L'atteso risveglio

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Passano veloci le giornate, Bodnar è finito in carcere dove passerà il resto dei suoi giorni... intanto, in ospedale, Ziva non si da pace.

Tony non accenna al risveglio e lentamente ogni speranza di rivederlo sveglio svanisce.Per giorni Ziva gli sta accanto senza mai dormire e questo preoccupa inevitabilmente Gibbs e gli altri, che cercano inutilmente di confortarla, senza risultati.
"Ziva, dovresti staccare. Vai a casa, fai una bella doccia rilassante e fatti una bella dormita! Non serve che tu stia qui a controllarlo ossessionatamente!! Credi che Tony sarebbe felice di vederti in queste condizioni? E se ora si svegliasse e ti vedesse così sciupata e spenta?...sicuramente si farebbe drogare per tornare in coma..."
"Abby? Non sei spiritosa... sono preoccupata per lui, non si sveglia da quasi un mese... cosa vuoi che faccia?" "...una doccia, per cominciare, una bella mangiata e una bella dormita di 8 ore filate... Ti prego, Ziva! Fallo per Tony..." Ziva riflette attentamente sulle parole dell'amica e, a malincuore, decide di tornare a casa...


"Ok. Però tu rimarrai qui accanto a lui e se ci sono dei cambiamenti, che siano positivi o negativi, mi dovrai chiamare, d'accordo?"

Abby le sorride dolcemente, facendo cenno positivo con la testa.
Ancora piena d'agitazione, Ziva si decide a soddisfare le richieste dell'amica e si fa accompagnare da McGee, che rimane con lei finchè non si addormenta esausta nel suo letto. Raggiunge Abby in ospedale dove incontra Gibbs, appena arrivato "Ciao, Capo" "McGee... Hai accompagnato a casa Ziva?"
"Si, è stato snervante. Nemmeno Tony è così... rompiscatole!!! Se non li conoscessi bene, direi che sono fatti l'una per l'altra..."
Gibbs lo guarda accennando ad un sorriso e alza un sopracciglio, quasi incredulo "Tu dici McGee??"
Rimane ammutolito dall'espressione stranamente tranquilla del suo superiore.
Raggiungono Abby nella stanza di Tony, improvvisamente il silenzio li rattristisce; Abby e McGee siedono sul divanetto senza mai staccare gli occhi da Tony e Gibbs gli siede accanto, tenendogli forte la mano, in cerca di conforto.


D'un tratto con grande stupore e meraviglia di Gibbs, sente la mano di Tony stringere forte la sua.
La sensazione più bella di sempre, è come tornare in vita dopo essere morti dalla disperazione, un raggio di sole che filtra da nuvole nere che minacciano tempesta, questa sensazione così gradevole da tempo sperata da tutti riporta la gioia sul suo volto, si alza di scatto tenendogli la mano tra lo stupore generale e cerca di risvegliarlo "Tony? Tony?? svegliati... so che mi senti! Dammi un segno, apri gli occhi, fa qualcosa...!!!!"
Tony non da alcun segno, così Gibbs decide di passare alle maniere forti "Tony? Se non ti svegli ora ti riempio di sberle fino alla morte! È un ordine!" 

"Sono sveglio, Capo... non c'è bisogno di scaldarsi tanto..."

Abby e McGee si avvicinano a Tony, che lentamente apre gli occhi, mostrando loro il più bel sorriso di sempre. Rimane leggermente scosso osservando gli occhi di Gibbs riempirsi di lacrime
"Tony? Sai perchè sei qui?"
"Si... dovè Ziva?"
"Tony? Non cambiare discorso..."
"... ricordo tutto: Berlino, Bodnar, i diamanti, l'incidente.... Dovè Ziva?"
Abby, con un tono particolarmente dolce e affettuoso, risponde per Gibbs "Ziva sta bene. Ti è rimasta vicino fino a poche ore fa...anche mentre Gibbs e l'FBI catturavano Bodnar.... sei stato in coma per quasi un mese, Ziva ti ha fatto compagnia giorno e notte, mangiava poco e dormiva meno... l'abbiamo costretta ad andare a casa a riposare con la forza..."
"... avete fatto bene, ne ha bisogno. Capo? Posso tornare a casa?"
La domanda li lascia alquanto spiazzati e perplessi, McGee decide di andare dal medico per sentire il suo parere mentre Gibbs e Abby rimangono a fargli compagnia.
"Ehi, DiNozzo... Ci hai fatto prendere un bello spavento... vedi di non riprovarci o ti stacco gli occhi a morsi...!!"
L'ordine di Gibbs fa sorridere Tony, tutti scoppiano a ridere di gusto mentre McGee entra col dottore "SIGNOR DINOZZO! BENTORNATO TRA NOI! LA SUA SITUAZIONE È NOTEVOLMENTE E SORPRENDENTEMENTE MIGLIORATA. NON HA RIPORTATO DANNI CELEBRALI, A QUANTO VEDO, QUINDI PUÒ USCIRE A PATTO CHE PER CAMMINARE USI LE STAMPELLE..."
"Va bene. Lo prometto. Posso andare? Odio gli ospedali e secondo me ci sono stato fin troppo..."

Tra le risate dei colleghi, Tony si alza aiutato da Gibbs e firma per uscire.

"Hei, Capo? Mi accompagni a casa?"

 "E Ziva?"

"...beh... mi avete detto che sta bene e che sta riposando... questo è quello che volevo sapere, ora ha bisogno di un po' di tranquillità..."

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