ACCORDI E NUOVI INCONTRI

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PETER'S POV

Mentre volavo continuavo a pensare a quello che mi aveva detto Piumino, a Uncino ed al suo attacco ai pellerossa... la tribù custodiva tanti segreti ed aveva una quantità di magia sufficiente per suscitare l'interesse di quell'ubriacone. Fortunatamente avevo ancora qualche asso nella manica.

Quando arrivai alla Baia era quasi il tramonto e il sole brillava caldo all'orizzonte, riflettendosi nello specchio d'acqua sottostante, illuminato anche da code luminescenti però. Dovevo ammetterlo, quel gioco di bagliori nell'acqua mi aveva sempre affascinato, ma era proprio a quello che dovevo fare attenzione...

Il fascino era l'arma più pericolosa di una Sirena.

Quelle creature non erano come i libri di favole le descrivevano, docili e amorevoli, tutt'altro...erano dei mostri, spietate e subdole, esperte nell'annegarti con tanta grazia da non lasciarti nemmeno il tempo di accorgertene. Erano nate per disseminare paura ed avevano a che fare con tutto ciò che è misterioso... se Uncino aveva un piano, le Sirene di certo lo sapevano.

Scesi di quota finno a poggiarmi su uno scoglio proprio nel mezzo della Baia. Tirai fuori il mio flauto, suonando poche semplici note. Mi guardai intorno confuso, nessun segno di loro.

Stavo per portare ancora lo strumento alle labbra, quando un guizzo alle mie spalle mi fece voltare di scatto, scoprendo una giovane donna dai capelli rossi appoggiata al bordo della roccia, con un sorriso malizioso in volto. Alyssa, una delle sirene più giovani.

"Bene, bene, guarda chi torna a farsi vedere... " iniziò ghignando e scoprendo i denti aguzzi.

"Alyssa, diventi sempre più affascinante.." dissi io, le lusinghe funzionavano sempre con loro.

"Oh ma che galante....peccato che tu non ti faccia mai vedere da queste parti Peter..."

"Se non per chiedere favori..." fece eco un'altra voce alle mie spalle. Un'altra sirena era uscita sul pelo dell'acqua, la creatura più bella della laguna. Aveva i capelli color della luna e la pelle perlacea, ma anche un animo tremendamente diffidente, troppo diffidente.

"Oceàna! Bello poterti vedere ancora, anche tu sempre più bella.." esordii alzando un sopracciglio.

"Risparmia le belle parole Pan..." disse immergendosi nelle profondità della laguna, sbucando accanto alla sorella, ai piedi dello scoglio, facendo ondeggiare sinuosamente la coda.

"...allora Peter, tu non vieni mai qui per visite di cortesia, cosa vuoi stavolta?" ringhiò Oceàna. Sospirai abbassandomi per avvicinarmi al loro volto.

"informazioni, informazioni sul bastardo con una mano sola..." sibilai a denti stretti. Scoppiarono in una fragorosa risata, guardandomi maliziosamente.

"Non puoi proprio fare a meno di noi vero tesoro?" disse Alyssa, accarezzandomi la guancia e leccandosi il labbro inferiore. Mi ritrassi di scatto, osservandole dall'alto.

"Allora, cosa sapete?" incalzai.

Iniziarono a nuotare in tondo intorno alla roccia, guardandomi in modo strano.

"Beh Pan noi sappiamo molte cose dell'Isola ma..." iniziò Alyssa

"perché mai dovremo dirle a te?" continuò l'altra, stavolta abbandonando l'espressione lasciva. Sospirai, incrociando le braccia e assottigliando lo sguardo.

"Beh, mi pare ovvio, da voi non ho mai avuto niente per niente..." sbuffai. "Cosa volete stavolta come ricompensa?"

Si guardarono un momento, avvicinandosi ancora una volta al bordo dello scoglio.

The true story of a Lost GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora