Chapter 59 - Mission accomplished

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- Buongiorno, ragazze. Mi dispiace che abbiate dormito male, ma non volevo svegliarvi...

- Non si preoccupi, nessun problema. - si affrettò a dire Cami, gentilmente.

- Posso prepararvi la colazione? Mi sento in debito per avervi disturbate tanto. Spero che i miei figli non vi abbiano fatte ammattire. - le scappò un sorriso.

- Si figuri... - iniziò a dire Cami.

- Ecco, zia, noi in realtà stiamo per andare via. Faremo colazione in Accademia o da qualche altra parte. - la interruppe Halsey.

La donna prese in braccio Phoebe, la quale appoggiò la testolina sulla sua spalla.

- Nemmeno un caffé? - insisté.

- Fanculo, il caffé lo voglio. - cedette Halsey, andandosi a sedere al tavolo in cucina.

- E tu, cara? Ripetimi un attimo come ti chiami, che mi sono scordata.

- Cami. Sì, comunque anche per me, grazie. - rispose Cami, sedendosi di fronte a Halsey.

Le ragazze bevvero il caffé mentre Phoebe mangiava biscotti inzuppati nel latte e qualche minuto dopo si unì anche Henry, pretendendo il cacao nel latte e piagnucolando perché era finito.

I bambini le salutarono tristemente quando fu ora di andare via e la madre le ringraziò ancora.

- Non so tu, ma io ho voglia di un cornetto. - disse Halsey, non appena misero piede in strada.

Cami ci pensò, camminando per la New York che aveva imparato a conoscere, che non si fermava mai, che aveva caratterizzato un nuovo periodo della sua vita. Un periodo senza alcun rimpianto.

Andarono da Starbucks di comune accordo e là Cami si accorse di aver perso una chiamata di sua madre.

Maledetto silenzioso.

La richiamò.

- Pronto, mamma?

- Cami, tesoro! Buongiorno, tutto bene? Ti ho svegliata?

- No, no, ero già sveglia, solo che avevo il telefono in borsa e non ho sentito. Mi hai chiamata per qualcosa in particolare? - domandò, confusa.

Sua madre non chiamava mai al mattino presto.

- Ecco, non ricordo come si chiama l'elettricista, quel bravo ragazzo che era venuto una volta a casa nostra. Ti ricordi?

- Ahm... Carter? O Carl? Uno dei due... - disse Cami.

- Uh, Carter! Ecco come si chiamava! Grazie, tesoro.

- Come mai ti serve Carter? Problemi con la luce? - domandò, preoccupata.

- Ho acceso il forno e la lavatrice insieme ed è andata via la luce. Andrei a sistemare io, ma non ricordo quali leve tirare giù o su e non vorrei peggiorare le cose... - ridacchiò sua madre.

- Sempre la solita. - sospirò Cami, con un sorriso.

- Buona giornata, tesoro.

- Ciao, mamma. - Cami riattaccò.

Ripose il telefono in borsa e mangiò il suo cornetto, mentre Halsey l'aveva già divorato e stava sorridendo davanti allo schermo.

La mora alzò un sopracciglio.

- È Luke, vuole raggiungerci. O meglio, raggiungermi. - fece un ampio sorriso.

- Ehi, mi sento messa da parte. - si lamentò Cami, scherzosamente.

- Sèntiti come vuoi, ora prendi il cornetto e vai. Ho l'impressione che mi voglia dire qualcosa di importante. - disse Halsey tutta eccitata.

Seppur un po' frastornata dall'entusiasmo dell'amica, Cami non esitò a prendere borsa e cornetto e avviarsi all'uscita.

Tanto avrebbe pagato Luke.

Proprio pensando a lui, lo incontrò appena uscita da Starbucks.

- Allora? Ti ho convinto? - ammiccò.

- Ma taci. - sorrise il biondo.

Cami continuò a tenere fisso lo sguardo, con un mezzo sorriso.

Luke roteò gli occhi, arreso.

Il sorriso di Cami si allargò e lei esultò.

Se ne andò quasi trotterellando, tutta allegra.

Missione compiuta.

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COFFEE!

No, non vi ho ancora rivelato se Halsey è o non è incinta. I know.

Questa è una delle due cose che verranno rivelate su di lei nell'ultimo capitolo!

Ne approfitto per dire che non ci sarà un sequel e tenterò di spiegare questa decisione alla fine della storia.

Ve se ama! ❤❤☕☕

Shawn 365 (Shawn Mendes)Where stories live. Discover now