Capitolo quattro

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La scuola era ormai iniziata da più di un mese e l'estate mancava a tutti.
Il freddo iniziava a farsi sentire e perciò quel giorno mi ero infagottata per tenermi al calduccio.
Avevo perso il pullman e, sapendo che sarei comunque arrivata in ritardo, adottai un passo più tranquillo. Con lo zaino pesantissimo in spalla, le cuffie nelle orecchie, camminavo verso la scuola.
Era appena cominciata Apologize degli One Republic che mi dovetti fermare: davanti a me c'era un minuscolo cagnolino scodinzolante con delle lunghe orecchie che pendevano rendendolo tenero.
Mi saltellava attorno abbaiando felice, la lingua di fuori e un'espressione allegra.
Lo accarezzai facendogli dei grattini dietro le orecchie e poi mi allontanai per la mia strada; tuttavia il cane mi seguì correndo entusiasta.
«Ti va di venire con me?» gli chiesi. Come risposta affermativa ricevetti una leccata sul naso, dopodiché misi l'animaletto nel mio zaino e proseguii.

Snoopy, avevo deciso di chiamarlo così, era stato straordinariamente tranquillo nelle ultime ore; durante quella di grammatica si era perfino addormentato.
La campanella suonò, perciò andai al distributore delle merendine e presi dei cracker da dare all'animaletto, poi entrai in palestra, e per darmi una botta di energia, feci partire This Girl Just Gotta Have Be Kissed e ripassai la coreografia.
Arrivò la parte in cui avrei dovuto eseguire un grand jeté, così mi avvicinai ad un lato della sala e "caricai" il grande salto con una glissade. Stavo per levarmi in aria quando vidi Jacob nella traiettoria. Non riuscii a fermarmi perciò saltai chiudendo gli occhi mentre urlavo: «FUORI DALLE PALLE!»
Sentii qualcosa afferrarmi e poi cadere a terra, ma su una superficie morbida.
Aprii pian piano gli occhi e mi accorsi di essere finita seduta sulla pancia di Sartorius.
Imbarazzatissima mi alzai da lì e presi lo zaino con dentro Snoopy che mangiava. Corsi verso l'esterno ma venni bloccata da due mani che mi avevano afferrata saldamente in vita.
Quelle stesse mani mi girarono e mi avvicinarono al ragazzo.
«Cox sei mia. Ricordatelo sempre.» disse quasi dolcemente e se ne andò dal suo gruppo.
Era stato diverso, Jacob. Solitamente era più violento e aggressivo, i suoi sorrisi erano beffardi e le sue intenzioni non esattamente consone.
Rimasi impalata per un attimo e poi me ne tornai in classe, per una nuova noiosissima lezione.

Erano le otto e mezza circa e stavo tornando da danza mentre escogitavo un modo per convincere mia madre a farmi tenere Snoopy.
Entrai in casa e salii in camera mia; presi imbraccio il cagnolino e me lo misi dietro la schiena.
«Ehm, mamma dovrei chiederti una cosa. Promettimi che non ti arrabbierai.»
«Dimmi.» rispose asciugandosi le mani.
«Nell'eventualità dei fatti nella quale potrebbe accadere, per via di un'inclinazione dello
spazio-tempo di qualche grado, che io possa aver introdotto una forma di vita pensante esente da ogni derivato di clorofilla nella casa, questo essere vivente potrebbe stanziare qui?»
«Ti riferisci al cane che gironzola per casa?» chiese ironicamente.
Beccata.
«Se te ne occuperai completamente tu, sì; altrimenti dovrà andarsene. Come l'hai chiamato?»
«Snoopy.» le risposi e poi andai a cercarlo.
L'essere era sotto il divano intento a giocare con della polvere.
«Vieni Snoopy, ti devo parlare.» entusiasticamente corse con me sù per le scale fino alla mia stanza dove lo poggiai sul mio letto, davanti a me.
«Sai oggi quando Jacob mi ha detto che ero sua? Ecco in quel momento non ero arrabbiata con lui come al solito, ma ciò che diceva mi sembrava... mi faceva sentire per una volta protetta.»
Snoopy scodinzolava con la lingua a penzoloni guardandomi negli occhi.
«Però io non posso, non devo pensare così, perché Jacob lo odio. Mi ha procurato più dolore lui che chiunque altro.» gli mostrai le piccole cicatrici sui miei polsi e lui le annusò.
«Semplice no?»
Il cane in tutta risposta, si sdraiò a pancia in sù sulle mie gambe incrociate reclamando coccole.
«È un po' intricato come pensiero.»

#spaziospazioso
Ecco a voi un fantastico nuovo capitolo. Fantastico mica troppo ma spero che vi piaccia lo stesso. Come la chiamiamo la ship?
Baci vic🐞

Can a bully love? •Jacob Sartorius•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora