capitolo 2

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<<La storia si ripete sempre, ma l'unica cosa che cambia sono le vicende ed i personaggi>>


<<TIN, TIN, TIN, TIN, TIN, TIN, TIN, TIN...>>, continuava a suonare la sveglia di henriette. I grandi verdi numeri elettronici segnati su quel piccolo schermo elettronico sul comodino cominciavano a prendere forma e sfocarsi sempre meno mano mano che henriette sgranava la vista appannata dalle poche ore di sonno acquisite. Erano le 4 di mattina del 20 agosto, il sole non era ancora sorto, la notte era mischiata alle nuvole come slime appiccicoso, il vento era assente, una cappa di  statica aria calda era caduta e ricopriva l'intera dormiente città di Londra, immobile, spenta, quasi in lutto. Henriette non aveva mai visto questa odiosa città colorata solamente da orribili arcobaleni neri e grigi tanto silenziosa, le pareva come se questo ultimo, indimenticabile gesto fosse il suo  speciale regalo d'addio donatogli dalla città stessa.  

Oggi era il grande giorno, il giorno che avrebbe per sempre cambiato la sua vita, nel bene o nel male. quest'oggi avrebbe svoltato l'ultima pagina della sua avvelenata biografia, detto addio ad uno dei capitoli più dolorosi e lancinanti di questa sporca, malata storia fatta solo di sfuggite e brevi pernottamenti in città in giro per il mondo. Per tutta la vita Henriette non aveva fatto altro che sfuggire dal suo passato, dai suoi innumerevoli scheletri nell'armadio, che non hanno fatto altro che assumere le sembianze dell'indossatore durante quel periodo di utilizzo, e materializzarsi. Letteralmente prendere carne e camminare. Seguirti. Guardarti. Parlarti. Assaporarti. 

Henriette non faceva altro che insultarsi e mortificarsi urlandosi addosso e provocandosi dolori lancinanti. Sapeva esattamente cosa ripetersi, lei sapeva la pura verità, quella affilata e tagliente come rasoi, quella micidiale. Si sgridava ripentendosi che l'unica cosa che sapeva fare era fuggire dai suoi demoni, proteggendosi dietro scudi di menzogne e talismani impuri, ma quelle rare volte che credeva di aver finalmente estirpato il male che si era radicato per decenni nella sua maligna storia, non facevano altro che incenerirsi e ritornare in vita semplicemente assumendo un altro volto. Ma il peccato era lo stesso, lei lo sapeva bene. Quando ingeriva una dose abbastanza forte di cocaina, alle volte le veniva in mente di paragonarsi ad una cacciatrice di demoni: bella, impavida, scontrosa, avvincente, focosa, tenace e coraggiosa. Quando tornava dal suo stato di estasi il quale la portava a pensare al paranormale ai buon auspici e i sacri voti che compivano gli angeli per entrare a far parte della benedetta armata dell'Altissimo, solitamente si poneva dei quesiti  del tipo: <<perché i miei pensieri vacillano sempre fra l'Inferno ed il Paradiso?, sarà perché sono certamente dannata. Si, questa è l'unica risposta plausibile. Penso al Paradiso perché sogno di vivere una vita sana, piena di amore e desideri fatidici. 

Ma che dico.

a me spettano solo le fiamme.

Per me non ci sarà mai un "E vissero per sempre felici e contenti", nessun cavaliere azzurro mi porterà a cavallo fino al suo splendido regno e mi amerà con tutto il suo misero essere. Non mi sposerà e non avremo figli. 

Perché in tutte le favole devo essere identificata come la "cattiva strega del bosco", un insidiosa creatura non in grado di amare. 

Ma non è vero!

Per una volta vorrei essere ricordata come la "bella Principessa", la ragazza più bella del reame,vestita con le sete più pregiate del medio oriente cosparse di oro e tempestate da pietre preziose e ricami sontuosi. Ma tutto ciò succede nelle favole... è ovvio. Una persona come me io è destinata a vivere reclusa e bandita da qualsiasi possibilità di gioia e felicità, ed è per questo che la vecchia perfida strega viene sempre segregata, bandita o uccisa. Non è mai stata scritta una storia dove la vecchia cattiva strega dal cuore di ghiaccio si riscatta e trova la retta via, vivendo per sempre "felice e contenta">>. In nessuna delle vite che aveva vissuto si era mai riuscita a rispondere, e lei aveva smesso di destare altro tempo ad una " causa stupida e persa ai blocchi di partenza".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2016 ⏰

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