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"Ma che stronzo."parló innervosita salendo le scale.Aprì la porta e la richiuse subito dopo alle sue spalle.

Accese la luce e sfiló il codino dal suo polso,legandosi i capelli in una crocchia disordinata.

"Stupido."ringhió ancora.

Armeggió qualche secondo con la chiusura della collana che portava al collo e poi la sganciò,riponendola sulla scrivania.Tolse anche gli orecchini ed il bracciale.

Dato che non arrivava alla zip del vestito provó a sfilarlo dalla testa facendo dei movimenti buffi,dei piccoli saltelli fin quando non riuscí a toglierlo e tolse subito dopo anche i tacchi gironzolando per la stanza solo con l'intimo.

Tolse il reggiseno e si avvicinò all'armadio.

"Quel figlio di puttana manco m'ha salutata."ringhiò di nuovo prendendo una canotta larga dall'armadio.

"Domani gliene dico io quattro."sbuffó sedendosi sul letto,controllando i messaggi dal cellulare.

"a chi gliene dici quattro,domani?"due braccia forti la tirarono nel letto.

Fabiana cacció un urlo,spaventata mentre Domenico rise silenziosamente coprendola con le coperte.

"Dico io ma sei coglione?"urlò ancora col fiato corto per la paura.

"Dai.."sussurró tra le risate."aiut".

"Ma dai che cosa?Sto stronzo."parló indignata spostandosi verso il bordo del letto,ignorandolo.

"Dai piccola.."sorrise divertito accarezzandole lentamente la gamba,posando la mano nel suo interno coscia.

"Ue Berá,inizia a tenere le mani a posto."parlò fredda concentrata sul telefono.

Domenico sbuffó e poi le tolse con forza il telefono dalle mani,posandolo sul comodino per poi tirarla a sé.

"Ma non te ne eri andato a fanculo senza salutare,tu?"chiese.

"Quanto mi piaci così aggressiva,mh.."sorrise prima di posare le labbra alla base del suo collo,accarezzandole la schiena.

"Me lo potevi dire che volevi dormire con me,scemo."sorrise dandogli un bacio a stampo.

"E tu dormi così?"chiese con un sorrisetto malizioso baciandole l'inizio dei seni mentre le strinse in una mano una natica.

"Domenico.."si schiarì la voce.

"Mh?"

"Mi abbracci?"sorrise.

Domenico sorrise e l'abbracciò stringendosela al petto.

"Sei triste?"chiese dolcemente baciandole la fronte."No,ho sonno e voglio dormire abbracciata a te."soffiò sul suo petto.

"E chi ti lascia più."sorrise dandole poi la buonanotte ascoltando il suo respiro regolarizzarsi e dopo poco,si addormentò anch'egli,stanco.

~

A casa Cannavaro era tutto tranquillo,i bambini erano a scuola,Paolo all'allenamento e Cristina invece sistemava delle vecchie foto seduta in salone con Fabiana.

Era tesa,molto tesa.Aveva chiamato Matteo chiedendogli di venire urgentemente a casa.

"Tesoro,che hai?"chiese Cristina accarezzandole i capelli."Aspetto Matteo,zia."sorrise a malapena

"Come mai sei così tesa?"domandó.

"Perché.."poi sospiró.

"Ho fatto un pò di chiarezza e..lui non merita di stare male quindi vorrei interrompere la nostra storia."continuò sfogandosi con la zia.

"Lo lasci perché non se lo merita o perchè nella testa hai solo Domenico?"

"Uff,se lo sai perché me lo chiedi?"sbuffò."Perché non voglio che tu menta a te stessa,amore mio."sorrise lasciandole una carezza sulla guancia.

Il sorriso di entrambe fù interrotto dal suono del citofono che rimbombò forte nelle orecchie di Fabiana.

Si alzó e respirò a fondo camminando lungo il corridoio verso la porta bianca.

"Chi é?"chiese con una mano poggiata sulla maniglia."Matteo."

"Ehi,vieni."sorrise sforzata aprendo la porta per poi fargli strada lungo il corridoio.

"Che devi dirmi,amore?"chiese con un grande sorriso prendendole le mani.

"Non voglio assolutamente che tu la prenda male né che faccia una scenata,vorrei solo che tu rispettassi,per quanto possibile,la mia decisione."respirò profondamente.

Forza Fabiá,fallo.

"Ho pensato alla nostra storia,al fatto che siamo insieme da più di un anno e che mi rendi sempre felice,non mi fai mancare niente e mi riempi di attenzioni.Ma il punto é.."continuò fermandosi per grattarsi con un dito l'arco di cupido.

"Il punto é che in questo momento i-io ho bisogno di altro,di provare emozioni diverse perché siamo scesi un pó troppo nella routine."spiegó.

"Vorrei che..in un certo senso terminassimo quì la nostra relazione,forse momentaneamente,ma vorrei questo."spiegò cercando di essere quanto più delicata possibile.

"Fabià mi lasci per il calciatore?"domandó con un sorriso amaro.

"No,Matté,per la piega che ha preso il nostro rapporto."rispose di conseguenza.

"Io l'ho visto sai come ti guarda?"

"Ti guarda come se fossi una luce,l'unica più luminosa,vede solo te.Ti guarda con un tipo di amore negli occhi che mi fà girare le palle fin troppo.Ti guarda come se fossi sua."parlò alzandosi mentre invece lei rimase seduta.

"Ma sua non sei."aggiunse.

Fabiana lo guardò negli occhi e lui la sfidò.

"Io non sono di nessuno,sono una persona libera,Matteo."incrociò le braccia.

"Io rispetto tutto quel che cazzo ti pare.."parlò a pochi centimetri dal suo viso e l'attirò al suo viso per la nuca baciandole a stampo le labbra.

Bacio a cui Fabiana si ritrasse subito.

"Ma non gliela farò passare liscia,gli farò vedere contro chi si é messo."parlò andando verso la porta.

"Ma lui non c'entra niente!"

"Stá zitta."

"Deve pagare."

"Matteo non osare."parlò in vano guardando la porta chiusa con un nodo allo stomaco.

Messaggio a: Berardii💬❤
Vengo a prenderti agli allenamenti,ti aspetto fuori..mi manchi!❤

Sospirò e si sedette sulla poltrona di suo zio,chiudendo gli occhi.

~

Domenico guardò il cellulare e sorrise,si abbottonò il giubbino e prese il borsone in spalla salutando tutti.

Uscì dalla porta della stanza avviandosi verso il lungo corridoio luminoso.Aprì la maniglia della porta e la spalancò prestando attenzione al telefono posó il borsone all'uscita serrando la porta.

Una presa,forte,lo attaccò al muro prendendolo dal colletto

"Non ti dovevi immischiare,figlio di puttana."ringhió per poi serrare il pugno e colpirlo forte in viso.

"Non dovevi,bastardo."

Un altro colpo,lo stesso posto,la stessa persona.

Chiuse gli occhi un momento,scosso,vedeva solo buio.

Faded./Domenico Berardi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora