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E un'altra serata se n'è andata. Grazie a Dio. E ogni sera mi chiedo perché devo chiudere io il ristorante. Ma cosa ti ho fatto di male eh? Karma del cazzo.

Sempre fine e gentile, adatta al tuo lavoro eh.

E quando l'ultimo signore ha spostato il deretano fuori da quella raffinata porta di legno pregiato intagliato con movimenti circolari, si insomma, chiudo il ristorante.

Una stretta ferrea di stringe sul mio polso. Impaurita mi giro. Lo riconosco subito. Non indossa vestiti eleganti, ma dei pantaloni di tuta e una camicia bianca stropicciata aperta sul colletto. Ha una felpa nera aperta sul davanti, con il cappuccio in testa, che gli copre i capelli e un po' gli occhi. È appoggiato al muro, vicino alla porta con il busto basso e le gambe accavallate. Spacciatore mode: on. Non sembrava il ragazzo che avevo conosciuto ieri sera. Ma poi mi sorride e allora capisco che l'ho riconosciuto.

"Ancora te?" Che ci fai qui testa di ricco?

"Allora mi hai riconosciuto. Non capivo se eri intenta a urlare e scappare oppure se mi avevi riconosciuto."  Non sono mica io il maniaco che a l'una di notte blocca una ragazza fuori dal ristorante dove lavora.

"Come mai qui?" Cioè insomma, ho capito che sei ricco ma eri qua anche ieri sera. Poi diventa monotono.

"Vieni con me." E come d'istinto lo seguii. Sembro una bambina a cui viene detto 'vuoi una caramella?' che poi viene stuprata. Stupida. "Ho trovato questo." Mi dice dopo avermi portata davanti alla sua macchina. Apre la portiera e ne tira fuori un anello. Mi vuole sposare che cazzo?

"Okay ehm senza offesa, sta roba è una cineasta." Quindi forse potrebbe anche essere mia mh. Però ripensandoci no, assolutamente no. "No, è davvero brutto e fatto male." Che gusti demmerda. Lo guardo meglio. No, fa veramente cagare.

"Magari è della tua coinquilina?" La picchio dallo schifo se è suo.

"Le chiedo, casomai si vedrà." Si vedrà se vivrà ancora oppure no.

"Stai andando a casa?" Cazzo che perspicace.

"No, sai, volevo dormire con le mie amiche nutrie. Si, ovvio che sto andando a casa coglione." Forse ho osato troppo con la parola 'coglione' però sembra non averci fatto caso.

"Cosa ne so, magari volevi andare in discoteca." Ye, tunze tunze raga bordello. Ma anche no.

"Magari un altro giorno eh." Dico con un sorriso ironico.

"Ti accompagno?" Non era una cosa lecita?

"Direi proprio di sì." Non mi piace essere una di quelle ragazze che arrossisce per tutto oppure che si fa le paranoie per i soldi. È un ricco, mi pare ovvio che deve portarmi a casa. "Mi hai fatto perdere il pullman." Indico il mezzo pubblico quasi vuoto, tranne un paio di persone, che ci passa davanti agli occhi. Lo so che c'è n'è un altro ma ehi, non mi importa.

"Tu torni a casa in pullman?" Sai com'è, a volte mi dimentico la mia Lamborghini in concessionaria.

"No rubo le auto ai clienti." Anche questa potrebbe essere una bella cosa.

"Ti piace prendere per il culo eh?" Soprattutto voi ricchi, e non sapete neanche quanto. Tutti che dormono sugli allori. Svegliatevi.

"Diciamo che mi viene piuttosto naturale." Metto una mano sotto il mento e sbatto le ciglia. Non assomiglierai mai ad un angioletto carissima.

"Anche io potrei prenderti per il culo, ma non sarebbe la stessa che stai facendo tu ora." Oh. Sicuro anche.

"Casomai tu mi prenderesti il culo." Ma mai.

"Se vuoi posso provare." HAHAHA no.

"Prima volta? Credevo che lo facevi spesso." Ma quando mi diverto io.

"Già fatto, non preoccuparti." Uhh che cattivo racazzo hihi bad boy.

"Magari un'altro giorno." Dovrei smetterla di essere stupida.

"Dai sali, prima che questa conversazione finisca nel sesso, che effettivamente non sarebbe male." Gli do uno schiaffetto sul petto.  O almeno quella parte superiore del busto. Non vado a letto con i ricchi per principio, mi fanno schifo.

Penso al fatto che l'ho visto ieri sera, e a com'è stato il nostro primo incontro. Non si è scusato, quindi non se ne pente, in teoria. Oppure magari se n'è dimenticato, sai quante ragazze sbavano dietro ai figli di papà. Anche se vestito così non ci assomiglia proprio per nulla, anzi. Non è vestito elegante, anzi magari si è svegliato un'ora fa per venirmi a portare sta cinesata. È stato gentile. O magari è la macchina di suo padre e se lascia un qualche tipo di segno lo rimprovera.

"Questa macchina è tua?" Chiedo, ancora immersa nei miei pensieri.

"Si." Ricco di merda.

"Ti sei svegliato solamente per potarmi questa cinesata?" Gli chiedo, ancora sovrappensiero. Ah, odio quando sembro una ragazzina alle prime armi.

"No ma va." Comunque sempre gentile.

"E allora perché?" Ma i cazzi tuoi Isa?

"Perché mi piace guidare per le strade di notte, mi rilassa in un certo senso. E prima ho visto quella cosa sul sedile e ho pensato fosse tua, così te l'ho portata." Oh che carino, ha pensato pure alla tipa che ha baciato a caso il giorno prima, caro lui.

"Ah." Ah? Solo ah? Questo è tutto ciò che hai da dire?

"Ti sarebbe piaciuto eh?" Mi lancia un'occhiata maliziosa. Guarda la strada, ragazzo.

"Mhh, si. Se fossi stata un'altra persona o il mio ragazzo anche si." Immagino la scena come sui film, l'inquadratura con i bordi neri in alto e in basso, la scena di un lui che tutto felice mi abbraccia e mi consegna un oggetto misterioso, dicendomi che ero il suo pensiero fisso e che si era alzato solo per ridarmi ciò. Okay no vomito. "Anzi no mi farebbe ribrezzo." Ehi, non guardarmi stranito. Sono normale, lo giuro.

"E per quale assurdo motivo?" Non è un motivo assurdo in fin dei conti.

"Odio l'amore, i film troppo sdolcinati e le cose smielate." Tipo tutte quelle cagate le odio. "Tu lo faresti mai?"

"Cosa?" Disegnare un girasole che mangia una pera.

"Alzarti spontaneamente a quest'ora della notte per portare un qualcosa alla tua ragazza?" Io non lo farei mai. Nah scherzo.

"Sì certo." Pazzo maniaco.

"Assurdo."

"Che cosa?" I cazzi tuoi.

"Il fatto che l'amore ti faccia fare queste cose. Ti fa andare via di testa, diventi matto." Annuisce d'accordo e non rispose, perso nei suoi pensieri.

Mi sono dimenticata scusate lol. Se volete mi faccio perdonare postandone un altro domani o quando volete. Scusate davvero ma è in corso della merda in questi dannati giorni e pensavo a tutt'altro.

Voi come state? Qui potete parlarne tranquillamente, nessuno vi insulterà e se lo faranno vedrò di eliminare queste. Anzi sappiate che se volete potete scrivere direttamente a me se vi serve un'amica.

Rich || Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now