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"Rose. Svegliati, siamo arrivati ad Hogwarts."-la scuoteva dolcemente, suo cugino, Albus.
"Mh.."-mugugnò lei.

"Scorpius. Svegliati."-lo scuoteva Danielle.

Rose si alzò, si stiracchiò e strofinò un occhio, come una bambina. Sciolse la crocchia e lasciò cadere sulle spalle i suoi capelli lisci, poi mise il codino al polso.

Appena uscì dal treno, vide Hagrid che riuniva i primini.
Gli passò davanti e lo salutò:"Ehy Hagrid."
"Ciao piccola Rose!"-le rispose, strofinando la sua grossa mano sulla sua testa.-"Ehy Albus."-salutò, poi, il "piccolo" Potter.
"Ciao Hagrid!"-lo salutò di rimando.
"Al, c'è James. Me ne vado."-sussurrò ad Albus, andandosene, a passo svelto.

Non aveva, addosso, la divisa, quindi, non sapendo la parola d'ordine per la sala comune, si mise solo il mantello.
Entrò in Sala Grande e da lontano vide la sua unica amica. L'unica e sola. Chloe Williams. Corvonero. Anche lei la vide. Stavano quasi sempre insieme ma non nessuna delle due si considerava "la migliore amica" dell'altra.
La salutò con un cenno della mano, sorridendole, lei ricambiò con un cenno del capo, poi si sedette al suo tavolo.

Tutti i tavoli poco a poco si riempirono, fino ad essere completamente pieni, eccetto per i posti riservati ai primini.

Le porte si spalancano e la McGranitt entrò, seguita da essi.

"Saranno alti un metro e uno sputo."-sussurrò Rose, guardando i bambini entrare, alzando gli occhi al cielo.
"Problemi sulla loro statura Granger? Ti ricordo che anche tu eri più o meno alta così, alla loro età."-ghignò Malfoy, proprio difronte a lei.
"Mi ero dimenticata di avere un lurido figlio di mangiamorte davanti a me."-fece una smorfia.
"Non osare.."-iniziò, puntandole il dito contro.
"Oso. Oso eccome."-ghignò lei.

Rose non prestò molta attenzione alla cerimonia dello smistamento, si accorse solo che c'era maggioranza di Serpi e Grifoni.

Pensava. Lei pensava sempre. Non aveva neanche ascoltato il discorso della McGranitt, e di solito, lo faceva, essendo molto legata all'anziana professoressa. Aveva lo stomaco chiuso e rigirava la forchetta nel piatto di pasta, ormai freddo, con una mano che reggeva la testa.

"Granger, non mangi?"-domandò, ad un tratto, Danielle.

La Granger scosse il capo, come se fosse stata appena svegliata.

"Scusa? Non ti ho sentito."-disse, prestando attenzione alla ragazza davanti a lei, affianco a Scorpius.
"Perché non mangi? Mangi raramente.."-si interessò.
"No, non è vero. Mangio. Solo che stasera non ho fame. Grazie per esserti interessata."-sorrise.

Un sorriso abbastanza falso.

"Che te ne frega se mangia o meno? Cazzi suoi."-sussurrò il giovane Malfoy alla sua migliore amica.
"Mi interesso a come stanno le persone della mia casata."-rispose a tono.
"Mah."-fece lui, ritornando a mangiare.-"È solo una stupida mezzosangue. Sta solo rovinando la nostra casata col suo sangue sporco. Non capisco neanche come ci sia finita."-sbuffò poi, con la forchetta a mezz'aria.

A quella affermazione la Granger si alzò e se ne andò, a testa bassa.

"Lurido figlio di mangiamorte."-sussurrò, uscendo dalla sala Grande, sotto lo sguardo curioso di suo cugino Albus e Danielle Zabini.

"Solo una bambina."-ghignò Malfoy.
"Smettila Scorp! Alcune volte sei insopportabile!"-lo rimproverò Danielle, prima di alzarsi e rincorrere la Granger.
"Bla bla bla."-fece lui, non degnando di uno sguardo la sua amica.

Intanto Rose correva per i corridoi. La parola d'ordine la sapeva. L'aveva sentita da qualcuno... Poteva entrare nella Sala Comune senza problemi.

"Rose!"

Sentendosi chiamare si girò. Si asciugò velocemente il viso e strinse forte le braccia al petto.

"Che vuoi Zabini?"-fece Rose, acida.
"Non parlarmi così..Voglio solo provare ad esserti amica."
"Perché? Perché vorresti essere mia amica? Dopo sei anni passati ad ignorarci?"-domandò, un po' curiosa, un po' ironica.
"Perché mi sembri sola.."-e si fece piccola piccola.
"Ah, per pena!"-fece ironica, con un sorriso divertito-"Senti non perdere tempo. Sono pur sempre una serpe. Non mi interessa molto se sono sola."-e fece per continuare a camminare, ma l'urlo di Danielle la fermò.
"Rose! Anch'io sono una serpe, porco Godric! Ma è orribile la solitudine! Voglio solo starti accanto!"
"Non sono sola. Grazie per l'interessamento. Ma se mi avvicino a te, mi avvicino a Malfoy. E lui non mi va molto a genio. Le nostre famiglie sono nemiche da secoli, continuerò la tradizione."-si congedò, ironica, e se ne andò.
"Non puoi scappare da me! Siamo compagne di stanza!"-urlò, ma Rose continuava a camminare, impassibile.

"Compagne di stanza? Chi mi aveva messo in stanza con la migliore amica del "nemico di famiglia"? Chi è stato quel pazzo? O quella pazza? Non lo capirò mai."-ecco cosa pensava ogni anno. Sempre la stessa cosa.

Scese velocemente le scale per andare ai sotterranei, arrivò davanti all'entrata della Sala Comune e sussurrò la parola d'ordine:"Eleganza, potere, ambizione." Il quadro si aprì, Rose entrò e corse verse le scale che portavano ai dormitori femminili.
Entrò nella sua stanza e si buttò sul suo amatissimo letto.
Hogwarts per tutti era una casa. Per la piccola Rose no. La sua casa era la sua mamma e basta.
Perché casa è un posto dove ti senti accettata. Casa è dove ti senti amata. Casa è dove hai tutta la tua famiglia. "Casa" non è il posto dove ti svegli e ti addormenti 10 mesi su 12.

Si alzò e si levò il mantello, poi prese il suo pigiama e andò in bagno. Levò il maglioncino e il jeans e indossò il pigiama. Uscì dal bagno facendosi una veloce coda, col codino al polso.
Per quanto fosse presto si stese, nuovamente, sul suo letto, mise la sveglia alle 6:30, come sempre, e si addormentò, cadendo tra le braccia di Morfeo.

SPAZIO AUTRICE:

Ehilà, eccoci con un nuovo capitolo.
Scorpius ha ereditato un po' dal padre...non credete?
Invece Rose per niente dalla madre, forte. È un po' "emotiva" e molto sensibile...
Beh spero che vi sia piaciuto e niente.
Dubaiiiii.

An Error ||Rospius||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora