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Dopo la colazione sento degli urletti provenire dalla camera di Aaron, così andai a controllare, lui era intento a chiamare qualcuno che evidentemente non rispondeva e questo lo faceva incazzare. O meglio lo rattristava, era un' incrocio tra queste sensazioni.

"Ehy calmati!" Gli dico dolcemente mentre mi avvicinavo, lui mi guarda dispiaciuto, ora prevale la tristezza.

Cam... Lui è la ragione, è ovvio.

"Cameron risponderà presto!" Dice più a se stesso che a me.

"Sarà occupato, non ti preoccupare." Gli sorrido, probabilmente non ha neanche mangiato questa mattina.

"No, te l' ho promesso." Non l' ho mai visto così serio. Ed anche se mi fa male vederlo così, sono anche felice perché anche se Cam non tiene a me, io ho Aaron.

"Guardami." Metto due dita sotto il suo mento e gli faccio alzare lo sguardo.

"Vedi non sono triste." Sorrido per poi abbracciarlo, mentre lui mi stringe ancora di più con un braccio.

"Hazel..." Lo guardo restando ancora abbracciata a lui.

Poi ho capito, quell' idiota ha continuato a chiamarlo finchè finalmente l' altro coglione ha risposto.

Mi da il cellulare e con un sorriso stampato sul viso esce dalla stanza.

"Pronto? Aaron?" Sorrido a sentire la sua voce. Sembrava felice, sicuramente l' incontro con le fan è stato fantastico.

"Ehy, sono io, Hazel." Dico tutta felice. Mi sembro una di quelle bambine in TV che sono sempre contente.

"Che succede?" Il suo tono diventa freddo appena sente il mio nome. Eppure pensavo che sarebbe stato più allegro...

Io non capisco, che ho fatto di male? Perché ogni volta che parla con me diventa freddo come un iceberg?

Ma non mi farò scoraggiare da lui, in fondo è il mio compleanno.

"Sai che giorno è oggi?" Chiedo mentre mi asciugo quelle lacrime che scendevano senza preavviso.

"Venerdì." Risponde semplicemente, realmente non si ricorda di oggi?

"Realmente non ti ricordi che oggi è il mio compleanno?" Dico tra i singhiozzi e prima che dica qualcosa riattacco.

Non voglio sentire la sua stupida voce, quella stessa voce che da piccola per farmi addormentare dopo un incubo mi cantava una ninna nanna e dormiva abbracciato a me.

Ma tutto questo è finito. E sai cosa fa più male? Sapere di non essere niente per il proprio fratello. Perché io non riuscivo ad essere come lui? Perché io non riesco ad ignorarlo?

Vado in bagno per sistemarmi, non voglio che altra gente stia male vedendomi, perché so che anche se lui non mi vuole bene, c' è gente che invece lo fa.

Mi lavo la faccia con dell'acqua gelida e mi guardo allo specchio.

"Hazel ce la puoi fare, sorridi." Dico al mio riflesso cercando di sorridere, ma ne esce solo una smorfia.

Ci riprovo, chiudo gli occhi e penso alla felicità, e spontaneamente mi si appare il volto di Jacob. Sorrido al solo pensiero.

Scendo e mi avvio verso il salotto, ma non appena raggiungo il divano, suonano il campanello.

Ed io che volevo semplicemente guardare una puntata di Teen Wolf.

Apro la porta e mi ritrovo un ragazzo alto dagli occhi azzurri come il mare anzi sono molto meglio.

Nash. Doveva essere lui. Ma che ci fa qui?

"Mi fai entrare?" La sua voce mi risveglia dai miei pensieri.

Annuisco e mi sposto in modo che possa entrare.

"Che ci fai qui?" Chiedo squadrandolo. Anzi sono sicura di fissarlo.

"Beh, quando io e Cameron avevamo dieci anni, lui mi ha fatto fare una promessa." Gli faccio segno di continuare. Sono realmente curiosa.

Lui e mio fratello sono migliori amici fin dall'asilo, ma dopo successe qualcosa e ora non si parlano più.

"Ogni anno per il tuo compleanno devo venirti a fare gli auguri." Spalanco la bocca e lui mi guarda come per dire chiudila che ti entreranno le mosche.

"Non è una cosa da lui." Affermo senza rifletterci troppo.

"Piccola Dallas, lui non è sempre stato così, e tu lo sai meglio di chiunque." Ha ragione, in questi anni è cambiato, è passato dall'essere il dolce fratellone che tutti vorrebbero al menefreghista che è ormai diventato.

Nash è l'unico a chiamarmi piccola Dallas, l' ha sempre fatto, è il nomignolo che mi ha dato quando aveva nove anni ed io cinque.

Da piccola odiavo che mi chiamasse così mentre ora ne sento la mancanza.

Lui si avvicina piano piano, e alla fine mi ritrovo con la testa appoggiata sul suo petto mentre lui mi accarezza i capelli.

Ha ancora quell' odora di gomma da masticare alla menta che ricordo masticava sempre.

"Piccola Dallas, quasi dimenticavo, tanti auguri e..." Non termina la frase che si stacca e tira fuori una scatoletta dalla tasca della giacca.

Me la porge ed io la apro, all'interno trovo un ciondolo a forma di cuore d'argento, lo adoro.

Lui è sempre stato il migliore a fare i regali, per esempio l' anno scorso mi ha comprato la sciarpa dei Serpeverde che desiderava tanto.

"Guarda si può aprire." Ridacchia mentre apre il cuore, dentro c'era una foto di tre ragazzini. E quei tre eravamo noi, io, Nash e Cam. Sorridevamo. Avrò avuto tredici anni mentre loro diciassette. E devo ammettere che erano parecchio carini.

"È bellissimo." Affermo cercando di dargli un bacio sulla guancia, ma è troppo alto e glielo do sul mento.

Odio essere bassa.

"Così almeno uno di voi due non mi dimenticherà." Dice per poi dirigersi verso la porta.

"Te ne vai di già?" Mi esce una voce assai infantile dalla bocca, mi sembra di essere tornata bambina.

"Ho tanto lavoro da fare, sono venuto solo per farti gli auguri, ora devo andare, ma ci rivedremo piccola Dallas." Mi bacia la fronte e sorride.

"Ci manchi Nash." Ed è vero, almeno a me manca averlo in casa, mi mancano le sue battute, mi mancano le sue frittelle. Mi manca lui.

"Mi manchi anche tu." Mi saluta con la mano ed esce.

Non ha usato il plurale, non ha considerato Cam, un giorno di questi devo investigare e scoprire che è successo...

A riportarmi alla realtà è stato un urlo... Un urlo proveniente dalla mia stanza, ed ora che succede?

~spazio for me~
Allora, per prima cosa ringrazio tantissimo chi legge questa storia. Vi adoro!🌌
E perdonatemi se non sono mai puntuale...
Ma il prossimo capitolo, ovviamente se volete che continui, sarà pubblicato lunedì, spero...

Twitter 1&2  ||Jacob SartoriusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora