JUSTIN'S POV.

Ero piuttosto seccato,era veramente straziante dover sentir parlare Samanta e Roberta,che in fin dei conti erano due puttane.
Distolsi lo sguardo da quest'ultime e in lontananza vidi arrivare mio cugino.
C'era Jessie.

Non la capivo quella ragazza.
Era dannatamente stronza.
Non ne ho mai capito il motivo.
Forse si,ero io.
Le ho sempre rovinato la vita dal primo anno di liceo.
Malgrado fossi il più popolare della scuola,quella ragazza mi stupiva anche se fosse lo zimbello della città.
Avrei sempre voluto sapere chi fosse.
Ma era un miscuglio di cose.

Vidi che si stava avvicinando nel divano in cui sedevo,o meglio,si stava avvicinando a me.

Stavo per aprir bocca ma mi interruppe.
'Ciao testa di cazzo,da oggi saremo nel gruppo insiemeo. Ringrazia Stefano,altrimenti saresti da solo con quelle due puttane che ti ritrovi come amiche e con quello psicopatico del tuo amico. Adesso ti avviso: infastidiscimi e ti ritroverai per terra con una pistola puntata in faccia' disse con aria di sfida.

Quant'era bella quando si incazzava?
Ma tranquilla.
Stanne certa che ti infastideró.

Questa ragazza mi affascina anche se é sempre stata derisa da tutti.

Dietro quell'anima macchiata di peccati,c'é voglia di vivere.

Ne sono convinto.

Vorrei riuscire a capire chi é veramente.

'Calmati bambolina,non ti infastidiró' le dissi con un sorriso abbastanza malizioso stampato sulla faccia e passandomi le mani tra il ciuffo dei miei capelli,mordendomi il labbro.

Ci dirigemmo verso il bancone,e quanto arrivammo cominciammo ad ordinare.

'7 birre,una bottiglia di Vodka e una di Wisky,grazie' disse Anthony all'uomo alto che era dietro il bancone a servire la gente. Dopo aver preso le nostre ordinazioni, andammo al nostro tavolo.

Ci sedemmo,posizionando gli alcolici e i bicchieri sul tavolo color blu elettrico.

'Allora,cominciamo a divertirci?' Dissi con un sorriso abbastanza convinto.

'Diamoci da fare' replicó Stefano,mio cugino.
Cominció a versare vodka e whisky nei bicchieri.
Quel forte odore di amaro si presentò nell'aria.

Tutti prendemmo un bicchiere,tranne lei.

'Non bevi?' le dissi guardandola negli occhi.
I suoi occhi erano veramente splendidi.
Non avevo mai visto occhi cosi neri come i suoi.

'Non sono un'amante degli alcolici' disse.
Non mi degnó nemmeno di uno sguardo.
Aveva tutti i motivi per odiarmi.
Insomma,ero un bastardo.
A volte mi pentivo di doverla trattare cosi.

Mandai giu il primo bicchiere.

Il secondo.
Il terzo.
Il quarto.
Il quinto.
Il sesto.

Non vidi più niente se non altro che figure movimentate.

Da quel momento vidi tutto sfogato,era tutto cosi strano.

Era cosi bello quando mandavi giu alcolici e sentivi il petto bruciare,come se stessi vomitando l'anima.

Jessie,Jessie,Jessie.

Adesso in testa mi frullava solo lei.

Ho avuto dal primo anno di liceo una cotta per lei,perché non era mai stata come le altre.
Era sempre stata diversa.

Da coglione,l'ho sempre trattata male per dar l'impressione di odiarla.

Adesso,ad assalirmi,ci sono solo i sensi di colpa.

JESSIE'S POV

Maledicessi il giorno in cui lo ebbi conosciuto,questo imbecille.

All'inizio del primo anno di liceo avevo una cotta per lui,la cosa più sbagliata che potessi avere.
Cazzo,dovevo avere la meglio.

Mi ha rovinato la vita.
Mi ha sempre distrutta.

Stupida,stupida che sono.

Non avrei dovuto lasciare che entrasse nel mio gruppo.
Non avrei dovuto lasciar prendere il comando a lui,uno stronzo sexy.
Il Ken-stronzo che mi piaceva in fondo.

Potrei vendicarmi,pensandoci.

Posso farlo,e sinceramente,voglio.

Andai verso la sua direzione.
Lo scontrai.

'Ho bisogno di aria. Potresti venire fuori con me,per tenermi compagnia?' Dissi,con tono supplichevole.
Spalancó gli occhi a questa mia proposta.
Certo,non l'ho mai degnato di uno sguardo,mi pare una cosa abbastanza ovvia.

'Va bene' disse. Pff,puzzava di alcool,si vedeva a km di distanza che era stra-sbronzo.
Stava veramente male,ma non m'importava.
Prese il suo stupido cappello e andammo fuori.
Oh,mio stupido imbecille,in che cosa ti stai cacciando? Cristo santo,che coglione.

'Hai una sigaretta?' Dissi.

Non feci in tempo di finire quel che stavo dicendo che sfiló le Merit dal suo giubbino di pelle.
Quando la accesi,feci un tiro abbastanza lungo,e buttai tutto fuori,creando una nuvoletta di fumo.
Adesso stavo bene.
In due minuti la finì.

'Senti,ho bisogno di dirti una cosa. Credo di essermi innamorata di te malgrado il tuo comportamento meschino' dissi,ridendo mentalmente.

Lo stavo facendo veramente?
Mi stavano venendo in mente tante immagini senza senso,senza esserne consapevole del perché.

Cosi diversi per amarsi.Where stories live. Discover now