CAPITOLO 34

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Mi sveglio, sentendo bussare.
Mi volto e istintivamente vado alla finestra ma non provviene da lì.

É mattina.
Solo ora mi ricordo che ho chiuso a chiave la porta e probabilmente é mio padre.

Vado ad aprire ma mi trovo davanti mio zio.
Lui mi guarda preoccupato ed entra.

- hai un aspetto terribile!- disse chiudendo la porta alle spalle.
- ho litigato con il mio compagno- risposi, rendendomene conto dopo.
- devi rimetterti in sesto, oggi viene il dottore per cambiarti le bende e vedere come stai- disse- caso mai inventati la scusa del mal di collo-.
Anuisco e lui esce.

Vado a darmi una sistemata.
Ho due occhiaie da far paura e sembro uno zoombie.

Mi metto qualcosa di comodo e guardo il piatto di costolette.
Erano per aron ma pazienza, le mangio io.

Sì, costolette a colazione, sono un essere strano, ma perché sprecarle?

Dopo una decina di minuti e tre costolette, entra mio padre, seguito dal dottore.
L'uomo mi guarda poi poggia la sua valigetta sul letto.

Prende a darmi ordinibe io obbedisco senza replicare.

La buona notizia é che tra una settimana saró guarita.
Mi cambia le bende con quelle più leggere e dopo aver dato qualche indicazione a papà, se ne va.

Passo la serata, in attesa di aron.
Non riesco a dormire.
Alle cinque del mattino non c'é ancora e mi sento delusa.

Perché non é venuto?
Si sarà trovato un'altra, di sicuro.
Mi sento a pezzi e smetto di combattere contro il sonno e mi lascio riportare nel mondo dei sogni.

Passano tre giorni.
Dopo il secondo ho trovato la sua maglietta lacerata di qualche giorno prima e mi sono messa ad annusarla come una drogata.

Di aron in persona nessuna traccia.
Mi sento decisamente meglio ma non posso uscire neanche nella valle delle lucciole.
Oggi finalmente mi tolgono le bende e posso guardarmi allo specchio.
Restano solo le cicatrici ma per il resto sto a meraviglia.

Finalmente posso tramutare e correre libera.
Purtroppo mio padre é fermo ad osservare ogni minimo movimente da lontano.

Verso sera, dopo cena, mi metto sotto le coperte.
Prendo il pc e metto qualche video divertente per tirarmi un po su di morale.

Il resto della serata la passo tranquilla e verso le undici sono già nel mondo dei sogni.

A sbegliarmi è un rumore odioso.
Mi copro il viso col cuscino.
Hanno bussato" biascica la mia lupa.
Mi alzo e vado verso la porta.
Non c'è nessuno e solo ora realizzo che proviene dalla finestra.

Mi volto e guardo aron.
Lui mi fissa interrogativo ma allo stesso tempo divertito.

Sbuffo e chiudo la porta a chiave.
Calmati e respira, perchè non puoi mandare all'aria tutto!" ringhia la mia lupa.

Apro la finestra e mi lascio sbadiglio mentre lui entra.
Mi porge una rosa bianca e un pacco.
Ma quant'é dolce?" Chiede la mia lupa.
- grazie- risposi prendendole e poggiandole sul comodino.
Mi siedo sul letto e tutta assonata lo guardo.
- dove sei stato?- chiesi dopo qualche secondo.

Quando sono appena sveglia, sono più acida e vado dritta al punto.
- ho cercato di farmi inserire in un branco qui vicino- rispose- non mi hanno preso perché sono una persona sconosciuta-.

- e il tuo?- chiesi.
- mi hanno cacciato perché ho ucciso la mia luna e l'unico modo per tornarci é portarti lì-.
- ora si spiega perché sei qui- risposi cercando di nascondere la delusione che provo.
- si spiega cosa?- chiese.
- del perché sei qui- risposi.
- cosa?- chiese venendo in avanti- no, hai capito male, non voglio portarti lì senza il tuo volere, infatti mi sto rassegnando!-.
- e allora cosa vuoi?- chiesi.
- voglio che mi perdoni e che torniamo ad essere legati come un tempo- rispose- ti prego, farò tutto quello che vuoi!-.
- sono stanca delle tue bugie- dissi.
- non sto mentendo!- rispose- sono serio e voglio sapere di poter contare su di te per qualunque cosa e voglio protegerti-.
Abasso lo sguardo sul pavimento per pensare.

Lui si inginocchia e mi prende per mano e noto una nota di panico in fondo a quegli occhi castani.
- ti prego, sono pronto a tutto- disse.
Digli di sì e falla finita!" ringhia la mia lupa.
- va bene- risposi.
Lui sorride e si alza per abracciarmi, buttandomi all'indietro.

Il letto è singolo e per pogo non cado dalla parte opposta.
Si alza a sedere e mi aiuta.
- non mi dai neanche un bacio?- chiese facendo l'espressione da gattino bastonato.
Gli cingo il collo con le braccia e lo accontendo, finendo sdraiata sul letto con lui sopra.

Dopo qualche minuto mi sento stanca e senza fiato.
Mi stacco e lui mi guarda interrogativo.
- ho sonno- risposi.
Lui sorride e spegne la luce.

Ci infiliamo sotto le coperte e io mi stringo a lui.
Ci impiego meno di un minuto per addormentarmi.

Mi sveglio sentendo un caldo infernale.
Guardo l'ora.
Mi alzo a sedere di scatto ma il poco spazio accanto a me è vuoto.

Sono le dieci di mattina.
Aron deve essersene già andato.
Guardo sul comodino e vedo la rosa bianca nascosta tra la lampada e l'orologio.

Di solito gli innamorati regalano rose rosse ma aron mi ha detto che quella bianca è di amore sincero e leale.

Noto un pezzo di carta uscire da un cassetto del comodino.
Lo prendo e quello si apre rivelando la scatola.
Sul foglio c'è scritto con una caligrafia molto elegante " a te cucciolotta mia, buon risveglio. Non volevo svegliarti, sei così tenera quando dormi!
Guarda nella scatola, scometto che ti piacerà".

Metto il foglio da parte, in un posto nascosto e apro la scatola.
Dentro ci sono una marea di dolci.
Ma che tenero!
Sono anche tutti quelli che preferisco!

Ne mangio qualcuno poi vado a farmi una doccia.
Scendo finalmente di buon umore da giorni.
- dormito bene?- chiese shira.
Annuisco e prendo una tazza di latte con i biscotti.

Dopo cena esco a farmi un giro.
Mio padre e ryan sono fuori città per qualche giorno e io sono sgattaiolata fuori dalla finestra.

Mi sono tolta le bende e mi sento libera.
Dopo aver tramutato e corso, mi sdraio a guardare i raggi della luna riflessi nel ruscello.
Sospiro e poggio la testa sulle zampe.

Passano diversi minuti.
Sento uno scricchiolio.
Mi rizzo sulle zampe e istintivamente corro verso casa.
Sto per raggiungere il cancello, quando vendo aterrata di peso.
Mi volto a guardare un enorme lupo scuro con due occhi di ghiaccio.

Sento il cuore a mille.
Mentre cerco di dimenarmi ma questo spalanca le fauci in un ghigno.

Chiudo gli occhi.
Un secondo dopo e quel lupo è scomparso.

Mi volto a guardare un altro lupo che gli ringhia contro.
Tiro un sospiro di soglievo nel vedere aron.

L'altro lupo apre le fauci e stranamente scoppia in una risata.
- e così sei tornato- disse il lupo.

Sono solo io che non ci capisco niente?!
Che sta succedendo?!




IL MIO MATE. Where stories live. Discover now