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Nel frattempo, Marco, era rimasto a fare la guardia davanti alla porta e, mentre aspettava, ne approfittò per sfogliarsi un libro.

Improvvisamente, sentì da dietro alla libreria qualcuno che bussava:<Marco!! Siamo noi! Aprici!> il ragazzo di scatto prese Amleto e la porta si aprì:<Fiat lux> disse scherzosamente Paul, Marco notò che stringeva la mano ad una ragazza, non chiese chi fosse, non voleva fare l'impiccione:<Grazie per il tuo aiuto!> disse John, il ragazzo sorrise:<Cosa non si fa per la propria band> <Appunto, potresti farci un altro piccolo favore?> <Certo qualsiasi cosa!> i Beatles volsero, in silenzio, lo sguardo verso lo zaino:<Abbiamo sentito parlare, qui in Italia, di un poeta vissuto nel Medioevo, un certo Dante, avresti qualche suo libro?> il poeta ebbe sussulto, volevano veramente leggere una sua opera? Anche il ragazzo fu molto sorpreso dalla richiesta:<Certo seguitemi> e li condusse nel reparto di letteratura Italiana.

<Chi ve ne ha parlato deve essere un intenditore> il ragazzo salì su una lunga scala e raggiunse lo scaffale della lettera D:<Il poeta di cui parlate: Dante Alighieri, è stato uno dei nostri massimi poeti, è lui che ha, per così dire, inventato la lingua italiana. Per noi Dante è come per voi Shakespeare> i Beatles sorrisero:<Ha lasciato il segno nella vostra storia?> chiese Ringo, Marco annuì:<Altro che! E' stato poeta, uomo politico, padre, linguista, sognatore, ... insomma, non ci sono parole per descrivere il suo genio>, mentre Marco parlava, i Beatles notarono che i suoi occhi brillavano di ammirazione, quasi sperasse che dall'alto Dante lo stesse ascoltando, ed era così, infatti da dentro lo zaino il poeta sorrise imbarazzato.

Marco appoggiò sul tavolo un libro:<Questo è il suo capolavoro più famoso> i Beatles, non stavano più nella pelle, finalmente avrebbero visto il talento di Dante, di cui lo stesso Brian gli aveva intimato di stare all'erta e che ora Marco aveva celebrato con le sue parole; John lesse il titolo:<"La Divina Commedia". Di cosa parla?> ci fu un minuto di silenzio: parlare della Divina Commedia non era facile <Parla di un viaggio. Un viaggio nei tre regni dell'oltretomba: tra le anime dei peccatori dell'Inferno, tra i gli spiriti purificati nel Purgatorio, fino ad arrivare agli angeli del Paradiso> I 4 si guardarono in faccia per un attimo, attoniti.

Marco aprì il libro, davanti ad i Beatles si presentò un immagine agghiacciante: una foresta nera, piena di alberi rinsecchiti, senza neanche una via d'uscita, ed al centro, c'era Dante con il volto inquieto e senza speranza, quasi come se volesse gridare: "Aiuto! Fatemi uscire! Ho paura":<Questa è l'introduzione> gli disse Marco indicandogli la pagina a fianco, John lesse convinto:

Nel mezzo del cammin di nostra vita

Mi ritrovai per una selva oscura

Che la diritta via era smarrita

Appena aspettò che si fermasse, Marco spiegò:<In questi versi Dante racconta che si è perso in questa foresta buia e paurosa, ma in verità, tutti sanno che la selva oscura è solo un simbolo> John, credette di aver capito che cosa volesse dire quel simbolo:<Dante stava male! la foresta rappresenta il suo stato d'animo. Vero?> Marco annuì :<Esatto. Ed è per questo che compie questo viaggio, per ritrovare la retta via. Ma non è solo, insieme a lui lo accompagneranno tre guide che rappresentano la saggezza , l'amore e la fede> <E chi sono queste tre guide?> Marco voltò pagina e qui comparvero due figure: uno era un uomo vestito in abiti antichi con una corona dall'alloro che gli ornava il capo, l'altra era una donna splendida, un angelo dai lunghi capelli biondi e gli occhi celesti, Marco indicò l'uomo:<lui è Virgilio, il poeta preferito di Dante, compositore dell'Eneide che racconta la nascita dell'Impero Romano, sarà la guida di Dante nell'Inferno e nel Purgatorio. Lei invece è Beatrice, la donna amata da Dante che lo guiderà nel Paradiso, seguito da San Bernardo> John si ricordò che quando si conobbero, Dante gli aveva detto che lassù la sua donna lo stava aspettando, forse era questa Beatrice la donna di cui parlava:<Erano stati fidanzati?> chiese George, John lo guardò con aria di rimprovero, non era corretto ficcare il naso nella vita privata di un loro amico. Marco rise:<No. Dante non si è mai fatto avanti con lei, anzi, i due non si sono mai parlati, solo una volta Beatrice lo salutò, e lui lo racconta, in uno dei suoi libri dei loro incontri e del suo amore verso questa donna.> però una cosa turbava John:<Ma, quindi mentre lui scriveva, questa donna...> Marco annuì:<Morì all'età di 24 anni; il suo vero marito l'aveva messa incinta e lei morì durante il parto> "Com'è spietato il destino" pensò John; adesso che sapeva il motivo per cui il poeta si era messo in ginocchio per convincerli in quella folle impresa, non si sarebbe fermato, Dante aveva sofferto ingiustamente ed ora che trovasse un po' di pace assieme alla donna che amava:

<Continua il tuo racconto Marco> il ragazzo sfogliò indietro la pagina, ora Dante era sempre nella selva, però tre animali gli bloccavano il cammino:<Questi animali rappresentano i tre peccati più gravi: il leopardo rappresenta la lussuria, cioè la passione incontrollata, il leone la superbia e la lupa, la più terribile, l'avarizia> <Perché la più terribile?> <Perché ella può accoppiarsi anche con altri animali...> <Ecco un'altra allegoria!> aggiunse John:<L'uomo per avere è disposto a tutto, ad uccidere ed a tradire> Dante era compiaciuto per l'intuito di John: sembrava che John avesse già letto la Commedia! No, c'erano ragioni ben più profonde e Dante questo lo percepiva.

Per circa un'ora, i Beatles ascoltarono la storia della Commedia dalle labbra di Marco, più ascoltavano più si rendevano conto di quale pazzo-genio-fantasioso stessero aiutando, la cosa che li lasciò più esterrefatti fu che lui era riuscito a scrivere tutti quei canti in rima:<Dopo mi spieghi come diamine hai fatto> bisbigliò Ringo da dietro, Dante non poté fare a meno di ridere. Michelle invece era rimasta in disparte dietro a Paul, però ogni tanto Dante vedeva che la ragazzina gli lanciava dei sorrisi maliziosi, c'era da fidarsi?

Dopo la lezione d'Italiano i Beatles decisero di rimettersi in partenza, dovevano fare presto, Zarbust poteva attaccare da un momento a l'altro. Uscendo dalla biblioteca rimasero stupiti di vedere che il loro furgone era davanti a loro: <E questo da dove salta fuori?> esclamò Marco:<Non ti saprei rispondere nemmeno io. Noi eravamo sicuri di... o fa niente, forza ragazzi rimettiamoci in cammino> mentre George, John e Ringo entravano, Paul di scatto si voltò verso Michelle:<Ragazzi aspettatemi un attimo!> disse.

I due erano faccia a faccia, ma non sapevano cosa dirsi:<Tu non vieni con noi?> <No. Ho molti amici qui, me la saprò cavare> Paul le sorrise e le strinse dolcemente le mani:<Sta attenta> le disse, lei non resistette davanti a tanta dolcezza, era innamorata, ma sapeva che quello era un amore impossibile.

Gli diede un bacio sulle labbra, un bacio rapido, ma che le bastò per renderla la ragazza più felice del mondo; dal canto suo Paul, non rimase stupito da quel bacio, ma nemmeno ammaliato; era solo un'amica:<HEY CONQUISTATORE! VIENI!!!> gridò John, Paul obbedì, salutò fugacemente Michelle e si avviò verso il furgone.

a

Curiosità e riflessioni dell'autrice

Ebbene si!!!! Dopo un bel po' di mesi!!! sono tornata con il nuovo capitolo :)

Allora! Chi è mai questo misterioso Marco? Io lo so, ma non ve lo dico ;)

Veniamo ora alle cose serie! Ci tenevo a fare questo capitolo anche perché 

mi sembrava giusto che i Beatles conoscessero meglio
il loro nuovo amico e ciò che fa

Infondo questa non è una fanfiction riservata  solo ai Fab4, ma è anche dedicata a Dante

e quindi era più che logico che gli riservassi un capitolo. inoltre la Commedia ci servirà anche per i prossimi. 

 Per concludere, spero che il bacio tra Paul e Michelle vi sia piaciuto (ragazze!! Non siate gelose!!!!)


Ticket To Ride (4 scarafaggi ed un poeta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora