Seven years later

15 0 0
                                    


26 Aprile 2022

"Ehi, ma ciao! Piacere Michele"

"Piacere, Giorgia" Sono a Milano, c'è una festa dell'università di cui faccio parte e si conoscono sempre persone nuove. Wow non posso crederci: sono a Milano a ballare in una discoteca, ad una festa studentesca con dei ragazzi fantastici che hanno la mia stessa passione. 

"Piacere Giorgia"
"Balliamo?" Annuisco e ci buttiamo insieme alla folla a ballare a un ritmo che non è un ritmo, però mi piace, era da un po' che non mi divertivo così tanto. Percepisco di essere ancora poco abituata a questi ritmi e strofinamenti che non fanno per me e, camminando sui miei bellissimi tacchi neri e lasciando quel Michele capelli ingellati sulla pista da ballo, mi sposto verso la sala più tranquilla con della musica più commerciale e un bar. 

Vado subito a sedermi su uno sgabello e in men che non si dica arriva Eleonora

"Ehi Gio, stai bene?" Mi si avvicina Eleonora. La mia coinquilina conosciuta grazie a Youtube, anche lei studia all'università vicino a me. è  pazza come me e questo ci rende molto unite, per non parlare della nostra passione in comune per i ragazzi dalla barba e i capelli lunghi o per la nostra tremenda fissa per le serie tv.

"Tutto ok, mi girava un po' la testa, tranquilla"

"Un gin tonic senza ghiaccio, per favore" chiedo al barista

"Ricordati che se vomiti tu vomito pure io...Quindi perfavore, trattieniti, in più dovresti guidare..." sbuffo

"Lasciami stare sono depressa, posso bere quanto voglio"

"Mi ha appena lasciata Daniele" mi precede, alterando la mia voce

"Appunto e poi, guidi tu oggi" sancisco sorridendo

"Un tizio sta venendo verso di noi" mi dice guardando oltre la mia schiena, ma io non mi giro

"Ha i capelli mori ingellati e la camicia blu perla?"

"Non è blu perla quello...Che poi non esiste come colore! Ma sì"

"Uffa è quello che stava ballando con me prima"

"Si sta avvicinando... Ti lascio ai tuoi affari"

"Noooo" imploro mentre giro lo sguardo per fermarla e vedo avvicinarsi il moro laccato.

"Ehi, stavi scappando?"

"No" sorrido

"Bevi qualcosa?""

"Ehm... Ho già ordinato un gin tonic"

"Te lo offro io!"
"Va bene, grazie. Ora scusa ma devo andare in bagno" sorrido, gli prendo il viso tra la mano e gli lascio un bacio sulla guancia. Percorro tutto il salone e arrivo all'ingresso del bagno.Ma, goffa come sono, non vedo lo scalino e vado direttamente addosso a un ragazzo che sta lo salendo. Praticamente mi ritrovo le sue braccia intorno alla vita che mi tengono salda, e le mie, invece, sul suo collo. 

"Ops... Scusa...Non ho visto lo scalino" Cerco di ricompormi, mentre nessuno dei due vuole staccarsi dal nostro abbraccio involontario. 

"Stai bene?" alzo lo sguardo per guardare il mio salvatore. 

Questo ragazzo lo conosco. Faccio presto a metabolizzare il suo viso. È sempre lo stesso. Anche dopo sette anni, lui non è cambiato. È lui, il mio lui. Gli occhi non sbagliano, gli occhi non mentono, sanno essere i peggiori traditori. La sua risata mi entra dentro le vene, le sue mani calde su di me sono  nello stesso punto di sette, stramaledetti, anni fa. 

"Ehm... Si, si sono viva grazie a te" cerco il mio sorriso migliore. E mi stacco più velocemente possibile.

"Tranquilla" sorride. E io scompaio in bagno, con il cuore che fa "ciaociao"

7 years laterWhere stories live. Discover now