7.Metropolitana

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Era mattino presto.
Tutti dormivano ancora.
Mi infilo le scarpe ed esco di nuovo fuori sulla terrazza di casa di Jasmine.
Assurdo.
É tutto così maledettamente assurdo.
Quel ragazzo era entrato persino nei miei sogni.
I suoi occhi specialmente,si erano impadroniti di me.
Non ci riuscivo.
Non ci riuscivo proprio.
I suoi occhi mi davano sicurezza e non riuscivo a dimenticarli.
Ed era ancora più assurdo che io l'abbia visto solamente due volte e già mi é rimasto impresso nella mente.
Rientro dentro.
Invio un messaggio a mia madre per dirle che va tutto bene e che avrei pranzato a casa e lei mi risponde con un semplice" ok".
Tra una cosa e l'altra si fanno le 9,30.
Jasmine é la prima a svegliarsi.
Annie si sveglia alle 10,30.
Sembra stare meglio.
"Ragazze giuro non berrò mai più così tanto ." dice Annie uscendo finalmente da camera di Jasmine ancora stonata.
"Fai meglio a non farlo mai più ,mentre stavi male si é avvicinato un gruppo di ragazzi,ci mancava poco che ci venissero addosso."dice Jasmine allarmata al ricordo.
Ed ecco che mi riviene in mente lui.
Lui era lí,in mezzo a tutti loro.
Quella banda di ragazzi malintenzionati.
Tra di loro ricordo solo l'immagine sua.
In particolare ,ricordo sempre loro sempre loro,quei suoi occhi marroni trasformati in un rosso fuoco.
"Ragazze penso che sia il caso che andiamo a fare colazione,che dite se andiamo da Starbucks?" dice Jasmine
"Sisi andiamo."dico distraendomi dai pensieri
Ci prepariamo velocemente.
Sono le 11,15.
I genitori di Jasmine erano già a lavoro per queste le hanno lasciato le chiavi in cucina.
Scendiamo di casa.
Camminiamo un po' per arrivare allo Starbucks più vicino.
Sinceramente é la prima volta che lo vedo.
Deve aver aperto da poco.
Come sempre c'é la solita fila chilometrica a quest'ora come in tutti gli Starbucks della città.
Tutti i ragazzi specialmente d'estate ,quando c'é molto tempo,amano portarsi la colazione e mangiarla a Central Park.
Stavolta però preferiamo mangiarla qui per non perdere tanto tempo,anche perché siamo piuttosto distanti dal parco.
Ci affrettiamo a prendere posto dopo aver preso un cookie a testa e cappuccino.
Un classico.
Dopo aver terminato la nostra colazione usciamo dal negozio.
"Che dite se andiamo a fare un giro per i negozi,vorrei comprarmi un paio di costumi nuovi dato che a luglio vado a Miami."dico
"Kate non dirmi niente ma io dovrei tornare proprio a casa,mia madre non mi vede da ieri pomeriggio." dice Annie.
"Non ti preoccupare Annie.
Jasmine anche tu tranquilla vai con lei tanto abito lá vicino vado da sola."aggiungo
"Allora ci sentiamo dopo?" dicono in coro.
"Sisi certo a dopo."
Mi dirigo da sola verso la metropolitana per arrivare al centro della metropoli.
Un po' sono sollevata di andarci da sola.
Sui costumi mi soffermo sempre di più per taglie e modelli.
Il loro parere mi avrebbe fatto confondere.
Scendo alla fermata che mi avrebbe diretto al negozio esattamente fuori alla metropolitana.
Salgo le scale perché l'ascensore era piena.
Perché queste persone spingono così tanto?
Non riesco nemmeno a salire le scale.
Non sanno proprio stare in una fila senza spingere ?
Mi arriva una spallata.
Mi giro.
"Ma guarda dove.."gli dico
Prima che potessi completare la frase mi blocco.
Guardo chi si trova di fronte a me.
Non aggiunsi altro.
L'avevo finalmente ritrovato.

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