"Che brutti capelli che hai!" ridacchiò un bambino.

"Ma la mamma che cosa ha fatto? Ti ha immerso nello zucchero!" rise l'altro bambino spintonandola.

"Confetto...confetto...confetto..." canticchiavano in coro i bambini. La bimba tratteneva le lacrime.

"Vi pare il modo!" esclamò poi una voce da bimbo ma al contempo autorevole. La bimba sussultò e voltò il viso di lato per vedere chi era e quando il bimbo dai capelli scuri come la pece e gli occhi del medesimo colore la guardò per poi metterle una mano sulla testa, la bambina si sentì confortata e al sicuro.

"Tu chi sei!" chiese un bimbo che poco prima l'aveva prese in giro.

"Sasuke ! Le bambine vanno rispettate!" esclamò autorevole il giovane bimbo.

"Non i confetti!" rise un altro bimbo e fu un attimo. Sasuke si era mosso talmente veloce che con una semplice mossa aveva dato un pugno allo stomaco ai due bambini facendoli accasciare a terra e per poi scappare in lacrime chiamando la loro mamma. Sasuke si voltò verso la piccola Sakura e l'aiutò ad alzarsi, per poi sollevarle il viso e asciugarle la lacrime ribelle.

"Non farti mettere i piedi in testa, i tuoi capelli sono particolari. Non permettere che ti dicano il contrario!" sussurrò il piccolo Sasuke autoritario. Sakura in quel momento sentì il cuore in gola e le guance si tinsero di rosso.

"Ciao." concluse infine Sasuke lasciando la piccola a guardare il vuoto. Solo poche ore dopo vi fu l'annuncio del maggiordomo della famiglia reale di Konoha che lasciò la piccola Sakura a bocca aperta. Il bimbo che l'aveva salvata era Sasuke Uchiha, il principe minore della famiglia reale di Konoha.

***

Sakura accennò un sorriso al ricordo e di come si era innamorata del principe in un baleno. A volte invidiava profondamente il cugino che aveva la possibilità di passare gran parte del suo tempo proprio con il principe Sasuke.

"Non importa!" sussurrò Sakura all' amica guardando fuori dalla finestra con un sorriso amaro stampato sul volto.

"Come non importa Sakura, Naruto è la sola famiglia che hai!" esclamò Ino e Sakura sorrise.

"Non è vero, ho te!" dichiarò la guaritrice togliendo dal fuoco il pentolino con l'infuso di the.

"Che c'entro io, dicevo con legami di sangue hai solo lui Sakura!" esclamò ancora la bionda.

"Uhm. Ino..." sussurrò Sakura. La ragazza si morse leggermente le labbra mettendole in tensione e rivelando il suo nervosismo.

"Dimmi."

"Ho paura di perderlo. Non voglio soffrire... Non più" esclamò la rosa. Non voleva perdere altri membri della sua famiglia a causa della guerra, ma di certo non poteva impedire a Naruto di svolgere il suo lavoro o di rendersi utile. Quanto desiderava che la guerra finisse...ma sembrava quasi una speranza vana.

"Soffriresti di più se non lo salutassi, amica mia!" concluse saggiamente Ino. Sakura sospirò mentre il cuore le andava in gola, ma se andava da Naruto avrebbe visto per la prima volta Sasuke a una distanza di dieci metri e non di chilometri.

Decisa annuì a se stessa e corse verso il palazzo seguita da una Ino raggiante. Arrivò circa dieci minuti dopo e vide il maggiordomo della famiglia reale che stava rientrando.

"Signore...Signore." esclamò la giovane.

"Salve signorina, mi chiami Kakashi!" sorrise cordialmente il maggiordomo. Sakura si fermò davanti a lui per riprendere fiato.

"N...Na...Naruto." riuscì a dire la giovane tra un respiro e l'altro mentre dentro di se avrebbe voluto chiedere pure di Sasuke. L'espressione del viso del maggiordomo cambiò. Il suo sorriso gentile scompare lasciando il posto a un'espressione di rammarico.

"Mi spiace signorina, siete arrivata tardi, sua maestà e lord Uzumaki sono partiti dieci minuti fa." rispose il maggiordomo Kakashi. Sakura sospirò afflitta.

"Oh, grazie lo stesso."

Voltò le spalle al maggiordomo e cominciò a camminare verso casa con Ino che le metteva una mano sulla spalla per consolarla.

Dalla finestra del palazzo una figura osservava la giovane dal capelli rosa e la giovane dai capelli biondi e sospirò.

"Potevano attendere altri dieci minuti. Sasuke sei proprio impaziente!" borbottò la figura. Alle spalle un uomo ridacchiò.

"Itachi sai come è fatto tuo fratello, la sua filosofia di vita è prima ci sbrighiamo meglio è! Mi chiedo come faccia a sopportarlo il giovane Naruto!" rise. Itachi rise.

"Non so padre, non so. Forse prima o poi dovremmo proclamare il giovane Naruto –santo" rise il principe ereditario seguito dal padre.

To be continued

Che ve ne pare come inizio è patetico vero? Bo fatemi sapere alla prossima Mei

Ps. In questa storia Kakashi non ha la maschera.:) grazie a chiunque legga e recensisca alla prossima

Lord PerfectWhere stories live. Discover now