Cap6

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""E io mi sento così in colpa, ma l'unica cosa che farò sarà sorridere e fingere che vada tutto bene. Come sempre."

[some days later]

London

*Perrie*
È passata una settima dall'ultimo incontro che ho avuto con Zayn,lui è ritornato in America con la promessa che ritornerà presto e io sono tornata alla mia vita di sempre con la voglia di raccontare tutto a mio marito ma con la paura di ferirlo.
-"Allora Perrie,come stai?"domanda Jade raggiungendomi all'entrata dell'istituto dove insegnamo entrmbe,
-"bene,perchè?"replico mentre entriamo nella sala degli insegnanti,
-"niente"scrolla le spalle.
Firmo il registro delle presenze,poi mi dirigo verso i registri delle classi e prendo quello che mi interessa e mi reco nell'aula dopo aver salutato i colleghi ma tra loro non c'è mio marito visto che oggi è il suo giorno libero.
Entro in classe,ricambio il saluto degli alunni e una volta seduta faccio l'appello e spiego quello che faremo durante le due ore di lezione.
-"mi scusi prof,ha portato le verifiche corrette?"chiede uno degli alunni,
-"Gibbson,è sicuro di quello che sta dicendo?"sorrido,
-"non sono andati bene?"interviene una ragazza con il volto dispiaciuto,
-"in realtà mi aspettavo che alcuni di voi combinassero dei disastri mentre mi sono dispiaciuta quando ho visto che alcuni compiti non sono stati del tutto frutta della vostra conoscenza"spiego prendendo le verifiche dalla borsa,
-"siamo arrivati al 6?"domanda Gibbson,il tipico buffone della classe che fa ridere tutto e tutti ma senza esagerare.
-"già,soprattutto lei"replico avvicinandomi ai banchi per distribuire le verifiche.
-"5 minuti per rileggere i compiti poi se volete delle spiegazioni venite e dopo iniziamo con le verifiche orali"dico tornando alla cattreda.
Mentre i miei alunni rileggono i loro "capolavori",la maggior parte si stupisce dei voti presi,io prendo il registro personale e il libro dalla mia borsae decido i candidati all'interrogazione scrivendo i nomi su un foglio.
-"Posso?"un alunno si avvicina alla cattreda,
-"mi dica Aderson"alzo lo sguardo verso l'alunno,
-"non penso che il voto sia giusto"appoggia il compito sulla cattedra sotto i miei occhi,
-"sa il metro di valutazione e sa ancora meglio che questo compito in parte,come altri, non è suo frutto"replico mostrandogli la parte copiata,
-"ma"prova a giusificarsi,
-"venga all'interrogazione"indico la sedia al mio fianco,
-"va bene" si siede.
Dopo che tutti hanno consegnato il loro compito e avermi chiesto delle spiegazioni chiamo i 4 ragazzi e iniziamo l'interrogazione.
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Los Angeles
*Zayn*
Seduto all amia scrivania mentre rovisto tre l'enorme quantità di scartoffie per trovare quella che più mi interessa,sorrido nel ritrovarmi un disegno della mia nipotina in mezzo a dei fogli pieni di numeri.
Sul foglio c'è disegnato un cuore e scritto:"I LOVE YOU UNCLE ZAYN"lo guardo per l'ultima vola,anche se so che non sarà cosi, lo conservo gelosamente in uno dei cassetti della mia scrivania e poi ritorno alle scartoffie.
Una volta trovato il fascicolo giusto,esco dal mio ufficio per dirigermi verso la sala meeting dove a breve avrò una riunione di lavoro.
[...]
-"grazie per averci scelto ancora una volta" mi ringrazia per l'ennesima volta l'uomo con cui avevo la riunione,
-"lei è uno dei migliori in questo campo"replico aprendo la porta della sala,
-"lei è il migliore in tutto"mi da una pacca sulla spalla,
-"non esageriamo"dico con un pizzico di rammarico.
Se davvero fossi stato il migliore come ha detto quest'uomo a quest'ora sarei a Londra accanto alla donna che amo,magari con una famiglia tutta nostra ma invece sono qui dall'altra parte del mondo e ho lasciato lei da sola,sola per diversi anni per poi tornare e scombinarle la vita perchè è questo che è successo.
Lei ha una sua vita,il lavoro che ha sempre sognato,una sua famiglia,un figlio che l'adoro,un marito che la venera (peccato che non sono io quel marito) ed io,io mi sono intromesso per "riprendermi"ciò che era,è e sara mio.
"buona giornata"mi saluta l'uomo,
-"anche a lei"lo accompagno all'uscita dell'impresa.
Rientro e mi fermo a parlare con uno dei miei assistenti,gli do delle direttive e poi torno nel mio ufficio.
Mi siedo sulla sedia,prendo il cell e inizio a guardare le foto che ho scattato quando ero a Londra,quelle con i miei amici ma mi soffermo sulle foto con la mia Perrie.
Sorrido nostalgicamente quando ripenso alla prima volta che abbiamo rifatto l'amore dopo tutti questi anni.
Eravamo adulti,ma era tutto come una volta...io,lei e i nostri corpi che danzavamo armoniosamente.
Ah.....Zayn Malik,riprenditi!!!
I miei ricordi vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta,
-"avanti"dico posando il cell sulla scrivania,
-"salve sig.Malik"la segretaria entra nell'ufficio,
-"questi sono per lei"mi porge dei fogli,
-"ah si"prendo i fogli e do un'occhiata veloce,
-"la ricerca che aveva chiesto"spiega,
-"grazie" accenno un sorriso,
-"prego"si volta e dopo avermi salutato esce dall'ufficio chiudendo la porta alle sue spalle.
Orami solo,mi tuffo nel mio lavoro iniziando a leggere l'enorme fascicolo che si aggiungerà alla collezione.
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London
*Perrie*
Eccoli li,Dylan e suo padre seduti sul muretto di casa che sorridono mentre mi vedono avvicinare sempre di più a loro.
E' incredibile quanto giorno dopo giorno Dylan cresce sempre di più ma soprattutto la somiglianza con suo padre.
Con l'aiuto di Lucas,Dylan scende dal muretto e corre verso di me.
-"mamma"allunga le braccia per farsi prendere in braccio,
-"amore"gli lascio un bacio sulla guancia,poi lo prendo fra le mie braccia e lo stringo forte fino a che a noi si aggiunge mio marito.
-"ciao amore"mi lascia un bacio sulla nuca,
-"ehi"sorrido.
Non potete capire quanto sia difficile per me questa cosa,fingere che tutto vada bene,che tutto sia come prima quando non è cosi.
-"come stai?"chiede Lucas,
-"stanca"replico,
-"Dylan,andiamo a preparare qualcosa di buono alla mamma?" dice Lucas,
-"siii"replica entusiasta Dylan.
Il piccolo scende e poi insegue suo padre in cucina mentre io mi dirigo verso la camera da letto,prendo il necessario poi vado in bagno a fare la doccia.
[....]
-"cosa state tramando?"dico con fare sospettoso mentre mi distendo sul letto accanto ai due,
-"niente"Lucas fa un occhiolino a nostro figlio,
-"si niente" sorride lui,
-"allora perchè siete cosi silenziosi?"continuo,
-"solletico"urla Dylan buttandosi sopra di me per poi farmi il solletico con l'aiuto di suo padre.
Il solletico finisce quando il piccolo si addormenta cosi,prima che mio marito lo porti in camera sua,lascio un bacio sulla sua fronte.
Lucas ritorna in camera e si distente nuovamente accanto a me,
-"grazie"dico girandomi verso di lui,
-"sai che adoro stare con lui"accarezza la mia guancia,
-"già"gli lascio un piccolo bacio sulla guancia,
-e adoro stare con la mia bellissima moglie"mi stringe ancora di più poi mi lascia un bacio,
-"che è stanca" aggiunge ridendo nel vedermi sbadigliare,
-"scusa...buonanotte"lo bacio poi gli do le spalle e mi addormento,
-"notte"sussurra al mi orecchio mentre mi stringe per poi addormentarsi.

I'm missing your touch, I'm missing your smileOù les histoires vivent. Découvrez maintenant