terra. Lo guardai. Fisicamente mi assomigliava molto. Aveva dei capelli scuri e occhi verdi. Emanava un odore, come di salsedine. 《Non sei nelle condizioni di precipitarti giù da una scogliera》 Continua la dea. 《Lasciami andare!》 Protesta. 《Chi ti credi di essere?》 Zoe fa un passo avanti, come per schiaffeggiarlo e io stringo i denti per evitare di dirgli qualche mala parola. 《No》 Ordina Artemide, riferendosi ad entrambe. 《Non percepisco irriverenza, ragazze. È solo sconvolto. Non comprende》 Poi si rivolge al ragazzo. 《Io sono Artemide》 Dice. 《Dea della caccia》 Il ragazzo borbotta qualcosa di incomprensibile, mentre il satiro si getta in ginocchio nella neve dicendo: 《Grazie divina Artemide! Lei è cosi... è così... Wow!》 Mi devo mordere l'interno della guancia per non ridere. Questo satiro è proprio buffo. 《Alzati ragazzo-capra》 Lo fulmina la ragazza punk. 《Abbiamo altre cose di cui preoccuparci. Annabeth non c'è più!》 Dice, riferendosi alla ragazza bionda che è saltata giù dalla scogliera. 《Ehi!》 Esclama una ragazzina dai capelli neri. Mi volto per guardarla. È così... così bella nella sua innocenza. Percepisco un'aura potente alle sue spalle. 《Aspetta un momento! Frena》 Gli altri si voltano a guardarla. E lei ci addita uno per uno. 《Chi... chi siete?》 Il viso di Artemide si addolcisce. 《Mia cara, forse la domanda giusta è: chi sei tu? Chi sono i tuoi genitori?》 La ragazzina lancia un'occhiata nervosa al fratello e comincia dire cose, di cui non ci credo nemmeno lontantamente. Poi chiede perché non le crediamo, dice che sta dicendo la verità. 《Sei una mezzosangue》 Dichiara la nostra luogotenente. Poi le spiega brevemente cosa vuol dire, mentre il fratello esclama: 《Forte!》 《No! Non è per niente forte!》 La voce della ragazzina trema. 《Gli dei non esistono!》 Nel vedere questa scena capisco come si sente, come mi sono sentita io quando Artemide mi ha spiegato tutto. Ero un pò dispiaciuta per lei... ma sarebbe potuta venire con noi nella squadra delle Cacciatrici... sempre se lei avesse acconsentito. 《Bianca, lo so che è difficile da credere. Ma gli dei sono ancora in circolazione. Fidati di me. Sono immortali. E ogni volta che hanno dei figli con degli uomini, dei figli come noi, be' la nostra vita è una vita pericolosa》 Schietta, la ragazza punk, comincia a piacermi, nonostante Zoe non la sopporti. 《Pericolosa》 Ripete Bianca. 《Come per la ragazza che è caduta》 Il mio sguardo si incupisce. Quella ragazza aveva tutta la vita davanti, come è potuta morire adesso? Anche se non la conoscevo... sentivo come se un po' della colpa fosse stata mia. Se non avessimo tirato quelle frecce, forse Annabeth sarebbe ancora qui con noi. 《Non disperate per Annabeth》 Dice la dea, distogliendomi dai pensieri. 《Era una prode fanciulla. Se trovarla è possibile, io la troverò》 《Allora perche non ci permette di andarla a cercare?》 Chiede Percy. 《Non c'è più. Non riesci a sentirla, figlio di Poseidone?》 Figlio di Poseidone. Queste parole sono come una secchiata d'acqua gelida per il mio corpo. Figlio di Poseidone. Questa frase risuona nella mia mente come un' eco. Mamma mi aveva detto che papà se n'era andato, aveva deciso di continuare a lavorare nella sua flotta di navi, invece che prendersi cura di noi. Ma se quel ragazzo, Percy, mi somigliava molto allora... no. Non potevamo essere figli dello stesso dio. Stringo i pugni per cacciare indietro questo assurdo pensiero. Artemide sembra accorgersi del mio stato d'animo. 《Va tutto bene, Beatrice?》 Allento la presa sui miei pugni. 《Si... si mia signora, va tutto bene》 Poi la dea mi rivolge un caldo sorriso. 《C'è della magia all'opera. Non so di preciso come né perché, ma la tua è svanita》Dice Artemide, rivolgendosi a Percy. 《E il dottor Thorn?》 Chiede il fratello di Bianca. 《E stato fortissimo come lo avete bersagliato di frecce! È morto?》 《Era una manticora》 Risponde la dea. 《Ma non è morto veramente. I mostri tendono a riformarsi e vanno cacciati ogni volta che ricompaiono》《O loro cacceranno noi》 Aggiunge la ragazza punk. Poi Bianca balbetta qualche loro anneddoto avvenuto in passa e Percy gli spiega il perché della sorveglianza del satiro, che scopro si chiama Grover, dopo di che l'interpellato si sfila le scarpe e mostra gli zoccoli. Bianca sta per svenire ma si trattiene mentre la ragazza punk lo rimprovera dicendogli di mettere le scarpe. 《Bianca》 Dice Percy. 《Siamo qui per aiutarvi. Tu e Nico avete bisogno di un addestramento per sopravvivere. Il dottor Thorn non sarà l'ultimo mostro che incontrerete sulla vostra strada. Dovete andare al campo.》《Il campo?》 Ripete Bianca. 《Il Campo Mezzosangue》 Chiarisce Percy. Il campo mezzosangue. Trasalisco, è lì dove voleva portarmi mamma. E io ho rifiutato. 《È dove i mezzosangue imparano a sopravvivere e roba del genere. Potete venire con noi e fermarvi anche tutto l'anno, se volete》 《Fantastico, sbrighiamoci!》 Esclama Nico. 《Aspetta》 Bianca scuote la testa, esitante. 《Io non...》 《C'è un'altra possibilità》 Interviene Zoe, facendomi sorridere. Se Bianca avesse voluto, sarebbe potuta diventare una di noi. 《No che non c'è》 Protesta la ragazza punk. A quelle parole sussulto. Forse il loro reciproco disprezzo è dovuto a questo. Comunque sia, le due ragazze si guardarono in cagnesco. 《Abbiamo già caricato troppo peso sulle spalle di questi fanciulli》 Taglia corto Artemide. 《 Zoe, riposeremo qui per qualche ora. Montate le tende. Curate le ferite. Recuperate gli averi dei nostri ospiti presso la scuola》 《Si, mia signora》 Risponde Zoe. 《Tu, Bianca: vieni con me. Gradirei parlarti》 A quelle parole mi rallegro, forse Bianca stava decidendo se unirsi alle Cacciatrici o meno! Si, era sicuramente così. 《E io?》 Chiede Nico. La dea gli risponde, che può far vedere a Grover quel gioco che gli piace tanto, così i due si allontanano. Poi cominciamo disfare gli zaini e a montare il campo. Vedo Zoe, scoccare un'occhiataccia verso la ragazza vestita di nero, poi venire verso di noi per dirigere i preparativi. Nel giro di pochi minuti il campo era montato, sette grandi tende di seta argentata, disposte a mezzaluna attorno al fuoco. Soffio in un fischietto argentato e una decina di lupi sbuca dal bosco. Questi si mettono a gironzolare per il campo, mentre io ed alcune ragazze gli lanciamo dei bocconi di cibo, camminando tra loro. Dopo di che prendo lo zaino di Percy e glielo consegno. Al ritorno, vedo la ragazza punk appoggata ad un albero. Mi faccio coraggio, sapendo che non ci sopporta, ma sento che ha bisogno di parlare con qualcuno. Così mi accosto all'albero, aspettando che mi parli. Nel frattempo mi accorgo che mi guarda con la coda dell'occhio. La sua espressione ha un che di disprezzo... ma non posso fare a meno di sorridere. 《Perché sorridi?》 Mi chiede dura. 《Beh perché... provi a far finta che io non ci sia... ma è da quando sono arrivata che mi guardi con la coda dell'occhio》 Rispondo. Prende un respiro. 《La verità è che... nessuna di voi dopo la litigata con Zoe, me lo ha più chiesto》 《Chiesto cosa?》 《Ecco... un paio di anni fa, saranno stati una decina... ora non ricordo bene... insomma, Zoe mi chiese di entrare a far parte delle cacciatrici》 Trattengo il fiato. 《Ma rifiutai, perché a quei tempi avevo solo dieci anni... e beh... mi era già stata fatta una proposta di famiglia, così rifiutai, e Zoe decise che da quel momento in poi non mi avrebbe guardato se non con disprezzo e io le risposi che per me sarebbe stata la stessa cosa》 Annuisco. 《 Delle volte non è facile prendere una decisione...》 《E tu?》 Mi interrompe. 《Perché sei diventata una Cacciatrice?》 Esito, prima di risponderle. Poi scuoto la testa. 《Ho fatto un errore anch'io. L'errore più grande che ci sia, il pregiudizio》 Storce la bocca. 《Vuoi forse dirmi che hai accettato di diventare una Cacciatrice, senza nemmeno venire al campo mezzosangue?》 Stringo le labbra. 《Proprio così》 《Beh scusa ma... non dovremmo stare a parlare di questo... piuttosto come ti chiami?》 Mi chiede. Le rivolsi un sorriso. 《Beatrice》 《Beatrice... bel nome io mi chiamo Talia e sono figlia di Zeus》 Annuisco. 《In effetti avevo notato la tua potenza, ero sicura che eri una figlia di uno dei Tre Pezzi Grossi》 Talia annuisce. 《E tu? Di chi sei figlia?》 Mi stringo nelle spalle. 《A dire il vero non lo so...》 《Potresti essere figlia di Poseidone》Rincara lei. Trasalgo e scuoto la testa. 《Perché no? Tu e Percy vi somigliate... stesso colore degli occhi e stesso colore dei capelli》 《Però è possibile che io li abbia tinti, i capelli》 Mi guarda scioccata. 《Ehi, sto scherzando! Sono neri naturali, tranquilla》 Talia scuote la testa divertita. 《Mi devo ricredere, non tutte voi Cacciatrici siete come lei》 Dice indicando Zoe con il mento, che stava andando da Percy. Gli dice qualcosa, poi Percy la segue. Mi volto verso Talia con un'espressione interrogativa e il suo viso si adombra. Poi mi accorgo che ha una ferita sul mento e una all'interno dell'avambraccio sinistro. 《Posso?》 Chiedo rivolta alle ferite. Talia annuisce così le faccio cenno di seguirmi alla mia tenda. Appena entrate, la faccio sedere, facendole mangiare un quadratino di ambrosia, mentre ripulisco la ferita sul mento. Lei trasale, ma vedo che l'ambrosia l'aiuta un po'. Dopo di che la medico usando delle garze sterili, la stessa cosa sto per fare per il braccio, ma mi rendo conto che lì la ferita è più profonda, così uso una pomata speciale che ci portiamo dietro noi Cacciatrici. 《Grazie》 Mi dice con un sorrise a fior di labbra. 《Non c'è di che》 Le rispondo. Appena usciamo dalla tenda Artemide ci assicura che sta per arrivare l'alba così smontiamo il campo in pochi minuti mentre vedo che Talia e Grover si stringono vicino a Percy per sentire cosa gli aveva detto Artemide. Poi sento Talia che dice: 《È tutta colpa di Zoe. Quella montata, quella buona a nulla!》 Sorrisi a fior di labbra. Si detestavano proprio quelle due! Ad un certo punto arriva un'improvvisa esplosione di luce seguita da un'ondata di calore. Tutti quanti distogliamo lo sguardo. Ed ecco che il divino Apollo scende dalla sua Maserati Spyder decappottabile rossa, il classico per il dio del sole no? 《Cavolo, che splendore!》 Commenta Talia. 《Certo, è il dio del sole》 Osserva Percy. 《Non mi riferivo a quello》 Ribatte Talia. 《Sorellina!》Esclama Apollo. 《Come butta? Non chiami mai. Non scrivi mai. Stavo cominciando a preoccuparmi》 Artemide sospira. 《Sto bene, Apollo. E non sono la tua sorellina》 《Ehi, io sono nato prima》Ribatte Apollo. 《Siamo gemelli! Quanti millenni dobbiamo ancora litigare...》 Dice la dea esasperata. 《Allora come butta?》 La interrompe lui. 《Le ragazze sono con te, vedo. Serve qualche ripetizione con l'arco?》 Artemide stringe i denti. 《Ho bisogno di un favore. Devo andare a caccia, da sola. Vorrei che tu portassi le mie compagne al Campo Mezzosangue》《Ma certo, sorella!》 Poi alza le mani e noi Cacciatrici accogliamo la notizia con un gemito capendo che sta per arrivare un haiku. 《Sento che sta per arrivare un haiku》 Dice il dio. Come volevasi dimostrare. Apollo si schiarisce la voce. 《Erba e neve. / Artemide soccorro. / Quanto sono forte》Ci guarda come se si aspettasse una applauso. 《L'ultimo verso era di sei sillabe》 Commenta la dea. Apollo si acciglia. 《Davvero?》 《Si》 Risponde Artemide. 《Prova con: Sono un esaltato.》 《No, no, sono ancora troppe. Mmmh...》 Si mette a borbottare fra sé e sé. Poi Zoe spiega brevemente cosa stava succedendo ad Apollo. 《Ci sono!》 Ad un tratto il dio annuncia la fine del suo verso. 《Sono un figo. Cinque sillabe!》Si inchina, soddisfatto. 《Ora a noi, sorella. Un mezzo di trasporto per le Cacciatrici, hai detto? Tempismo perfetto. Stavo proprio per mettermi in marcia》 《Anche questi semidei necessitano di un passaggio》 Dice Artemide, indicando Talia, Percy, Nico e Grover. 《Ragazzi del campo di Chirone》 《Nessun problema!》 Poi, Apollo passa in rassegna tutti loro. Infine annuncia: 《La corsa ha un'unica direzione, l'ovest. E chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori》 Subito dopo il dio preme il telecomando che rispose con un sonoro "Bip, bip" e la macchina si illumina di nuovo, al posto della Maserati ora c'è uno di quei pulmini scolastici che conterrano al massimo una ventina di persone. 《Fatto!》 Esclama Apollo. 《Tutti a bordo!》 Zoe ci ordina di salire e appena afferra lo zaino da terra, Apollo va verso di lei dicendole: 《Dai qui, dolcezza. Lascia che lo porti io》 Ma lei si scansa con balzo e lancia un'occhiata assassina al dio, dopo aver ottenuto l'affidamento su noi Cacciatrici, ci raggiunge mentre ci sistemiamo nel fondo del pulmino. Dopo un breve scambio di battute tra i gemelli, Apollo risale sul pulmino chiedendo chi avesse voglia di guidare. Subito Nico e Grover si offrono volontari ma il dio gli dice di no. Poi il suo sguardo si sofferma su Talia ed esclama: 《La figlia di Zeus! Il signore del cielo. Perfetta》 《Oh, no》 Talia scuote la testa. 《No, grazie》 《Coraggio》 Insiste Apollo. 《Quanti anni hai?》 Talia esita. 《Non lo so》 Cosa?! Non sa quanti anni ha? Apollo si da qualche colpetto sul mento. 《Hai quindici, quasi sedici anni》 《Come fa a saperlo?》 Chiede Talia. 《Ehi, sono il dio della profezia. Conosco le cose. Compirai sedici anni tra una settimana circa》Risponde Apollo. 《È vero! Il mio compleanno è il ventidue dicembre!》 Esclama Talia. E dopo un altro breve scambio di battute, la figlia di Zeus si arrende, ma appena mette le mani sul quel volante, ho come l'impressione che il viaggio non sarebbe andato bene. Così è stato. Noi Cacciatrici veniamo sballottate a destra e a sinistra, mi tengo con le unghia conficcate sul cuscinetto del sedile anteriore. 《Tutto bene?》 Mi chiede Bianca. Scuoto la testa violentemente. No, che non va bene, non sto per niente bene. 《Mi viene da vomitare》 Sibilo a denti stretti. 《Oh cavolo, Zoe abbiamo...》 Non finisce la frase che il bus solare si schianta contro il laghetto delle canoe con un sonoro SPLAAAAASH! Un'enorme nuvola di vapore si leva dall'acqua e le Naiadi fuggono via terrorizzate. Mentre scendiamo vedo il bus che continua a galleggiare e sento dire ad Apollo: 《Avevi ragione, mia cara. Avevi tutto sotto controllo! Andiamo a vedere se abbiamo bollito qualcuno di importante, che ne dici?》

La figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora