TRE

14 1 0
                                    

Il vento accarezza delicatamente la mia faccia e la sensazione é spettacolare.
«Vai più piano!»
Ed ecco il rompiscatole che deve rovinare tutto...
«Ma tu sei un motociclista o un bambino?»
«Smettila, siamo arrivati. Rallenta»
Il tipo di cui ancora non sapevo il nome era attaccato alla mia schiena sulla moto, io alla guida.

Siamo arrivati all'ospedale e parcheggio la moto in un angolo.
«Non male il gioiellino»
Dico dando qualche botta sul lato del veicolo, come ad accarezzare un cavallo.

«Lo so, ho risparmiato una vita per comprarla.»
«Wow, peccato che io non te lo abbia chiesto»
Ho la faccia rassegnata  e sputo acida qualche parola di disprezzo.

Ecco, questa é l'entrata dell'ospedale ed ora comincia l'inferno. Spero solo di non incontrarlo...
«Senti ma se magari me ne torno a casa e tu te ne stai qui ad aspettare il medico? Ti ho accompagnato come mi avevi chiesto.»
«No, entri con me e mi accompagni a casa»
«Perché?»
Urlo talmente tanto forte da far girare i presenti verso di noi e qualcuno bisbiglia che siamo una coppia in lite.
Il tipo alto due metri si regge al mio braccio e tira la mia maglia a maniche lunghe grigia...guarda caso la mia preferita.
«Ti stacchi?»
Lo guardo arrabbiata.
«Poi cado...»
O Dio ti prego non usare la faccia da cucciolo non ti si addice. Sta usando la faccia da cucciolo indifeso.

Estraggo dalla tasca dei pantaloni il mio telefono e guardo l'orario. 12:45.
Ho fameeeee.
«Deve devo andare?»
Lui mi guarda stupito.
«Pensavo lo sapessi.»
«Ma che dici?! Non so nemmeno che ti sei fatto»
«Mi sono probabilmente rotto una gamba, genio.»
Prova ad alzarsi un po', senza risultati.
«Avvicinati alla segreteria.»
Giro la testa e noto in lontananza la segreteria, come ostacolo abbiamo duemila persone. Maiunagioia.
Sbuffo sonoramente e mi incammino verso la segreteria.
«giuro che se la gamba non é rotta te la rompo io.»
Dalla sua bocca esce una risata amara. Che cavolo si ride, dico io.

«Salve, mi dica.»
Finalmente arrivata, sto coso pesa un casino.
«Si é probabilmente rotto la gamba.»
La signorina...truccata in modo eccessivo manco deve...eham...mi guarda del tipo "problemi tuoi".
«Gentilissima, ha una collega per caso? O c'é solo lei che delizia tutti i pazienti a questo modo?»
Mi guarda furibonda. Naturalmente continua stare zitta, certo questo é un film muto. Che non lo sai?!
«pronto?»
Le sventola una mano davanti. La faccia del ragazzo che reggo da circa mezz'ora é imbarazzata e incavolata con me.
«Signorina!! Mi sembra un monologo, si dia una mossa. Dove posso trovare un medico per capire se la sua gamba é rotta?»
«Da questa parte»
Esce dal bancone e comincia a camminare sculettando.

Arriviamo ad una porta grigia probabilmente dimenticata dal mondo. E non esagero, essa é situata nei sotterranei.
«Mi prende in giro?»
La guardo incazzata.
«Quale medico lavorerebbe qui?»
«Prego»
Mi apre la porta, é buio pesto. Non mi muovo di un millimetro fino a quando  sento due mani che mi spingono all'interno della stanza.
«Cosa...?»
«Cosí ti impari, Stronza.»
Non ci posso credere, quella tipa ride in una maniera orribile. Ed in più...come si permette di farmi una cosa simile? Quella deficiente.

Mi giro e noto che accanto a me c'é ancora quel ragazzo, disteso a pancia in su. É immobile.
«Oi tipo che non conosco?»
Mi avvicino a lui e gli scuoto la spalla.
«Oi...»
Non apre gli occhi. Il panico mi assale.

«Non mi far preoccupare.»
Gli do uno schiaffo sul viso.
«Okay, bello scherzo.»
Sono pietrificata. Mi blocco, prendo il mio telefono è noto che non c'é campo.

«SVEGLIATI TI PREGO!»
Una lacrima mi riga il viso, cadendo poi per terra accanto al suo corpo.

Dan dan daaannn
Hahahahahahaha, un po' di pressione ragazzi ci voleva.

Chissá che succederá!!

AMO TUTTI COLORO CHE LEGGERANNO QUESTA STORIA. GRAZIE.

ONLY USDär berättelser lever. Upptäck nu