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"Coinquilina!" Urlo entrando in casa. Non mi intessa se c'è suo moroso o qualsiasi altra persona, ora devo vedere se prenderla a schiaffi o no.

"Non urlare, è l'una e mezza di notte!" Urla sottovoce. Tipo sottovoce però grida.

"Questa cosa" Le mosto la cinesata e lei mi guarda assonnata. "dimmi che non è tua." Imploro.

"Non è mia." Dice freddamente, cosa che mi spaventa perché disolitosonoiocosíenonsosemistabene.

"Grandioso." Lancio il piccolo oggettino sul divano.

"Ora posso tornarmene a letto?" Mi guarda assonnata e con le spalle basse.

"Che hai?"

"In che senso?" Mi guarda male. Ei, non mettermi in soggezione.

"Hai una brutta cera." Perché evidentemente non è una candela genio.

"Sarà la stanchezza." Mormora passandomi una mano sugli occhi.

"Anna." Così si chiama se non lo sapevi.

"Nulla, davvero." Ma mai nella vita ci credo.

"Non mi convinci però ho sonno, quindi lascerò perdere." Mi guarda spazientita e poi se ne ritorna in camera con una camminata che cristo il cielo gli zombie. Secondo me non ce la fa più di me, forse mi odia. Forse ha scoperto che uso la sua crema preziosissima per il viso. O forse ha scoperto che ho il suo profumo dentro la mia borsa. O che uso i suoi occhiali. E i suoi calzini. E in realtà anche i suoi reggiseni. Forse dovrei smetterla di rubarle le cose e fare un po' di shopping compulsivo. La amo. Io amo la mia migliore amica. Mi sopporta, è questa è una graaaande cosa. Mi alzo dal divano i cui mi ero seduta e mi vado a buttare sul letto della mia migliore amica. La abbraccio da dietro forse un po' troppo forte perché emette un lieve gemito. Mi mancava dormire insieme a lei.

Mi risveglio con un odorino di lasagne nella casa. O Anna ha imparato magicamente a cucinare oppure ha ordinato da mangiare su justeat. Più probabilmente la seconda. Mangiamo le lasagne prese su internet più buone che io abbia mai mangiato. Mi dice che stasera sarebbe venuto a mangiare da noi suo moroso. Strano. La cosa bella di fare il mio lavoro con i miei turni è che ti alzi quando cazzo vuoi e vai a lavoro verso le 17. Ecco perché non lavoro al McDonald, anche se a volte preferirei. La cosa brutta è che ho a che fare con teste di cazzo.

All'uscita mi dispiace un po' non trovare l'auto del mio caro amico ricco che mi porta a casa, mi toccherà prendere il pullman.

"Scusa per il ritardo." Dice, mentre abbassa il finestrino, il tipo a cui pensavo.

"Cos'è, tipo un appuntamento giornaliero?" Assottiglio gli occhi e salgo in macchina. Se ogni sera mi porta a casa va anche bene.

"No." Prolunga la o. "Solo che dovresti gentilmente ridarmi l'anello che ti ho dato ieri sera." Credi di essere carino con quel tuo facciano da cucciolo? Okay un po' lo sei, ma non è questo il punto.

"Ooh, quindi di chi sarebbe?" Lo so che hai fatto qualcosa in questa macchina, di notte, con una ragazza, magari in un parcheggio, non mentire.

"Di una." Ma che genio. Che cazzo di genio.

"Una che..." Lascio in sospeso la frase. Daii ammettilo.

"Una che è stata con me." Stringe il volante. Ti ho scoperto.

"Per massimo mezz'ora." Aggiungo io. Uh uh che simpatica. Non mi risponde, ma d'altronde chi tace acconsente. Cazzo. "Cazzo." Mormoro instintivamente.

"Che c'è?" La pantera rosa.

"Ho lasciato l'anello sul mio divano." Accipicchia.

"Salgo su io." Oh ma che gentiluomo.

"Vi dovete rincontrare domani eh?" Sembro una di quelle sfigate quando le viene comunicato che la sua migliore amica uscirà con il figo. Okay magai interpreto questa parte spesso e volentieri ma ei non fraintendiamoci.

"Può essere." Alza gli occhi al cielo. Guarda che ti sculaccio eh. No Isa non sei Christian Grey.

"Perché sei così riservato per parlare di queste cose? Non vorrai mica dirmi che è una relazione seria." Un ricco non ha una relazione seria.

"No non lo è. Almeno non per me." Ti ho sentito bello.

"E perché non ne vuoi parlare?" Dai, a me piace farmi gli affari degli altri.

"Perché non mi va." Gne gne. Non parliamo più per il viaggio è quando arriviamo sotto casa mia, parcheggia la macchina e scende con me. Mi segue come un cagnolino bastonato e ad un certo punto mi vengono dei risentimenti. L'appartamento è piccolo e lui è abituato con villone di lusso e cagate varie, non voglio che mi prenda per na poraccia. Ah ma da quando incomincia a importarmi di ciò?

"Okay, so che tu sei abituato alla tua casa di lusso e alla tua tv di 180 pollici come minimo e ad una cucina con tutti i lussi e con un salotto grande il doppio di tutto il mio appartamento però ti posso giurare-" Mi interrompe. Cazzo si che mi importa. Ho blaterato. Non ci posso credere. Odio.

"È perfetto così." Si appoggia sullo stipite della porta mentre io mi giro imbarazzata per cercare l'anello che non trovo. Sarà finito sotto i cuscini della seduta o dietro ai cuscini. Cerco di alzare il cuscino e contemporaneamente di cercare l'oggetto quando due mani con delle dita affusolate vengono in mio aiuto. Oh ma che supereroe.

"Grazie." Sibilo e lo sento ridacchiare quando tutti e due puntiamo lo sguardo su un preservativo. Ma cristo dio. Potrebbero anche pulire quando fanno le cose gli altri due. "Non è mio, d'altronde sono una ragazza, ma intendo non- non è stato usato in me, tipo (?)" Chiedo, o forse dico, non ne sono sicura per poi prendere un bel sospiro.

"Perché sei così agitata?" Mi chiede aiutandomi ad alzare l'altro cuscino. Perché sono agitata? Non lo so bene neanche io. Sembra così a suo agio qui dentro lui, anche se è la prima volta che ci viene. Perché sembra fiducioso con tutto ciò e la cosa mi infastidisce. Trovo finalmente l'anello e mi ritrovo in un attimo faccia a faccia con il tipo. Devo ancora rispondere, dannazione.

"Non lo so, mi fa strano vedere te qui." Mi allontano da lui. Le distanze ei.

"Perché?" Perché devo sempre dire ciò che penso?

"Perché sembri tipo a tuo agio in un piccolo appartamento di due ragazze quando ti abiti in qualcosa di tipo super lussuoso ed è tipo strano. Si strano." Sembro fin troppo confusa.

"Meglio strano che ordinario, no?" Cazzo, non voglio dargli ragione. Però ha ragione. Dannazione.

Sapete come ci si sente quando il telefono è in riparazione e hai paura di perdere tutti i salvataggi della storia? Ecco una merda.

Quindi a voi come è andata? Che scuola fate (e dove, sono curiosa)?

Rich || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora