chapter two

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ATTENZIONE: Sono un'eterna indecisa tra la narrazione in prima e terza persona. Voi cosa ne pensate? Questo sarà un capitolo di prova della terza persona e, nel caso in cui mi e vi piaccia, può darsi che modificherò il primo capitolo e continuerò per questa strada. Buona lettura!

E anche oggi, Megan e Hanna avevano terminato la giornata lavorativa al Ronald's, finalmente, anche se non era stata molto impegnativa. Tornarono subito a casa e decisero di passare il pomeriggio a guardare, anzi, riguardare la loro tanto amata serie tv, Pretty Little Liars. Passavano interi pomeriggi rintanate in casa a guardare la tv, leggere libri insieme, a turno, girare su youtube, ecc. Ma ciò che più attraeva Megan e impegnava la maggior parte del suo tempo libero era fotografare. Scattava foto di tutto: tramonti, strade, nuovi cibi, ristoranti, animali incontrati per strada, amici, sconosciuti. Scattare fotografie era qualcosa di prezioso e, fin da piccola, aveva desiderato frequentare un corso per migliorare e conoscere tutti i segreti del mestiere, però, come molte altre cose, non lo aveva mai fatto.

"Era carino il ragazzo insieme al tipo che conoscevi già" disse Hanna, mentre prendeva qualche pop corn dal vassoio. Adorava i ragazzi e, quando lei e Megan uscivano, non faceva altro che cercarne qualcuno nuovo da aggiungere su Facebook e, poi, Whatsapp. Proprio il contrario di Megan: riservata, timida, insicura; pochi, quasi nessun ragazzo le girava intorno. Forse proprio per la sua scarsa autostima, forse perché a lei non fregava nulla di loro.

Tuttavia, questa volta, si trovava d'accordo con l'amica: quel ragazzo dal lungo ciuffo era proprio interessante; chissà chi era. Decise però di non dire nulla ad Hanna.

"Era un normalissimo ragazzo, come gli altri tuoi contatti" le due risero.

"Ma come ha fatto l'altro, Zac? A Trovarti? Non mi hai detto che eri scesa nei dettagli durante la vostra conoscenza!" disse Hanna mentre col gomito stuzzicava il braccio di Megan, che intanto cercava di tener nascosto l'imbarazzo che l'amica le provocava molto spesso.

"Oh Hanna, è stato proprio così! Non gli ho detto nulla di me se non nome e cognome. Sarà stata una semplice coincidenza, tutto qui" il discorso finì così.

In realtà Megan ci aveva già pensato e, non credendo molto alle coincidenze, si era più volte chiesta come avesse fatto Zac Malik a prenotare un tavolo proprio nel posto in cui lei lavorava. Aveva forse cercato su Facebook? Impossibile, solo gli amici potevano vedere le sue informazioni. Aveva chiesto in giro? No, succedeva solo nei film. Megan, non sapendo cosa pensare, aveva già deciso di mettere quella storia da parte: New York è una grandissima città e chissà se si sarebbero incontrati di nuovo.

Intanto Zac non fece altro che tormentarsi e tormentare il fratello, Zayn, in cerca di un nuovo piano. Lui sapeva tutto su Megan Landsting: gli era bastato un click, qualche codice e password sempliciotte qua e là, e il gioco era fatto. Ma lei, sul suo conto, sapevo solo nome, cognome e lavoro. Nessuno lo aveva mai scoperto, i suoi piani (inscenati almeno una volta al mese) andavano sempre bene ma, proprio quando incontrò una ragazza davvero bella come Megan, che lo aveva davvero colpito, tutto andò storto: aveva progettato di lasciargli il numero una volta andato a pagare il conto e, nel caso in cui non ci fosse stata lei, lo avrebbe lasciato lì, dentro una piccola busta. Ma Megan sparì del tutto dopo aver preso le loro ordinazioni e Zac non chiuse occhio in cerca di un perché.

"Fratello, smettila di roderti l'anima. Si sarà sentita male" disse Zayn, cercando di risollevare l'animo del fratello che aveva passato le ultime 24 ore sul divano, fissando il soffitto.

"Lo spero per lei" gli rispose, quasi minaccioso "dobbiamo escogitare un nuovo piano e tu DEVI aiutarmi"

Zayn era abituato a queste situazioni e, ogni volta, sperava che suo fratello trovasse la ragazza giusta. Ma le sue speranze svanivano ben presto: Zac non ci sapeva fare, né con le ragazze né con i ragazzi. Si portava in giro sempre il fratello come supporto, erano esattamente due opposti: Zayn estroverso, simpatico, alla mano. Zac introverso, timido, chiuso... Strano. Per conoscere le persone usava un altro mezzo, diventava un'altra persona: un hacker.

Rimanendo molto tempo chiuso nella sua stanza, fin da piccolo si era appassionato alla tecnologia, diventando ogni giorno più bravo e conoscendo sempre più segreti. Si trovava in primo superiore quando incontrò Leigh, una nuova e bellissima ragazza trasferitasi a Bradford e che ben presto avrebbe frequentato la sua stessa scuola. Confessò la sua cotta ad uno dei suoi pochissimi, quasi inesistenti amici, il quale lo spinse a provarci. Così fece: il primo giorno di scuola dopo le vacanze natalizie, prese tutto il coraggio che aveva dentro e le andò incontro, nel suo armadietto.

"C-c-ciao, io sono Zac"

"Nessuno te lo ha chiesto, o sbaglio?"

Fu questa la fredda risposta che gli diede, davanti a tutto il corridoio che, ascoltata la conversazione, scoppiò in una fragorosa risata. Da quel giorno, Zac si chiuse ancora di più in se stesso e cominciò la carriera da hacker: andò sul profilo Facebook della ragazza per cercare l'e-mail. Guardò i suoi interessi, le sue passioni, canzoni e cantanti preferiti e data di nascita. Gli ci vollero pochi minuti per trovare la password: hiphop1201.

Controllò messaggi ed e-mails, scoprendo segreti intimi che Leigh confessava solo ad una persona, il fidanzato che aveva lasciato a Brighton. Zac doveva vendicarsi, così stampò una foto che ritraeva Leigh in una posa seducente e non adatta ad una ragazza di quell'età con scritto, sul petto, "Do you want me Ryan?" e ne fece dozzine di fotocopie. Una notte, andò a scuola, riuscì ad entrare dalla porta di emergenza e appese in cortile e lungo il corridoio le foto. La sua vendetta era compiuta.


"Perché, semplicemente, non passi al ristorante e le fai consegnare il bigliettino col tuo numero? Come avresti dovuto far ieri" propose Zayn.

"Ci avevo già pensato ma non vorrei esser troppo pressante, farò passare qualche giorno o settimana"

"Ma cosa dici Zac, dammi qua che ci vado io"

E così fece: Zayn andò e consegnò il bigliettino alla cassa, chiedendo di farlo recapitare a Megan.


SPAZIO AUTRICE:

Ecco il nuovo capitolo! Penso sia ancora troppo breve da definirlo tale ma non vorrei svelare troppe cose. Con questo ho già scritto troppo! Cosa ve ne pare di Zac e della sua storia? Per le descrizioni fisiche e caratteriali più dettagliate e Zayn all'azione, aspettate il prossimo capitolo che sarà dedicato principalmente a questo, spero! Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate.

Deb, xx

The Starry Night | IN PAUSAWhere stories live. Discover now