The Black Dahlia

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PER L'HORROR CONTEST DI AkaneInSaNiTy o un Nick simile.

17 novembre 1960
Heleonora Black si sistemò la dalia bianca che aveva tra i capelli, non se ne separava mai. La dalia era il suo marchio, il suo tratto distintivo.
Era una semplice attrice di Hollywood. O almeno, le sarebbe piaciuto. L'attrice aveva dovuto mollare il mondo della TV, per un bambino. Un bambino che, a vent'anni, le avrebbe rovinato la carriera, il fisico e il suo futuro. Per questo stava andando dal Dottor Smith.
Il Dottor Smith abortiva illegalmente e Heleonora ne aveva immensamente bisogno. Avrebbe speso 100, 200, 300 dollari per liberarsi di questo fardello, ma lui le offriva la possibilità di abortire per 60 dollari, un autentico affare.
Ovviamente, non avrebbe dovuto dire a nessuno che sarebbe andata per l'aborto. Nessuno sapeva ancora di questo bambino, neanche il padre, che se n'era andato dalla porta di casa la mattina dopo. E ad Heleonora aveva lasciato questo guaio. Quindi le toccò di prendere un cavallo e guidarlo lei stessa.
La casa degli Smith era situata in una collina, e per arrivarci bisognava oltrepassare una scura foresta, decisamente spaventosa, in quella notte, limpida, ma senza luna e senza stelle.

Rose O'Hara* camminava quatta quatta in cerca di una preda. Il cilindro stava leggermente inclinato sulla sua testa, sfidando tutte le leggi di gravità. D'altronde, Rose era famosa per questo.
Camminava con passo felpato con gli anfibi neri, nella foresta scura e penetrante, dov'era facile perdersi. Rose sentì uno scricchiolio alla sua destra e si voltò. Era solo uno scoiattolo, e Rose non si cibava mai di animali. Solo di umani.
Poi, veloce come il vento, un cavallo le sfrecciò da sinistra, un cavallo purosangue cavalcato da una donna, una giovane donna, una donna che aveva una splendida dalia bianca di stoffa sui capelli neri, che brillava nella notte. Rose era più veloce del cavallo, con le sue agili gambe da vampiro e la sua vista da aquila. Era un vampiro, Rose, un vampiro modello. Poteva stare alla luce del sole, grazie alla boccetta di ombra liquida che solo lei aveva. Questo utile potere avrebbe potuto farle guadagnare milioni, miliardi, ma Rose volle tenere la pozione tutta per sé. Non si raddrizzò neanche il cappello, essendo sempre rimasto al suo posto.
Rose raggiunse troppo facilmente il cavallo, e nel giro di tre secondi teneva per il collo l'attrice. Oh, che peccato sprecare quest'amabile viso. Tu volevi essere famosa, giusto? E lo sarai, pensò Rose guardando Heleonora come si guarda un dolce in pasticceria.
《Sai, esaudirò il tuo desiderio. Si, mia cara, diventerai famosa, famosa a tal punto che tra cent'anni ci ricorderemo ancora di te.》bisbigliò Rose nell'orecchio della povera ragazza.《Sarebbe un peccato sprecare questo bellissimo viso, chissà cosa procreerebbe》
Detto questo, Rose la morsicò, sulla bocca, come faceva sempre. Ma la "Dalia" le sembrava troppo triste. Col coltello che sempre aveva, le tagliò gli angoli della bocca. Poi, le tagliò la vita, come se fosse stata tranciata a metà, e la povera Heleonora non ebbe neanche il tempo di lottare. Rose si muoveva così velocemente che nel giro di un'ora, Heleonora era nel mezzo di un prato. Morta. Tranciata in due. Una cosa glie l'aveva lasciata. La dalia, bianca e splendente.
La via non era solo trafficata, ma era anche una via ricca. Solo i nobili vivevano in quelle grandi ville, piene di servitù.
Dieci minuti. Dieci minuti servirono perché l'abitante della grande villa dove Rose aveva messo il corpo si accorse della ragazza, nuda e morta, che si trovava nel messo del parco, dove sempre batteva il sole.
Era un giornalista, quell'uomo.
Per i tre mesi consecutivi, non si parlò d'altro che di lei. Pure un soprannome, le avevano dato. Black Dalia.
Per mesi tutti i titoloni delle prime pagine dei giornali erano un "BLACK DALIA CHE..." "BLACK DALIA È..." "BLACK DALIA FA..."
Almeno Rose una promessa l'aveva mantenuta. Heleonora Black era diventata famosa. Era diventata la Black Dalia.*

Angolo Autrice
Heyyy, piaciuta la storia? Agghiacciante? No, non lo è.
Ma lasciate che vi spieghi gli asterischi sulle parole:
*Rose O'Hara: Rose era uno dei personaggi del libro di Stephen King, "Doctor Sleep",il seguito di "Shining". Era a capo del Grande Nodo.
Noi siamo il grande nodo ed esisteremo per sempre.
Abbatha risone hanti.
-il Nodo durante una iniziazione.
Rose aveva il cilindro che aveva pure la mia, ma il suo era lercio, rattoppato, mentre il mio è nuovo e lucido. Inoltre Rose è immortale, come la mia, ma non è un vampiro, il Grande Nodo è una cosa del tutto diversa.
*Black Dalia: Personaggio realmente esistito e realmente trovato così. Ma non in un parco e non era quello il suo vero nome bensì Elisabeth Shorts. Aveva la Dalia. Credo che sia stata trovata negli anni '60 ma non so esattamente quando.

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