chapter eighteen

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«Shay cosa stai dicendo?» sforzò un sorriso con un'evidente confusione in volto.

«Aiutami ad alzarmi, ti racconto tutto a casa» annuì e mi aiutò ad alzare da terra, prendendomi poi per mano e incamminandoci verso la sua auto, dal momento che mi era abbastanza complicato camminare dopo l'accaduto di poco prima.

~

«È per questo che voglio seguire una dieta e fare palestra, ne ho davvero bisogno. Potrei essere apprezzata invece che il contrario, potrei evitare tutto questo,» alzai la maglia e indicai il busto ricoperto di lividi e chiazze rosse, «potrei cambiare il mio modo di vivere Lee.» sospirai sedendomi su una sedia in cucina.

Liam mi osservava attento, come se stesse elaborando le mie prospettive, come se non fosse sicuro di ciò che gli ho appena detto. Ma se non voleva aiutarmi, lo avrei fatto da sola.

Presi un sospiro, «Liam non s-»

«Ci sto.» mi interruppe.

«Cosa? Davvero?» sorrisi a trentadue denti, troppo felice di poter iniziare tutto questo e di poter finalmente cambiare la mia vita.

«Certo.» sorrise a sua volta e mi alzai precipitandomi verso di lui per abbracciarlo. Ricambiò da subito la stretta e chiusi gli occhi con ancora il sorriso in volto, felice di poter realizzare il mio piccolo grande sogno.

«Oggi pomeriggio andiamo a vedere una palestra nei dintorni, mh? Magari puoi venire dove vado io, cosi magari stiamo anche insieme.» propose ancora nelle sue braccia e annuii con la testa ancora sulla sua spalla.

~

Nel pomeriggio, appunto, andammo nella palestra dove si allenava Liam stesso e mi iscrissi anch'io, solo che dovevo frequentare anche la mattina e ciò valeva a dire che non sarei più andata a scuola, e, a dirla tutta, mi stava più che bene.

Anche se ero a metà dell'anno scolastico sapevo di essere rimandata, dal momento che avevo raggiunto il limite delle assenze e avevo molte insufficienze, ma non era un problema, avrei ricominciato il prossimo anno diversamente, e questa era la cosa che più mi rendeva felice.

Domani sarei andata per l'ultima volta, aveva insistito tanto Liam, cosi avrei anche avvisato i professori, dicendo loro che dovevo partire - ovviamente non era quello il motivo - e ha promesso di restare al mio fianco tutto il tempo, nella speranza che per l'ultimo giorno avrebbero evitato di fare qualsiasi sceneggiata.

Quel pomeriggio stesso andammo a comprare un paio di t-shirts, leggins e scarpe da ginnastica - tutto offerto da Liam, ma gli ho promesso che non appena avrei trovato un lavoro (si, devo cominciare a lavorare se non voglio morire di fame) gli avrei restituito tutti i soldi.

Comincerò domani pomeriggio e tutto ciò mi eccitava molto, stavo finalmente realizzando un mio sogno e avrei reso fiera non solo me stessa, ma anche mia madre.

Già, mia madre.. Sento sempre di più la sua mancanza, ogni secondo, minuto, ora o giorno che sia, ed è straziante. Ma devo continuare, devo rimboccarmi le maniche e mettermi a lavoro, devo fare tutto questo principalmente per lei.




«Vuoi che rimango qui stasera? Potremmo affittare un film e ordinare una pizza, se ti va.» disse il moro al mio fianco non appena entrammo dentro casa.

È vero che ho sempre evitato di mangiare, ma alla pizza non si dice mai di no.

«Certo!» esclamai contenta, andai dritta a sedermi sul divano seguita da Liam e, non appena si sedette, sospirò.

«Liam? C'è qualcosa che non va?» chiesi osservandolo, sospirò nuovamente e alzò la testa, mantenendo lo sguardo su un punto indefinito di fronte a lui.

Bale || h.s ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora